Inaugurata oggi a Carbonia la sala cinematografica “Fabio Masala”

Nasce nel Sulcis un nuovo importante presidio culturale: la sala cinematografica “Fabio Masala” del Centro Servizi Culturali di Carbonia della Società Umanitaria. Inaugurata stamattina nei locali della Fabbrica del Cinema, all’ombra della Grande Miniera di Serbariu a Carbonia, la sala si pone come un nuovo spazio pubblico per la fruizione cinematografica, culturale, convegnistica e didattica, che suggella l’impegno del Centro Servizi Culturali per la creazione nel Sulcis-Iglesiente di una realtà cineportuale.

Intitolata a Fabio Masala, fondatore e primo direttore della Società Umanitaria in Sardegna – figura chiave per lo sviluppo dalla cultura audiovisiva e cinematografica nell’isola, tra i relatori della “Carta dei diritti del pubblico”, redatta a Tabor nel 1987 – la sala cinematografica potrà contare su 130 posti a sedere e sarà attrezzata con un nuovo impianto di proiezione digitale DCP – Digital Cinema Package, capace quindi di proiettare i film in uscita nel normale circuito distributivo, e impianto sonoro Dolby Sorround. 

La nuova sala avrà una funzione polivalente e ospiterà le attività che già il CSC svolge abitualmente durante tutto l’anno: rassegne, festival, proiezioni per le scuole. Ma sarà anche uno spazio aperto nei confronti del tessuto sociale, culturale e associazionistico del territorio, con la possibilità di potenziare i momenti dedicati alla didattica e alla piccola convegnistica. Uno spazio pubblico dunque, che si propone di alimentare il percorso di educazione e promozione della cultura audiovisiva, con l’obiettivo di accrescere nel territorio il numero di fruitori e spettatori. Anche attraverso la proposta di una programmazione attenta alla qualità, che fa sempre più fatica a ritagliarsi spazio all’interno del normale circuito distributivo, con un occhio di riguardo per le eccellenze del cinema regionale di ambito sardo. 

A inaugurare la sala è stata la proiezione di “Fare per capire: cinquant’anni di storia della Società Umanitaria“, un documentario diretto da Paolo Carboni che è stato affiancato nelle varie fasi produttive dagli operatori del CSC di Carbonia e da quelli della società cooperativa Progetto S.C.I.L.A. Si tratta di una produzione avviata nel 2017 per il cinquantesimo anniversario dell’istituzione dei Centri Servizi Culturali della Società Umanitaria in Sardegna: Cagliari, Alghero e Carbonia. Ognuno ha deciso di ripercorrere attraverso un film la propria storia, che si intreccia inevitabilmente e profondamente con quella dei territori in cui hanno operato e con i cambiamenti sociali e culturali che si sono susseguiti in questo mezzo secolo. A ricostruirla, la viva voce dei protagonisti: animatori, amministratori, ex studenti e operatori culturali che offrono, ciascuno attraverso il proprio particolare punto di vista, un tassello di ciò che è stato e di ciò che potrà essere, in quello che non può che essere un racconto corale e collettivo.

La Fabbrica del Cinema. È un centro culturale polivalente della memoria e della cultura audiovisiva, un polo cinetecario, museale, produttivo e archivistico. Viene alla luce nel dicembre 2015, all’interno dell’ex Direzione Amministrativa della Grande Miniera di Serbariu, dopo un percorso durato quasi dieci anni. Fin dalla sua fondazione, la Fabbrica del Cinema ha potuto contare anche sugli importanti sostegni della Fondazione di Sardegna e della Fondazione Sardegna Film Commission. Al suo interno trovano dimora gli uffici del Centro Servizi Culturali di Carbonia-Iglesias della Società Umanitaria e del Centro Audiovisivi, che vede impegnati alcuni operatori della Cooperativa Progetto S.C.I.L.A. ed è gestito in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Carbonia. 

Il Cineporto. Un progetto del CSC di Carbonia nato con l’obiettivo di mettere a sistema i bisogni culturali del territorio legati alla filiera audiovisiva, per sviluppare così un comparto che possa rappresentare un’alternativa di sviluppo per il territorio stesso. Finanziato dalla Regione tramite emendamento alla legge Finanziaria (primo firmatario Luca Pizzuto), il Cineporto è un luogo artistico che potenzia le attività della Fabbrica del Cinema, deputato a ospitare “mostre, rassegne, eventi culturali, convention, casting per il cinema e la televisione, e per attività didattiche in ambito cinematografico”. 

L’inaugurazione della sala “Fabio Masala” è stata anche l’occasione per esporre tutti gli altri risultati prodotti dal finanziamento del Cineporto. A partire dal progetto “Memorias: dal mito alla realtà – tracce di futuro attraverso il Cinema”, che ha consentito l’acquisto di attrezzature per la produzione cinematografica, il completamento degli spazi del Centro Servizi Culturali, l’avvio di numerosi corsi di formazione sull’audiovisivo e la realizzazione di molteplici iniziative di promozione della cultura cinematografica nel territorio: dal “Carbonia Film Festival” ai corsi di cinema “Anim…Azione” e “AnimatiCa”.

A fare gli onori di casa è stato il direttore del Centro Servizi Culturali di Carbonia della Società Umanitaria Paolo Serra, che ha evidenziato anche la vocazione formativa della nuova sala, “uno spazio aperto ai giovani e alle scuole che ha l’obiettivo di trasmettere competenze e cultura audiovisiva”. Accorato poi il ricordo di Fabio Masala, cui la sala è dedicata, per il “suo straordinario impegno civile e intellettuale – ha detto Serra – a servizio della crescita delle comunità attraverso lo strumento del linguaggio cinematografico”. Secondo la direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission, Nevina Satta, il progetto del Cineporto rappresenta lo slancio di un “territorio affamato di storie da raccontare. Un progetto – ha evidenziato anche Satta – che è fortemente orientato alla formazione. Perché è nostro dovere quello di diventare veri conduttori degli strumenti che abbiamo a disposizione”. Il direttore generale dell’assessorato regionale alla Cultura, Giovanni Deiana, ha espresso la soddisfazione della Regione per l’inaugurazione di una sala che rappresenta “l’esempio di un uso virtuoso delle risorse pubbliche. La Regione ha programmato una serie di stanziamenti che, in cinque anni, ammontano a circa un milione e mezzo di euro. Questo territorio – ha aggiunto – anche tramite il Centro Servizi Culturali di Carbonia ha avuto la capacità, e la sensibilità, di riconvertire le sue prospettive di sviluppo grazie alle attività culturali”. 

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