“Changes – IED Graduates Fashion Show”: la moda come espressione di identità e cambiamento, interpretata dagli studenti dello IED Cagliari

Cinque collezioni trasformano il Teatro Lirico di Cagliari in un tempio della creatività, mentre la moda diventa linguaggio di cambiamento e diversità

Gli studenti di IED Cagliari

Gli studenti di IED Cagliari. Da sinistra: Asia Piras, Sara Faedda, Michele Serra, Marika Vinci, Angelica Siddi, Edoardo Pisano

Lo scorso 20 luglio, nella suggestiva Sala Regia del Teatro Lirico di Cagliari, si è tenuta la sfilata di moda “Changes – IED Graduates Fashion Show”, un evento di grande rilievo organizzato dall’Istituto Europeo di Design di Cagliari in partnership con il Teatro Lirico di Cagliari. Cinque collezioni provenienti dai migliori progetti di tesi 2022-23 del corso di Fashion Design, coordinato da Nicola Frau e Massimo Noli, sono state presentate in un contesto unico, trasformando la sala del Teatro Lirico nel tempio dell’espressione creativa e del cambiamento.

La moda è molto più di semplici abiti: è un linguaggio, una forma di identità, una manifestazione della diversità culturale e un potente strumento di espressione. Disegnare moda significa comprendere profondamente il suo significato, reinterpretarla e reinventarla, trasmettendo un nuovo immaginario e raccontando stati d’animo, il tutto con uno sguardo costantemente rivolto alla realtà e agli attuali tempi storici che attraversiamo.

Lo “IED Graduates Fashion Show” ha rappresentato un momento cruciale per la prestigiosa scuola di Villa Satta, rinomata per l’eccellenza nel design e nella creatività sia in Sardegna che nel mondo. Questa occasione speciale ha visto, per la prima volta, la collaborazione con il prestigioso Teatro dell’Opera di via Sant’Alenixedda, permettendo ai futuri fashion designer di esibire le loro creazioni in un luogo di grande valore storico e culturale, legato all’arte teatrale e lirica.

Il tema centrale di tutte le collezioni presentate durante la sfilata è stato il “cambiamento”, da cui il titolo stesso dell’evento, “Changes”. Il cambiamento è stato affrontato a diversi livelli, sia a livello sociale che personale, con tutte e cinque le capsule collezioni che hanno in comune l’effetto che questo mutamento ha sull’individuo.

La collezione “Stain” di Angelica Siddi ha avuto come elemento distintivo le macchie, che nel corpo e nell’identità di una persona diventano tratti unici e rappresentativi. Una collezione “donna-genderless”, caratterizzata da tagli, manipolazioni, stampe e ricami, con una forte personalità sensibile ed empatica, esprimendo una notevole reattività emotiva.

Asia Piras ha presentato la collezione “Vitium”, un’altra capsule “donna-genderless”, ma questa volta caratterizzata da lavorazioni crochet (il tessuto ottenuto attraverso intrecci di fili con l’uncinetto), stampe serigrafate a mano e manipolazioni pittoriche su tessuto. La collezione si è focalizzata sul processo psicologico dell’alterazione psichica che subisce una persona a seguito di un trauma, con particolare riferimento alla società contemporanea asiatica.

Metamorfosi” di Sara Faedda ha esplorato il cambiamento della personalità di un individuo nel corso della sua vita. La collezione si è caratterizzata per volumi, patchwork e tessuti termosensibili, creando accostamenti di materiali che si confondono e trovano una nuova forma.

Edoardo Pisano ha presentato il suo “Melodrama”, una capsule wardrobe maschile in cui stampe fotografiche e tessuti leggeri raccontano la storia di un giovane uomo. La collezione si è ispirata alla memoria di un gioco giovanile, alla scoperta sensuale del proprio corpo e alla nostalgia di una stagione della vita in transizione verso la consapevolezza dell’età adulta.

Infine, Michele Serra e Marika Vinci hanno presentato la collezione di capi “Doom”, esprimendo un senso di confusione e l’incapacità dell’individuo di gestire gli eventi che lo circondano. La collezione ha tratto ispirazione dall’immaginario lunare e dal Ragnarok, l’evento della mitologia scandinava che rappresenta la fine dei tempi, analizzando i drammi e i continui mutamenti del mondo contemporaneo.

Lo IED (Istituto Europeo di Design) nasce nel 1966 grazie alla straordinaria visione di Francesco Morelli. Oggi, IED è l’unica Scuola di Alta Formazione in ambito creativo a mantenere una matrice interamente italiana. Con sedi in diverse città italiane, in Spagna e in Brasile, IED si distingue per la sua offerta formativa innovativa nelle discipline del Design, della Moda, della Comunicazione, del Management, delle Arti Visive e del Restauro. Il Gruppo IED è riconosciuto a livello internazionale e conta su una vasta rete di oltre 3.000 docenti, garantendo un percorso di formazione di alto livello e in costante sintonia con il mondo del lavoro.

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