In viaggio a Monaco di Baviera, cosa vedere e cosa fare

Il Teatro Nazionale di Monaco di Baviera, Piazza Max-Joseph-Platz. ? Adobe Stock | anshar73

Siamo, tutto sommato, a pochi chilometri da casa, nel cuore della vecchia Europa. Inoltrandoci oltre il confine austriaco entriamo nel sud della Germania e troviamo ad accoglierci una tra le città più importanti di questo Stato, rinomata per i suoi edifici di grande pregio e per il famosissimo Oktoberfest. Ci danno e vi diamo il benvenuto a Monaco di Baviera.

Cosa vedere. Iniziamo dal Palazzo Reale all’interno del quale, per diverse generazioni, ha vissuto la dinastia dei Wittelsbach. Questa famiglia, che ha governato la Baviera per quasi mille anni, si trasferì nel palazzo fortificato in seguito alle rivolte contadine del 1300. Oggi l’imponente struttura si trova nel centro di Monaco, affacciata sulla Max Joseph Platz, e raccoglie diversi ambienti aggiunti nel corso dei secoli: tra questi, gli appartamenti in stile barocco e rococò voluti nel Seicento dalla Principessa Enrichetta Adelaide di Savoia; le scuderie; il giardino d’inverno realizzato da Ludovico II nell’Ottocento.

Se ci spostiamo sulla Marienplatz entriamo in quello che viene definito il salotto della città: qui si trovano il Vecchio e il Nuovo Municipio che coabitano a testimonianza di una storia sempre viva e tutt’ora in corso. Il Nuovo Municipio, in particolare, è famoso per la sua torre neogotica in cima alla quale svetta l’orologio con il carillon ad accompagnare, musicalmente, le danze delle statue che scandiscono le ore della giornata. Se ci troviamo di fronte al Nuovo Municipio, in prospettiva possiamo anche vedere i due campanili gemelli della Frauenkirche, la Cattedrale di Nostra Signora realizzata sul finire del 1400 da Jörg Von Halsbach. L’interno della chiesa è particolare perché, dall’ingresso, le ampie colonne impediscono la vista delle vetrate che illuminano tutto l’ambiente. Per vederle bisogna avanzare verso l’altare e, proprio intorno a questo dettaglio, sono fiorite diverse leggende che vedono protagonista il diavolo e gli attribuiscono perfino l’impronta calcata sopra una mattonella in prossimità dell’entrata.

Ma non mancano, a Monaco, anche i luoghi di puro svago. Vogliamo segnalarvi, per esempio, la birreria più antica fra le innumerevoli che si possono trovare in città. La Augustiner, pochi passi a piedi dal Municipio, è stata fondata nel 1328 dai frati agostiniani, come il nome stesso lascia intuire anche a chi il tedesco non lo conosce. Qui si possono gustare, calati in un’atmosfera d’altri tempi, tra gli altri, i sapori storici della famosissima Helles, della sempre verde Pils, oppure dell’Oktoberfest Bier. Ecco, la festa della birra che già in apertura abbiamo citato è un’altro dei tanti svaghi che Monaco regala, nei mesi di settembre e ottobre, nella zona di Theresienwiese. Ancora, uno dei parchi più caratteristici della città è l’Englischer Garten, il giardino inglese che si estende per ben 373 ettari e che introduce una piccola parentesi, forse poco nota, relativa alle produzioni televisive e cinematografiche bavaresi le quali, spesso, ricorrono alle sue splendide locations per le riprese in esterna.

Solo qualche anno fa avremmo potuto incontrare, per le vie della città, il famoso Ispettore Derrick impegnato nelle riprese dell’omonima serie tv venduta in oltre 100 Paesi del mondo; e più indietro ancora il regista Dario Argento ha girato Suspiria in diversi set allestiti a Monaco. Attualmente, la soap opera Sturm der Liebe ha ereditato il successo delle precedenti produzioni ed è arrivata anche in Italia, dove viene trasmessa da qualche anno con il titolo Tempesta d’Amore.

Monaco è bagnata dal fiume Isar che, con i suoi 295 km di lunghezza, offre scorci da sogno di una città tutta da scoprire.

Gastronomia. Le salsicce bianche sono una specialità della cucina bavarese da non farsi assolutamente sfuggire. Si tratta di carne di vitello e pancetta di maiale che in Germania rappresenta un must in molte varianti, tra cui i celebri würstel. Tanti anche i ristoranti e i percorsi turistici legati alla gastronomia del territorio. Della birra abbiamo già detto, mentre rimangono da suggerire i vini e i liquori, soprattutto alla frutta, derivanti dai vigneti che crescono sui terreni dal clima più mite.

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