L’atteggiamento dell’Italia nei confronti delle criptovalute: sta diventando sempre più negativo?

Il settore delle criptovalute affronta un clima di incertezza mentre gli italiani mostrano un crescente interesse e fiducia nelle valute digitali

📷 Art Rachen | Unsplash

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Se il 2022 è stato un anno catastrofico per quanto riguarda il settore delle criptovalute, il 2023 si è aperto invece in modo leggermente più favorevole. Al momento, infatti, il valore di Bitcoin si attesta poco al di sotto dei €30.000 e pare che gli investitori abbiano creato buone e solide basi di resistenza intorno a questo prezzo. In questa fase di bear market, tuttavia, non si può dire certamente che la criptovaluta più popolare al mondo goda di buona fiducia da parte degli investitori.

Anzi, agli inizi del mese di maggio l’asset abbia perso circa il 3,5% in meno di 24 ore a causa della sospensione dei prelievi in BTC da parte del noto exchange Binance. L’incertezza, il timore e la mancanza di fiducia da parte degli utenti di tutto il mondo, insomma, rende l’intero comparto piuttosto fragile e sembra molto più semplice andare giù che poter sperare in una nuova bullrun a breve termine. Per quanto riguarda il nostro stivale, a tutto ciò si aggiunge anche il fatto che la nuova legge di bilancio per il 2023 ha effettuato un primo (e timido) tentativo di regolamentazione del settore crypto.

Questa mossa ha generato reazioni contrastanti: c’è chi esulta perché finalmente le valute digitali cominciano ad essere prese in considerazione anche dal governo italiano e chi, al contrario, teme che normative in materia possano rendere difficoltosi e meno convenienti i trasferimenti in criptovalute. Ma il sentiment degli italiani nei confronti dei token basati sulla blockchain sta diventando sempre più negativo? Paradossalmente, la risposta è no.

Le crypto preferite per il gaming e i casinò online

Se le scorse generazioni nutrivano una certa diffidenza nei confronti delle criptovalute, la nuova guardia degli utenti online sembra adoperare valute digitali con una certa frequenza e serenità. Ciò è dovuto principalmente all’utilizzo sempre più diffuso di piattaforme di broadcast e streaming di contenuti e alla diffusione dei portali di gioco online. Ormai da qualche anno, infatti, sono moltissimi i casinò stranieri che permettono di giocare utilizzando le criptovalute più popolari del mercato.

Per avere un’idea dei portali che accettano trasferimenti in Bitcoin, Ethereum, Ripple e tante altre valute digitali puoi consultare un sito di casinò affidabile come AskGamblers. Parliamo, però, esclusivamente di casinò con licenza emessa in stati esteri, dal momento che gli enti governativi italiani non permettono ancora di fruire di gambling e giochi di abilità online mediante criptovalute. Le community di giocatori italiani, infatti, sperano che dopo aver inserito le crypto nell’ultima legge di bilancio, lo Stato potrà vedere procedere finalmente con un’apertura più ampia nei confronti del settore.

Le crypto come investimento

Sono circa 14 milioni gli italiani che hanno dichiarato di essere sinceramente interessati alle criptovalute. Per la precisione, 7 milioni di connazionali hanno già acquistato o custodiscono asset di questo tipo, mentre altri 7 milioni si considerano piuttosto fiduciosi rispetto al mercato crypto e sarebbero disposti ad acquistare qualche coin. È chiaro che i bruschi crolli, i crac e le ripetute oscillazioni dei mercati non bastano a scalfire la genuina simpatia che gli italiani nutrono nei confronti delle criptovalute. Gli asset basati sulla blockchain sono per il popolo tricolore, ormai, diventati una fonte di investimento pari ai metalli preziosi, agli immobili o alle azioni societarie.

I governi e le istituzioni finanziarie di tutto il mondo hanno più volte criticato il comparto crypto, ritenendolo presto destinato a scomparire. Eppure, Bitcoin, così come tutte le altre valute più popolari del crypto-verso, è riuscito a superare qualsiasi crisi e ad affrontare ogni genere di difficoltà. Proprio questa estrema capacità di resilienza del comparto crypto sembra rafforzare ancor di più l’ipotesi che si tratta di un mercato destinato a rimanere e a prosperare nel tempo. Non stupisce, dunque, che gli italiani guardino alle criptovalute con una buona dose di speranza per il futuro.

Attesa e incertezza da parte degli investitori

Se, come abbiamo detto, gli investitori italiani sembrano guardare con una certa positività al futuro di Bitcoin e dell’intero comparto crypto, è pure vero che aleggia ancora un certo clima di incertezza e di sospensione. Si sa, quasi per certo, che la bullrun riprenderà il suo corso ma non si può dire con estrema certezza quale sia il miglior momento per investire e quanto ancora possa calare il prezzo di BTC prima che rimbalzi verso l’alto.

Questo fa sì che gli investitori si muovano con una certa cautela sul mercato, evitando movimentazioni e tenendo al sicuro le proprie risorse crypto. È abbastanza probabile, tuttavia, che si assisterà ad un radicale cambiamento in prossimità del 2024, anno in cui si verificherà il nuovo halving di BTC. Questo fenomeno porterà ad un dimezzamento dei Bitcoin circolanti e, contestualmente, ad un repentino aumento di valore della risorsa.

Non è un paese per crypto-scettici

Gli italiani, insomma, si confermano anche per il 2023 piuttosto positivi nei confronti dell’andamento del mercato crypto. Sarà interessante comprendere se nella seconda metà dell’anno questo sentiment potrà essere nuovamente consolidato. Del resto, si sa, gli investitori sono facilmente influenzabili e i sentiment di mercato piuttosto volubili.

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