Viaggio in Italia: La Toscana

La Torre di Pisa. Foto Samuele Gallini / AdobeStock

Questo mese vi portiamo là dove arte e tecnica si sono fuse e diffuse grazie al genio di uomini resi immortali dalle loro creazioni. La Toscana è considerata la patria dell’Umanesimo e del Rinascimento, due correnti che hanno inciso profondamente sulla storia del mondo e hanno regalato a questa Regione, vicende storiche, artistiche, politiche ed economiche tra le più ricche del nostro Paese.

Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! Con queste parole di Lorenzo de’ Medici entriamo nella magnifica (è proprio il caso di dirlo) città di Firenze. Un reticolo di vie antiche e spaziose accoglie i visitatori e in ogni angolo si possono respirare storia, arte e anche contemporaneità grazie ai brand globali più famosi che su questi lastricati hanno aperto i propri punti vendita a misura di turista. Il centro storico fiorentino è una vera chicca, percorribile a piedi in un tracciato ideale che va dalla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, con la celebre Cupola del Brunelleschi, a Piazza della Signoria con il suo Palazzo Vecchio e la copia del David di Michelangelo. Da qui si può proseguire ancora verso gli Uffizi, attraversare il Corridoio del Vasari, percorrere il suggestivo Ponte Vecchio e scendere verso i complessi di Palazzo Guicciardini, Palazzo Pitti e ancora oltre, fino al maestoso Giardino di Boboli. Qui natura e arte si fondono in un sapiente intreccio di verdi distese, viali alberati, strutture museali e statue dal simbolismo ermetico tutto da scoprire.

E se avesse ragione lei? Ci spostiamo da Firenze a Pisa e sembra quasi di sentire Walter Valdi che si pone questa domanda sulla celebre torre. In quella che fino al quindicesimo secolo era una fra le maggiori Repubbliche marinare, Piazza dei Miracoli è la principale attrazione. Forse non tutti sanno che fu Gabriele d’Annunzio a definire “miracoli” le strutture e i monumenti che la completano, e a lui si deve questo celebre nome. Qui si possono visitare la Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Battistero dalla forma circolare, il Camposanto monumentale e, immancabilmente, la Torre di Pisa. Divenuta uno dei simboli dell’Italia nel mondo, la torre costituisce in realtà il campanile della Cattedrale, seppure distaccato dalla struttura madre. Di paternità incerta per quanto riguarda l’architetto che la progettò, i lavori per la sua costruzione iniziarono nel 1173 e durarono circa duecento anni. Un cedimento del terreno argilloso ne provocò la caratteristica pendenza che, nel tempo, ha dato il suo bel daffare a ingegneri e progettisti al fine di curarne la salvaguardia e la stabilità. Dal 1987, l’intera piazza è considerata Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

 

Siena, Piazza del Campo. Foto nexusseven / AdobeStock

 

…e le contrade con corni, tamburi, trombe e stendardi. Poco meno di un paio d’ore d’auto e dalla cornice pisana ci si ritrova in quel di Siena. Passeggiamo tra i vicoli della città medievale che ha conservato intatto tutto il suo fascino. Siena è anche conosciuta come la “città di mattoni” per le sue costruzioni spesso realizzate con quel particolare colore rosso, Terra di Siena appunto. Una delle più accese rivali della Firenze antica, questa città sorge tutta intorno al suo fulcro che è Piazza del Campo. Almeno una volta e virtualmente ci siamo stati tutti: chi non ha mai visto, alla tv, le immagini del celebre Palio? Ebbene: alla corsa, che si svolge all’interno della piazza trasformata per l’occasione in un’arena, partecipano le diciassette contrade nelle quali anticamente era divisa la città. Il Palio si corre tradizionalmente nei mesi di luglio e agosto.

Da gustare. Vi consigliamo di provare i fragranti panigacci. Si tratta di pani tipici, senza lievito, ottimi con olio, salumi, formaggi o Nutella. Tra i formaggi, il pecorino di Pienza merita senz’altro un posto d’onore sulla vostra tavola, così come le celebri pappardelle: un tipo di pasta all’uovo di larghezza maggiore rispetto alle tagliatelle e ottima con il ragù. Irrinunciabile per gli amanti della carne è la classica fiorentina così come un Chianti rosso lo è per chi apprezza il buon vino.

 

Firenze, Ponte Vecchio. Foto neirfy / AdobeStock
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