Viaggio in Cina alla scoperta di Pechino, dove il maestoso passato convive con la sfrenata modernità

Un percorso culturale attraverso l'antica Città Proibita, la famosa Piazza Tienanmen, i grandi parchi e la tradizione culinaria locale

Pechino, la Città Proibita. 📷 Depositphotos

Partiamo alla volta di Pechino per un viaggio da sogno nel grande oriente, tra panorami da favola e tradizioni di una cultura antica tutta da scoprire, che si contrappone alla società cinese di oggi, proiettata verso il mondo globalizzato e una delle più grandi potenze mondiali.

Cominciamo il tour dalla famosa Piazza Tienanmen, una fra le più grandi del mondo con la sua estensione di 440mila metri quadrati. Realizzata nel 1417, questa enorme distesa ha assistito a momenti salienti della vita cinese: dalla nascita della Repubblica Popolare sotto il comando di Mao Tse-tung nel 1949, alla protesta studentesca del 1989. Questa, in particolare, suscitò l’attenzione di tutto il mondo nei confronti di quanto accadeva col regime al potere in Cina. La scena del ragazzo che ferma i carri armati in modo assolutamente pacifico ha avuto luogo proprio su questa piazza e la foto che la ritrae è diventata il simbolo della Primavera democratica cinese di quegli anni.

Facilmente raggiungibile da qui è poi la Città Proibita, un luogo oggi Patrimonio dell’Umanità dove ha sede il palazzo imperiale di due importanti dinastie cinesi: Ming e Qing. Il suo nome pittoresco deriva dal fatto che soltanto chi godeva del permesso dell’imperatore poteva accedervi. Collocata nel centro di Pechino, la Città Proibita è un agglomerato di edifici progettati e disposti in modo da rappresentare il centro del potere imperiale. Dal suo interno si può accedere al Parco Beihai, un’oasi di verde circondata da laghi e corsi d’acqua. Peraltro, delle due dinastie è possibile anche visitare le tombe situate poco fuori Pechino e alle quali si accede percorrendo un sentiero lastricato e decorato con numerose statue di animali. Il complesso archeologico risale al 1400.

Un itinerario culturale non può prescindere dalla visita ai principali musei: il Museo Nazionale della Cina, contenente un ampio spaccato delle tradizioni storiche e artistiche di questo popolo; e ancora il Museo della Capitale, interamente dedicato alle produzioni artistiche cinesi in campo statutario, calligrafico e della lavorazione delle pietre.

Ancora, camminando lungo le rive del fiume Yongding è possibile attraversare il Ponte di Marco Polo, così chiamato in onore del viaggiatore veneziano che lo visitò nel corso del tredicesimo secolo e, sul suo libro “Il Milione”, lo descrisse come «la più bella cosa a vedere del mondo». Il ponte è realizzato in pietra, con una struttura ad archi decorata con pregiate rifiniture artistiche.

Happy Valley Beijing (traducibile come “la Valle Felice di Pechino”) è infine un parco dei divertimenti adatto per bambini di tutte le età, che offre giochi classici come montagne russe e percorsi a ostacoli, insieme con installazioni a tema, intrattenimenti acquatici e attrazioni che rimandano al mitico continente di Atlantide.

Cosa mangiare a Pechino? Un piatto tipico, offerto in numerose varianti, è il Gong Bao Ji Ding, gustosi cubetti di pollo accompagnati con verdure e arachidi. Anche l’anatra è un tipo di carne che viene spesso proposta con diversi abbinamenti: la più diffusa è la forma arrosto tagliata a strisce sottili. La salsa di soia accompagna spesso la pasta, come nel caso dello Zha Jiang Mian, tagliatelle con carne e verdura.

L’involtino primavera è un must per chi si trova a queste latitudini, e per chiudere il pasto potete scegliere tra un’infinita varietà di dolci tradizionali: dalle Tangyuan, palline dolci di riso, alle Egg Tart, mini tortine di crema; dalle Bun, pagnottine dolci ripiene con cremina di zucca, loto, sesamo o altri vegetali, alle Barbe di Drago, fili di zucchero che avvolgono un cuore di frutta secca.

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