La Sardegna lancia “Archeologika 2021” per estendere l’offerta turistica culturale

L'area archeologica di Tharros

L'area archeologica di Tharros

L’archeologia ha con la Sardegna un legame particolare, di appartenenza. I nuraghi sardi sono simbolo distintivo della regione in Italia e nel mondo. L’effige della Dea Madre, che rappresenta la sacralità femminile rinvenuta grazie agli scavi archeologici dei comuni di Ortacesus, Selegas e Senorbì (località Turriga), è impressa su tanti souvenir che i turisti acquistano nell’Isola.

La Regione per valorizzare il suo territorio ha creato il progetto “Archeologika 2021 – Un’Isola di storie antiche”, in collaborazione con la Camera di Commercio di Cagliari e patrocinato dal Ministero dei Beni Culturali. Archeologika mira alla destagionalizzazione del flusso turistico: proporre un’offerta appetibile tutto l’anno, al di là delle spiagge sarde.

Questo è un progetto di alto livello culturale e storico – ha dichiarato l’assessore Gianni Chessa -. L’obiettivo è sfruttare la forza della millenaria storia della Sardegna, ricca di affascinanti narrazioni che meritano di essere raccontate, far conoscere l’identità e valorizzare i numerosi siti archeologici, mettendo a sistema le imprese turistiche, le agenzie culturali e le amministrazioni locali”.

Archeologika, attraverso una moderna opera di storytelling, cerca di far conoscere a tour operator, giornalisti e pubblico, la ricchezza della storia sarda e del patrimonio archeologico. Verrà messa in atto un’operazione sinergica di comunicazione mass mediatica attraverso sia i canali tradizionali stampa, tv e cartellonistica, sia con sito web, app e social media marketing. I contenuti audio – video saranno sottotitolati in tre lingue: inglese, francese e tedesco.

Ma la Regione non è stata la prima a raccontare la Sardegna con le nuove tecnologie. Fabrizio Bibi Pinna, l’influencer nuragico che racconta l’archeologia sarda ai suoi 28 mila follower, lo fa già da tanti anni ogni giorno su Instagram, con storie, immagini e video che catturano la curiosità degli utenti della rete.

Abbiamo un patrimonio archeologico unico al mondo, – ha dichiarato Fabrizio Bibi Pinna – abbiamo foreste millenarie, abbiamo borghi, tradizioni arcaiche, montagne, sistemi carsici tra i più grandi e vecchi d’Europa, abbiamo così tanto che una sola vita non basterebbe per vedere metà di tutto questo”.

Pinna non si limita a foto statiche di nuraghi e le meraviglie archeologiche della terra dei quattro mori, ma si spinge a raccontare attività di trekking e speleologia. Un esempio per gli appassionati di escursionismo e avventura, che amano spingersi negli anfratti terrestri e subacquei per riprendere con action camera le bellezze di magnifici percorsi non battuti dal turismo di massa.

La Regione, per raggiungere un pubblico uguale e superiore a quello dell’influencer nuragico, organizzerà convegni e tavole rotonde con studiosi da tutto il mondo. Inoltre, alla Fiera di Cagliari, verrà allestita una mostra permanente – interattiva dal titolo “Nuragica”, che mira a far conoscere il progetto a tutti i turisti che arrivano in Sardegna.

L’obiettivo è accrescere ulteriormente l’appetibilità della Sardegna, che proprio grazie ad attività di influencer famosi che si sono recati nell’Isola, come Chiara Ferragni, quest’estate ha avuto una nuova primavera. Oltre le spiagge, la Sardegna vuole mostrare la sua storia.

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