Ultima tra le Regioni a Statuto Speciale (caratteristica attribuitale solo nel 1963), il Friuli Venezia Giulia si distingue dal resto della penisola italiana per storia e vicende delle sue popolazioni. Non a caso rappresenta una terra di confine, scissa al suo interno in due diversi territori – quelli del Friuli e della Venezia-Giulia, poi unificati all’indomani della Seconda Guerra Mondiale – oggi attraversati da nuove correnti di indipendentismo e autonomia.
Sotto le stelle in Piazza Grande. Perdonate la nostra citazione di quello che è un luogo bolognese ma anche a Trieste esiste la piazza cantata dall’indimenticato Lucio Dalla, ed è proprio da qui che ha inizio il nostro viaggio. Accogliente e austera a un tempo, quasi una terrazza sul mare, esprime al meglio quel senso di confine tra Stati di cui dicevamo in apertura. Per dirla tutta, si tratta di una piazza che ha anche cambiato nome più volte, nel corso del tempo: San Pietro; Grande; Francesco Giuseppe e, da ultimo, Unità d’Italia sono gli appellativi con i quali è stata identificata questa maxi area, a pochi metri dal porto, che ha ospitato anche concerti di grande richiamo: tra i tanti ricordiamo quello dei Green Day, nel 2013, e quello degli Iron Maiden, nel 2016. La piazza principale del capoluogo friulano ospita, fra gli altri, il Palazzo della Regione, in precedenza di proprietà della compagnia di navigazione Lloyd Triestino, il Palazzo del Municipio e quello della Prefettura, già palazzo della Luogotenenza austriaca.
Trieste offre molte altre attrazioni che non si può rinunciare a visitare: la Grotta Gigante, per esempio, un vero paradiso speleologico, nonché centro di ricerca e meta turistica di grande richiamo, che detiene il primato mondiale per la sala naturale di dimensioni maggiori al mondo. È inoltre presente in città un luogo da alcuni considerato una piccola Auschwitz: si tratta della Risiera di San Sabba. La struttura, impiegata per la pilatura del riso fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, venne convertita dai nazisti in luogo di prigionia e di esecuzioni; al suo interno fu allestito anche un forno crematorio. La risiera è oggi un Monumento nazionale e un museo aperto al pubblico.
Facendo poi tappa a Udine scoprirete che è l’arte a far da padrona indiscussa. Passeggiando per le sue strade sembrerà di trovarsi ora a Venezia, ora nel medioevo, ora in una città moderna e avanguardista. Merito delle numerose correnti architettoniche e storiche che qui si sono sviluppate, insieme con le magnifiche raccolte museali che non possono lasciare indifferente chiunque voglia appagare il proprio senso estetico. Tra l’altro, i circa trenta ettari che formano il Parco del Cormor offrono anche l’opportunità di rilassarsi nel verde e vivere qualche ora studiando e godendo la flora e la fauna che lo abitano.
Eccellenze gastronomiche. Se avete scelto di regalarvi un tour tra le pittoresche colline friulane, ricordate che tra queste sorge il comune di San Daniele del Friuli, famoso in tutto il mondo per il caratteristico prosciutto. Crudo e stagionato, gode del marchio DOP dal 1996.