Si è conclusa a Sardara la due giorni di lavori della convention regionale di Confartigianato Sardegna, dal titolo “La rappresentanza artigiana al centro delle sfide future”. Un’occasione per fare il punto sull’attuale situazione del comparto artigiano, nazionale e isolano, e sulle prospettive future del settore, con un focus su formazione, intelligenza artificiale, identità e rappresentanza delle piccole e medie imprese sarde.
Oltre 100 partecipanti da tutta l’Isola hanno animato i due giorni di convegni e tavoli di lavoro, confrontandosi su temi cruciali per il futuro dell’artigianato sardo. Tra gli ospiti d’onore, il Presidente Nazionale di Confartigianato, Marco Granelli, e il neo Presidente di Confartigianato Sardegna, Giacomo Meloni.
I dati presentati durante il convegno mostrano che l’artigianato sardo è un settore in crescita e in evoluzione. Nel primo trimestre del 2024, le imprese artigiane registrate in Sardegna erano 34.314, con un saldo di +22 attività. Questo rappresenta un tasso di crescita dello 0,06%, che posiziona l’isola al secondo posto in Italia per crescita del settore dopo il Lazio.
L’export delle piccole e medie imprese sarde ha registrato un +6% sul 2022, dato superiore al nazionale che ha chiuso con un 1,8%. I prodotti che hanno registrato le migliori performance sono stati quelli alimentari, i tessili, l’abbigliamento, i supporti stampati e i prodotti i metalli.
Nonostante la crescita, il comparto artigiano sardo si trova ad affrontare alcune sfide importanti. Tra queste, la carenza di manodopera qualificata, l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, la burocrazia e la concorrenza internazionale.
“Le imprese artigiane chiedono alla politica regionale un solido e tangibile sostegno all’artigianato sardo, per posizionarlo al centro delle strategie di sviluppo della Sardegna”, ha dichiarato Meloni.
Per affrontare queste sfide, Confartigianato Sardegna ha elaborato un “Manifesto” che comprende sette punti chiave:
- Trasporti e infrastrutture: migliorare la mobilità e l’accessibilità delle imprese artigiane;
- Credito e incentivi: facilitare l’accesso al credito e promuovere l’utilizzo di incentivi per lo sviluppo del settore;
- Energia: ridurre i costi energetici e promuovere l’utilizzo di fonti rinnovabili;
- Innovazione tecnologica e digitalizzazione: sostenere l’innovazione e la digitalizzazione delle imprese artigiane;
- Lavoro e formazione: creare le condizioni per favorire l’occupazione e la formazione di manodopera qualificata;
- Crisi demografica e spopolamento: contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni e promuovere lo sviluppo economico in tutto il territorio regionale;
- Burocrazia e semplificazione amministrativa: ridurre la burocrazia e semplificare le procedure amministrative.
Gli artigiani sardi svolgono un ruolo fondamentale per l’economia dell’isola. Rappresentano il 20% della forza produttiva dell’isola e il 13% del valore aggiunto regionale, equivalente a quasi 4 miliardi di euro.
Nonostante le sfide da affrontare, il futuro dell’artigianato sardo è ricco di opportunità. Le imprese artigiane sarde sono dinamiche, innovative e pronte a cogliere le sfide del futuro. Con il sostegno delle istituzioni e delle organizzazioni di categoria, gli artigiani sardi potranno continuare a contribuire alla crescita e allo sviluppo dell’economia dell’isola.
Il presidente nazionale di Confartigianato, Marco Granelli, ha sottolineato l’importanza delle piccole e medie imprese per l’economia italiana. “Quello delle piccole e medie imprese è il modello di Paese che funziona”, ha affermato Granelli. “Un sistema che mette al centro le persone, le comunità e i territori, esaltando la qualità e l’unicità dei prodotti e dei servizi”.
Granelli ha anche parlato dell’importanza della formazione e dell’innovazione per le imprese artigiane. “Nonostante gli artigiani siano sempre al passo con l’evoluzione di servizio e prodotto, per mantenere elevati standard di qualità, le imprese hanno costantemente necessità di aggiornamenti”, ha dichiarato Granelli. “E il passaggio evolutivo del sistema imprenditoriale sardo non potrà prescindere dal confronto con l’intelligenza artificiale”.
Le conclusioni del Presidente di Confartigianato Sardegna, Giacomo Meloni
“Le imprese artigiane sarde sono cresciute come numeri e come mentalità trasformandosi da entità piccole e disorganizzate in realtà mature con competenze elevate e qualificate, che fanno della conoscenza e dell’innovazione il loro modus operandi – ha ribadito Meloni – i dati sardi, per il terzo anno consecutivo, confermano la tendenza alla crescita e al cambiamento del comparto che, in ogni settore, è in grado di padroneggiare le nuove tecniche digitali per il rinnovamento dei processi produttivi”.
“Le piccole realtà possono essere viste come elementi di debolezza per l’economia, ma è proprio da questi valori che traggono la capacità di affrontare le sfide del futuro legate all’innovazione e alla sostenibilità – ha rimarcato – per tutta la Sardegna le imprese artigiane rappresentano un vero e proprio presidio economico e sociale nei piccoli comuni, anche in quelli più periferici”.