A poche settimane dal Natale, la storia e la ricetta del dolce natalizio tipico della Sardegna: il Pan’e Saba

Foto AdobeStock | Alessio Orrù

Il buon profumo dei dolci fatti in casa che invade le cucine ed evoca in tanti di noi ricordi d’infanzia, antiche atmosfere e tradizioni familiari, in questo anno dominato dal coronavirus e dalla quarantena è tornato più che mai presente.

Di ricette tipiche di dolci la Sardegna ne vanta tantissime, alcune sono più caratteristiche di una zona piuttosto che di un’altra, altre rappresentano delle vere e proprie tradizioni di tutta l’Isola. Tra queste, la prima che viene in mente, soprattutto con l’autunno che avanza e con l’avvicinarsi del Natale, è sicuramente quella del Pane di Sapa, meglio conosciuto come Pan’e Saba.

Si tratta di un dolce antico, dalla tradizione centenaria, considerato povero perché si trattava di un pane preparato in modo semplice, con farina di grano duro e lievito madre, a cui si aggiungeva la sapa, il suo ingrediente principale, ottenuta attraverso la cottura del mosto d’uva con cui si ricavava uno sciroppo dolcissimo. Grazie a questo impasto veniva realizzato un pane dolce, considerato un vero e proprio dolce fatto in casa.

L’autunno e l’inverno, quando ormai la vendemmia è terminata e il mosto è pronto per essere utilizzato per ottenere la sapa,grazie anche all’avvicinarsi delle festività natalizie, sono le stagioni in cui viene maggiormente preparata questa prelibatezza.

Agli ingredienti principali col tempo se ne sono aggiunti altri, il Pan’e Saba oggi viene arricchito infatti con l’aggiunta di cannella, chiodi di garofano e scorza d’arancia. Oltre a questa evoluzione, si possono riscontrare anche altre piccole varianti nella ricetta, come la quantità di farina o frutta secca che viene utilizzata, soprattutto a seconda della zona dell’Isola dove viene preparato il dolce.

La sua preparazione non ha un grado di difficoltà elevata. È necessario sciogliere il lievito di birra in acqua tiepida, versarlo poi in un recipiente e unirlo alla farina e alla sapa. Dopo aver lasciato ammorbidire l’uva passa per qualche minuto in acqua fresca, questa va scolata e aggiunta all’impasto insieme alla frutta secca. Infine, bisogna aggiungere il sale e la cannella e impastare il tutto fino a quando non si ottiene un composto morbido e uniforme. L’impasto deve essere coperto e fatto riposare per 2 ore circa. Dopo la lievitazione, l’impasto deve essere poi diviso in panetti più piccoli che vanno fatti cuocere in forno a 200 °C per circa un’ora. Una volta diventati tiepidi, i panetti vanno spennellati con altra sapa e decorati con palline di zucchero e frammenti di mandorle amare.

Ed ecco che il dolce è pronto per essere servito, allietare le nostre tavole e soddisfare la propria e l’altrui golosità gustando qualcosa di veramente genuino all’insegna delle antiche tradizioni culinarie tipiche della nostra regione.

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