Maìa di Siddùra brinda con i “Tre Bicchieri” del Gambero Rosso 2022

Un nuovo importante riconoscimento per il Vermentino di Gallura superiore da parte della prestigiosa guida enologica internazionale

Il vermentino di Gallura superiore “Maìa”, annata 2019, si è aggiudicato i Tre Bicchieri della guida “Vini d’Italia 2022” del Gambero Rosso. L’importantissimo riconoscimento arriva a premiare, per la terza volta, uno dei fiori all’occhiello della produzione della cantina di Luogosanto. Il vermentino di Gallura Superiore DOCG, primo nato in casa Siddùra, dopo aver conquistato importanti risultati nelle competizioni enologiche europee e internazionali, raggiunge ancora una volta il primo gradino del podio più ambito targato Gambero Rosso: la cui guida rappresenta un faro a livello mondiale per gli appassionati di vino.

Il riconoscimento dei Tre Bicchieri Gambero Rossocommenta Massimo Ruggero, amministratore delegato della cantina di Luogosanto è uno dei più importanti nel mondo del vino. È il sigillo di garanzia che riconosce la qualità del vino, ma anche la sua identità e dunque la filosofia che sta alla base del procedimento di lavorazione. Non è semplice, non si vince ogni anno, è un traguardo che Siddùra – continua Ruggero – ha raggiunto con uno dei vini che rappresentano l’autoctono per eccellenza: l’unica DOCG tra i Vermentini e l’unica DOCG della Sardegna. I tre Bicchieri conferiti al Maìa 2019 rappresentano il diritto di appartenere alle eccellenze del vino internazionali, come cantina ma anche e soprattutto come Sardegna, una delle principali regioni di produzione vinicola di qualità in Italia. È la rappresentazione efficace e reale del “made in Italy”, un brand che racchiude i produttori delle eccellenze apprezzate in tutto il mondo”.

Giuseppe Carrus, curatore della guida Vini d’Italia del Gambero Rosso, sottolinea: “Mi fa piacere che una realtà come Siddùra abbia ottenuto questo riconoscimento, fin dal primo anno l’azienda ha lavorato benissimo, cercando di ottenere vini che trasmettessero l’essenza del terroir. Maìa 2019 è andato benissimo con gli assaggi in sede regionale, ancor meglio nel confronto con i vini italiani. Noi assaggiatori – prosegue Carrus – troviamo nei vini compiuti più armonia e concretezza. C’è un fattore interessante nell’assegnazione di questo premio ad un Vermentino longevo, abbiamo l’opportunità di trasmettere un messaggio importante: non sono solo i grandi vini rossi a invecchiare, ma anche i vini bianchi. Siddùra è una cantina coraggiosa, un esempio da imitare: ha sviluppato il Vermentino, considerato da sempre un vino di annata, dimostrando così che si può fare tanto in termini di invecchiamento anche per i vini bianchi”.

La guida “Vini d’Italia” è una delle più autorevoli e influenti nel mondo del vino. Viene stampata in italiano, inglese, tedesco, cinese e giapponese. Ogni anno una giuria composta dai massimi esperti del vino recensisce oltre 45mila referenze e attribuisce i punteggi in termini di bicchieri, fino ad un massimo di tre bicchieri a significare l’altissima qualità del vino esaminato.

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