La street art dell’Isola racchiusa nella guida “Muri di Sardegna”

San Gavino Monreale, un murales di Giorgio Casu

La Sardegna è spesso conosciuta solo per i suoi chilometri di costa, ma è molto di più di questo: la Sardegna è storia, cultura, arte. Passeggiando tra i paesi si può sentire e vivere il passato che ci ha portato fino ad oggi, e magari ritrovarsi ad ammirare dei bellissimi murales

La street art è un’arte che viene dal basso, accessibile a tutti e, perciò, in grado di raggiungere e coinvolgere un pubblico ampio ed eterogeneo. Per questo le sue opere hanno un impatto così forte, tanto da lasciare a bocca aperta. I murales abbelliscono i muri della Sardegna da nord a sud, ecco perché, per valorizzare questa arte, era necessario un punto di riferimento: la guida “Muri di Sardegna – Luoghi e opere della street art”, pubblicato dalla Dario Flaccovio editore.

Muri di Sardegna nasce grazie al progetto e all’impegno dell’Associazione Culturale Asteras. L’intento è quello di valorizzare tutti i murales che arricchiscono i paesi di tutta l’Isola, così che i viaggiatori possano andare alla loro scoperta.

L’arte di strada racconta il passato ma anche delle vere e proprie storie che, con lo scorrere del tempo, si sono e si stanno evolvendo tutt’ora. La street art è uno dei volti più internazionali della Sardegna: arriva alla fine degli anni ‘60 ad opera di Sciola attirando successivamente artisti provenienti da ogni parte del mondo. Nell’Isola sono presenti due tipi di arte urbana: il primo, nato nella seconda metà del Novecento, è definito storico, mentre dagli anni 2000 inizia a prosperare la street art, come la intendiamo oggi. 

San Sperate, un murales di Angelo Pilloni

Tutto ha inizio a San Sperate, che si è trasformata così in un Paese Museo. Pian piano l’arte di strada si è poi diffusa in tutta l’Isola: da Cagliari a Selegas, da Tonara fino a Palau, la street art ha conquistato gli spazi vuoti, riempiendoli con forme e colori. Nella zona Sud della Sardegna si possono ammirare i capolavori di Ericailcane, Luciano Lixi, Leonel Cerrato, Francesco Virdis, Ferdinando Medda e di molti altri, che si fondono tra passato e presente. Nel territorio tra Oristano e Nuoro, è possibile incontrare le opere di Francesco del Casino, Antonio Loddo, Hitnes, Andrea Casciu, Pinuccio Sciola, Morden Gore, Luis Gomez de Teran e Gregorio Crisponi, testimonianza di come questo tipo di arte possa evolversi nel tempo, senza perdere la capacità di mandare dei messaggi chiari e diretti.

Il Nord Sardegna è arricchito dal cosiddetto muralismo storico e da graffiti e street art. Qui si può ammirare uno dei murali storici ad opera di Aligi Sassu, fino ad arrivare agli artisti più recenti come Vincenzo Ganadu, Ruben Mureddu o Pina Monne

La guida ci svela luogo e dettagli sulle opere che rendono unica questa forma d’arte: “sono figure, parole, sigle, sagome, elementi astratti, cose, case, paesaggi e storie. Segni e tracce lasciate da autori, muralisti, writers, che scrivono il loro nome, oppure uno pseudonimo o restano anonimi. Pareti illustrate come grandi pagine di libri verticali. Non rigide e immobili nel tempo. Ma soggette alla trasformazione. Spesso impermanenti. Succede in ogni parte del mondo. È un fatto internazionale.” (cit. Muri di Sardegna)

Titolo: Muri di Sardegna
Autore: Asteras Associazione
Genere: Guide illustrate
Casa Editrice: Dario Flaccovio
Pagine: 424
Prezzo: €22,80
ISBN: 978-8857910918

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