Tokyo regina dell’arte moderna tra musei, gallerie a cielo aperto e hotel d’artista

Alla scoperta delle esposizioni estive e delle esperienze immersive nella capitale giapponese

Marunouchi Street Gallery: Timo Sorin, "Woman sunbathing" (1995)

A Tokyo l’arte è dappertutto. Sono innumerevoli i musei e le gallerie che costellano la città, ma nel centro di Tokyo esistono anche spazi espositivi a cielo aperto, accessibili a tutti. Proprio all’esterno della stazione JR di Tokyo, è visibile la Marunouchi Street Gallery, un progetto che prevede l’esposizione a rotazione di sculture moderne e opere di scultori contemporanei di fama internazionale. La galleria, che si sviluppa in gran parte lungo Marunouchi Naka-dori, uno dei viali che dall’iconica stazione di mattoni rossi conducono verso il Palazzo Imperiale, è nata nel 1972, dall’iniziativa di Mitsubishi Estate Co., Ltd. e The Hakone Open-Air Museum, con l’obiettivo di accrescere il potere culturale di Marunouchi e di portare l’arte nella quotidianità. Le singole opere vengono sostituite a distanza di pochi anni e il paesaggio urbano viene rinnovato regolarmente in concomitanza con i luoghi d’arte del quartiere, per la gioia dei passanti.

Tra le diciannove opere esposte vi è “I Am A Pumpkin” del 2013, la prima scultura in pietra realizzata dalla celebre artista giapponese Yayoi Kusama, con il motivo ricorrente e immediatamente riconoscibile della zucca. Altro pezzo storico è “Sheep shape (prototype)”, la scultura bronzea raffigurante una pecora ultimata nel 1971 dal britannico Henry Moore, uno dei maggiori esponenti dell’arte contemporanea mondiale. La piazzetta dell’Ichigokan in cui è esposta è ispirata a un giardino inglese.

Per quanto riguarda i musei e le gallerie, molteplici sono le mostre visitabili a Tokyo quest’estate. Nell’ambito dell’arte pop, non si può non menzionare Keiichi Tanaami, massimo esponente della scena artistica underground giapponese, il cui estro ha toccato anche riviste e pubblicità. Ad agosto, il National Art Center, Tokyo (NACT) gli dedicherà la sua prima grande retrospettiva, dal titolo “Keiichi Tanaami: Adventures in Memory”. Negli ultimi anni l’artista ha visto il suo lavoro rivalutato in maniera esponenziale a livello globale. Ne è testimonianza la scelta caduta su Tanaami per la realizzazione della mostra sui paraventi tenutasi l’inverno scorso presso Prada Aoyama, in concomitanza con mostre analoghe organizzate a Milano e Shanghai dal brand e Fondazione Prada. La retrospettiva del NACT, visitabile dal 7 agosto all’11 novembre 2024, ricostruirà il percorso creativo ultrasessantennale di Tanaami, dagli inizi ai giorni nostri, dando giusto risalto al suo ruolo di modello per gli artisti contemporanei.

Altra importante retrospettiva, in corso dal 6 luglio al 16 settembre 2024 presso la Tokyo Opera City Art Gallery, è “Takada Kenzo: Chasing Dreams”. Per la prima volta in assoluto dalla sua dipartita nel 2020, il maestro della moda viene celebrato con una personale, nella quale è possibile osservare l’evoluzione degli abiti e dello stile nel corso della sua carriera, anche attraverso i dipinti realizzati durante l’infanzia, i materiali di riferimento e bozzetti di moda, che aiuteranno a comprendere la portata della sua arte.

Non solo le strade e i musei: l’arte permea anche le strutture alberghiere della capitale. L’esperienza diretta dell’arte è infatti il concetto alla base delle Artist Rooms, all’interno del Park Hotel Tokyo, situato tra il venticinquesimo e il trentaquattresimo piano della Shiodome Media Tower, con una vista mozzafiato della Tokyo Tower e del quartiere di Minato. Il progetto, che prosegue ormai da anni, intende creare uno spazio nel quale sia possibile immergersi in scene dall’estetica squisitamente giapponese. Ogni Artist Room rappresenta un’opera a sé, che offre una esperienza di soggiorno insolita e stimolante in uno spazio intriso di arte.

Di recente sono state inaugurate la 40ª e la 41ª Artist Room. L’ultima in ordine cronologico è “Kawaii” di Yumi Hosaka. La camera, con motivi di animali e di bambini, incarna la passione giapponese per il grazioso (“kawaii” per l’appunto), una tendenza che ha scavalcato i confini nazionali per diffondersi in tutto il globo. Nella stanza “Birds and Animals in the City” di Yuji Kanamaru, invece, il panorama della città, si fonde con le pareti raffiguranti fauna terrestre e marina, come elefanti e tartarughe. Oltre alle quarantuno camere, alle quali si aggiungeranno due in corso d’opera, l’hotel ospita nei suoi corridoi e negli spazi comuni più di quattrocento opere, tra dipinti e sculture, che accoglieranno gli ospiti dal momento del check-in e consentirà loro di godere dell’arte di Tokyo fino al momento del check-out.

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