Da Pabillonis alla Thailandia: Marco Matta, istruttore subacqueo tra barriere coralline e vita tropicale

Un viaggio di scoperta e passione che ha portato il 33enne sardo a diventare un punto di riferimento per le immersioni nell’isola di Koh Tao

Una veduta di Koh Tao e Marco Matta con i suoi due petauri

Nel cuore del Golfo della Thailandia, l’isola di Koh Tao è diventata la casa di Marco Matta, 33enne originario di Pabillonis, che ha intrapreso un incredibile viaggio emergendo come un istruttore subacqueo apprezzato. Marco racconta immersioni, sfide e gioie della vita nel Sud Est Asiatico. «Fin dall’inizio della mia avventura in Thailandia, volevo esplorare altri paradisi subacquei come l’Indonesia o le Maldive, ma il destino ha avuto altri piani per me qui a Koh Tao», racconta.

La sua avventura è iniziata nel 2017 quando casualmente ha scoperto la passione per le immersioni durante un viaggio tra Filippine e Indonesia. Affascinato dalle storie di subacquei incontrati in un ostello, Marco ha deciso di provare questa esperienza: una decisione che avrebbe cambiato il corso della sua vita. «Prima di stabilirmi in Thailandia nel 2021 ho girato il mondo per lavoro: dalla Germania all’Australia, dalla Nuova Zelanda alla Spagna, tra agricoltura e ristorazione».

Nel 2021 è diventato un Divemaster qualificato. Poi un istruttore di immersioni e di recente, perfeziona la sua formazione ottenendo la certificazione di Divemaster instructor. «Sono arrivato qui con l’obiettivo di prendere la licenza di scuba dive master e, con mia grande fortuna, ho iniziato a lavorare come guida subito dopo averla ottenuta. Attualmente, sono istruttore presso il Carabao Dive Center».

Marco ha certificato oltre 500 persone in corsi che spaziano dall’Open Water all’Advanced, passando per corsi di rescue fino a diventare Divemaster. La sua capacità di insegnare in diverse lingue, tra cui inglese, spagnolo e italiano, lo rende un istruttore accessibile ad un pubblico internazionale. Si è immerso a Bali, nelle Isole Gili e nell’Isola di Komodo in Indonesia, nelle Filippine, e un po’ in giro per la Thailandia, ma non l’ha mai fatto in Italia: «In Sardegna ci sono diversi siti che non sono per niente male», ammette con speranza di rimediare.

Nonostante le opportunità di lavoro allettanti nelle Maldive, Marco ha scelto di rimanere fedele a Koh Tao. Ciò che vede ogni giorno sia sott’acqua che in superficie è un tripudio di colori e forme di vita tropicali. Quando gli chiediamo i “contro” di vivere in Thailandia, Marco non sembra trovarne molti, a parte la nostalgia di casa. Durante la pandemia è stato per tanto tempo in Sardegna dalla sua famiglia, ma solitamente ci torna ogni 2 o 3 anni. Di Koh Tao ne riconosce l’umidità, ma la paragona a quella della sua terra natìa. La stagione delle piogge e il clima umido sono solo sfumature in confronto alla gioia che trae dal suo lavoro e dalla vita sull’isola tropicale situata in mezzo al golfo.

Il giovane ammette di aver fatto la scelta giusta: «Anche la vita privata con la mia ragazza Honey procede molto bene. Qua la vita è lenta e sono felice così. Allontanarmi dalla vita frenetica era proprio quello che cercavo». Con il desiderio di esplorare il mondo subacqueo in luoghi come le Galapagos o il Sud America, Marco Matta ha ancora molte avventure davanti a sé. Ma, per ora, il Sud Est Asiatico è la sua casa, e la sua passione per le immersioni continua a portare sorrisi e soddisfazioni sia a lui che ai suoi studenti.

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