Siccità in Sardegna e Sicilia: il cambiamento climatico ha reso la crisi idrica più grave

Uno studio conferma che il cambiamento climatico ha aumentato del 50% la probabilità di siccità estrema nelle due isole, con gravi conseguenze per agricoltura e allevamento

📷 Depositphotos

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La siccità che ha attanagliato Sicilia e Sardegna negli ultimi mesi non è un semplice evento climatico, ma un segnale inequivocabile degli impatti del cambiamento climatico. Un nuovo studio di attribuzione condotto da World Weather Attribution ha infatti confermato che il riscaldamento globale ha reso questa siccità molto più grave e probabile.

Le due isole hanno sofferto di precipitazioni scarse e temperature elevate per un lungo periodo, culminando in una situazione di estrema aridità a partire dallo scorso maggio. Nonostante le misure di razionamento e le restrizioni idriche, i bacini sono quasi completamente vuoti, mettendo a dura prova l’agricoltura e l’allevamento.

Gli scienziati hanno analizzato i dati climatici e hanno concluso che senza il cambiamento climatico, la siccità che ha colpito la Sardegna sarebbe stata classificata come “grave” e non “estrema”. Allo stesso modo, la siccità siciliana, già di per sé molto rara, sarebbe stata meno intensa. In entrambi i casi, il riscaldamento globale ha aumentato di circa il 50% la probabilità di eventi estremi di questo tipo.

L’aumento delle temperature ha intensificato l’evaporazione dell’acqua dai suoli, riducendo drasticamente la disponibilità idrica. Inoltre, le precipitazioni sono diventate sempre più irregolari, con lunghi periodi di siccità interrotti da eventi estremi come le alluvioni.

Le conseguenze di questa situazione sono devastanti per l’economia e la società delle due isole. L’agricoltura, settore fondamentale per l’economia locale, è in ginocchio. Le colture sono compromesse, gli allevamenti soffrono per la mancanza di acqua e i prezzi dei prodotti alimentari sono destinati a salire.

La siccità ha un impatto anche sulla biodiversità, mettendo a rischio numerose specie animali e vegetali. Inoltre, la scarsità d’acqua sta mettendo sotto pressione le infrastrutture idriche e minaccia la salute pubblica.

La situazione è allarmante e richiede interventi urgenti per mitigare gli effetti del cambiamento climatico e adattare le nostre società a condizioni climatiche sempre più estreme. È necessario investire in infrastrutture idriche sostenibili, promuovere pratiche agricole sostenibili e ridurre le emissioni di gas serra.

Come ha sottolineato Christian Mulder, professore di ecologia ed emergenza climatica presso l’Università di Catania, “Entro il 2030, un terzo del territorio siciliano diventerà un deserto”. Questa previsione è un monito chiaro e urgente: se non agiamo subito, le conseguenze del cambiamento climatico saranno sempre più gravi e irreversibili.

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