Superbonus per le assunzioni: fino al 130% di sconto sul costo del lavoro

Via libera dal Senato, ora tocca alla Camera. Super sconto sul costo del lavoro per chi assume a tempo indeterminato. Maggiorazione al 120% per tutti i nuovi contratti a tempo indeterminato

📷 Depositphotos

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Un incentivo per dare slancio alle assunzioni stabili e contrastare la disoccupazione. Il Senato ha dato il via libera al decreto che introduce un maxi-sconto sul costo del lavoro per le aziende che assumono a tempo indeterminato. La misura, contenuta nel pacchetto da 2,8 miliardi dedicato al lavoro, prevede una maggiorazione pari al 120% del costo ammesso in deduzione per le nuove assunzioni, che sale al 130% se i nuovi assunti rientrano nelle cosiddette categorie fragili.

Un bonus per favorire l’occupazione di giovani, donne e nel Sud. Oltre al maxi-sconto, il decreto introduce anche tre bonus dedicati ai giovani, alle donne e a chi assume nella Zes unica per il Mezzogiorno. Questi bonus prevedono l’esonero contributivo del 100% per due anni e potranno essere riconosciuti per le assunzioni a tempo indeterminato fatte dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025.

Più assumi, meno paghi. Il beneficio del maxi-sconto è condizionato all’incremento occupazionale da parte dell’azienda nel periodo d’imposta agevolato rispetto a quello precedente. Sono esclusi dal novero dei fruitori dell’agevolazione i soggetti che non sono titolari di reddito d’impresa, come gli imprenditori agricoli o coloro che svolgono attività commerciali in via occasionale.

Obiettivo: più lavoro stabile, soprattutto per le categorie fragili. L’obiettivo del maxi-sconto e degli altri incentivi previsti dal decreto è quello di dare una spinta alle assunzioni stabili, con particolare attenzione alle categorie più fragili del mercato del lavoro. Si stima che la misura possa portare alla creazione di circa 100.000 nuovi posti di lavoro nel corso del 2025.

Il decreto passa ora alla Camera. Il decreto, che ha già ottenuto il via libera del Senato, passa ora alla Camera, che ha tempo fino al 6 luglio per convertirlo in legge.

Prorogata la decontribuzione Sud. Il decreto proroga inoltre fino a fine anno la “decontribuzione Sud”, la misura che prevede la riduzione del 30% degli oneri sociali dovuti dai datori di lavoro delle regioni meridionali colpite dalle conseguenze socioeconomiche della guerra in Ucraina. Si tratta però dell’ultimo rinnovo possibile: con il ritorno al vecchio regime sugli aiuti di Stato, la misura dovrà infatti essere modificata. L’obiettivo, ha detto il ministro per gli Affari Ue, il Sud, la Coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, è trasformarla in uno strumento “più a lungo termine e più orientato verso gli investimenti”.

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