Forse i giovanissimi non lo ricorderanno ma la meta di questo mese, nei primi anni Novanta, è stata tappa di un intricato giallo internazionale. Una modella italiana raccontò di aver avuto a che fare con un terrorista che proprio lì risultava però essere morto alcuni anni prima. Lei era Donatella Di Rosa, lui era Gianni Nardi. Stiamo parlando di Palma di Maiorca.
Una città come Palma di Maiorca, seppure di fama turistica ed estiva per eccellenza, si può in realtà godere tutto l’anno grazie al suo clima mite e temperato e alle numerose attrattive che mette a disposizione per tutte le fasce di età. Anzi, proprio questo periodo permette di approfittare di sconti e offerte che in alta stagione sono più difficili da trovare. Facendo poi parte dell’Unione Europea (è situata nell’arcipelago delle Baleari, Spagna), per accedervi dall’Italia è sufficiente una carta di identità valida per l’espatrio ed è importante sapere che anche eventuali spese sanitarie, negli ospedali pubblici, sono rimborsabili fino all’80%.
Cosa vedere. Le bellezze paesaggistiche naturali sono tra le più apprezzate e caratteristiche di Maiorca, isola della quale il Comune di Palma è la città principale. Il Parco Naturale di Mondragò, per esempio, vanta una grande ricchezza ornitologica e vegetale, inserita in un contesto di torrenti e scogliere che offrono la possibilità, per il visitatore, di percorrere vari itinerari a piedi o con la bici. Anche l’Arcipelago di Cabrera, istituito nel 1991 come Parco Nazionale Marittimo-Terrestre, rappresenta un piccolo paradiso che si estende per circa diecimila ettari nel Mar Mediterraneo e racchiude al suo interno, oltre a numerose specie protette, anche i retaggi delle culture che nei secoli hanno abitato in quel territorio: tra queste i cartaginesi, i bizantini e i pirati berberi, le cui rovine della fortezza di El Castillo svettano ancora su quelle acque che secoli fa proteggevano. Anche il sottosuolo di Maiorca è conosciuto e apprezzato per le sue numerose grotte e formazioni naturali di stalattiti e stalagmiti: tra queste le Grotte di Artà, le Grotte di Hams e le Grotte del Drago, la cui ampiezza permette di ospitare periodicamente anche concerti di musica classica.
Vogliamo segnalare qui, inoltre, tutti i numerosi villaggi, di varie dimensioni, che Maiorca offre a chi volesse esplorarla avendo qualche giorno in più di vacanza: Valdemossa e Deià, per esempio, hanno conservato intatto il loro aspetto medioevale caratteristico; Cap de Formentor ospita invece il suo celebre faro mentre Lluc è considerato un piccolo centro spirituale.
E veniamo ora a Palma città: cominciamo con la Cattedrale di Santa Maria di Palma, il centro religioso per eccellenza, realizzato nel 1601 in stile gotico e sottoposto a restauro nel corso dell’Ottocento a causa di un terremoto che ne danneggiò la facciata. Il gotico ha lasciato anche altre influenze a Palma, per esempio nel Palazzo dell’Almudaina, residenza del Re di Spagna, e nella Llotja, ex palazzo della borsa ora adibito a ospitare mostre artistiche. I Bagni Arabi rappresentano invece una splendida testimonianza del periodo omonimo vissuto dalla città. Oggi, di loro, rimane la bellissima struttura con il giardino che ospita molte piante caratteristiche. Ancora, sotto le mura della Cattedrale si può visitare il Parc de la Mar, un parco con laghetto artificiale dove è stato realizzato un murale che è la copia di un quadro di Mirò.
Del giallo internazionale di cui vi abbiamo parlato in apertura preferiamo invece non svelarvi la fine. Lasciamo a voi il compito di documentarvi sulla vicenda e ricostruirla proprio come investigatori provetti. Cosa mangiare. E dopo tanto girovagare cosa si può gustare di tipicamente locale? Il pane maiorchino, anzitutto, o Pa mallorquì, tradizionalmente preparato senza sale. L’Arròs Brut è invece un piatto a base di carne, verdure e riso molto simile alla paella. Tra i dessert annoveriamo la Greixonera de brossat, una torta a base di formaggio, e il Gatò, una torta di mandorle (qualcosa di simile la abbiamo anche dalle nostre parti, seppure di consistenza più dura) di solito accompagnata con del gelato. Da bere, infine, dell’ottimo vino che a Maiorca trova terreno fertile per la produzione, tanto che da qualche tempo si organizzano visite guidate per i turisti nelle principali tenute vinicole, realizzando diversi percorsi a seconda degli abbinamenti enogastronomici.