Mare e laghi in crisi: i dati allarmanti di Legambiente

Maladepurazione, scarichi abusivi e crisi climatica minacciano gli ecosistemi acquatici. Il 36% dei punti analizzati da Goletta Verde e Goletta dei Laghi è oltre i limiti

Campionamenti Goletta Verde

L’estate 2024 segna un bilancio preoccupante per la salute del mare e dei laghi italiani, come evidenziato dalle campagne di monitoraggio Goletta Verde e Goletta dei Laghi di Legambiente. I dati raccolti tra giugno e agosto su 394 punti campionati in 19 regioni rivelano che il 36% di essi è risultato “oltre il limite” di inquinamento, con ben 101 punti classificati come “fortemente inquinati” e 39 come “inquinati”. Particolarmente allarmante è la situazione del mare, dove si registra un punto inquinato ogni 76 km di costa, un trend in peggioramento rispetto agli anni precedenti.

Le foci di fiumi, canali e corsi d’acqua che sfociano nel mare o nei laghi continuano a rappresentare i principali punti critici, con il 59% dei prelievi effettuati in queste aree giudicati “oltre il limite”. Sebbene i campioni prelevati in aree di balneazione abbiano mostrato risultati migliori, solo il 14% è stato valutato negativamente, il monitoraggio ha evidenziato criticità persistenti anche nei mesi precedenti al periodo estivo, con il 69% dei campioni prelevati in punti storicamente problematici che hanno superato i limiti di legge.

Oltre all’inquinamento da scarichi abusivi e alla mala depurazione, la crisi climatica sta esacerbando la situazione, con eventi meteorologici estremi che mettono sotto pressione i sistemi di depurazione e la crescente tropicalizzazione del Mediterraneo. Le intense piogge di quest’anno hanno contribuito a peggiorare la qualità delle acque, soprattutto nei bacini lacustri, dove si è osservato un aumento dei punti oltre il limite di legge rispetto al 2023.

Legambiente, preoccupata per questo scenario, ha lanciato un appello per un piano nazionale volto a proteggere mare e laghi, focalizzato sull’ammodernamento del sistema di depurazione, sull’applicazione dei piani di adattamento al clima, sulla creazione di più aree protette e sull’espansione delle energie rinnovabili, in particolare dell’eolico offshore. Il ritardo dell’Italia in questo settore è evidente, con un solo parco eolico attivo e nessun progetto autorizzato tra gli 87 segnalati sul portale VAS-VIA del Ministero dell’Ambiente.

I risultati delle campagne di Legambiente, pur non sostituendosi al lavoro delle autorità competenti in materia di balneazione, offrono una fotografia critica della situazione ambientale, evidenziando la necessità di interventi urgenti per contrastare l’inquinamento e preservare la biodiversità marina.

Tra le note positive, la liberazione della tartaruga marina Sipontina nel Golfo di Manfredonia e il successo dei laboratori didattici a bordo di Goletta Verde, che hanno coinvolto il pubblico nella sensibilizzazione sulla tutela degli ecosistemi marini.

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