Il Natale nel Mondo: le tradizioni più curiose

Dallo Julemanden danese agli spaventosi Krampus austriaci, fino ai Re Magi che portano i doni in Argentina. Come cambiano le celebrazioni delle festività natalizie

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Il Natale è un periodo magico, tutto assume una luce diversa, le città si illuminano di colori e le persone vivono momenti di eccitante attesa. È il tempo dei regali, del presepe e dell’albero di Natale, delle mangiate con i parenti e dei più piccoli che aspettano Babbo Natale con occhi emozionati. Ma come si celebrano le festività natalizie nel mondo? Scopriamo le tradizioni più particolari.

In Danimarca il giorno di festa più importante è quello della Vigilia. Si addobba l’albero con bandierine nazionali e palline e i bambini vengono spesso travestiti da folletti (con abiti rossi e un cappellino a punta) e poi si aspetta l’arrivo dello Julemanden (il nostro Babbo Natale). È inoltre usanza mettere nei giardini un piccolo fascio di spighe per gli uccellini, detto juleneg. Nel dolce del pranzo del 25 viene nascosta una mandorla intera e il fortunato che la trova vince un premio.

La Finlandia è la patria di Babbo Natale e la festività è sacra sia per i grandi che per i piccini. Secondo la leggenda, il vecchio abita con Mamma Natale e i suoi aiutanti in Lapponia, all’interno della Korvatunturi, una montagna con tre orecchie che gli permettono di ascoltare le richieste provenienti da tutto il mondo. Il giorno della Vigilia le famiglie finlandesi si riuniscono, fanno le immancabili saune e mangiano cibi tradizionali, tra cui il delizioso prosciutto al forno, ricoperto di pane grattugiato, spezie, mostarda e birra analcolica che viene lasciato a cuocere per l’intera notte.

In Polonia la Vigilia di Natale è chiamata Festa della Stella. Sino a quando non compare in cielo la prima stella, infatti, non si deve iniziare la cena. Il riferimento è alla cometa di Betlemme che guidò i tre Magi fino a Gesù e la sua apparizione rappresenta un segnale per sedersi a tavola e iniziare il festoso pasto.

In Austria nell’attesa del giorno di Natale si preparano le corone dell’avvento, costruite intrecciando rami d’abete e nastri rossi a quattro candele, una per ogni domenica che precede il giorno del 25 dicembre. Nella notte, oltre a San Nicola che porta i doni ai bambini buoni, dai boschi escono i Krampus, diavoletti spaventosi che rapiscono i bambini che si sono comportati male. Durante la Vigilia si prepara il famoso strudel di mele che spesso viene confezionato in pacchetti singoli e donato ai poveri il giorno dopo. Il giorno di Natale a Vienna è tradizione andare al parco con la famiglia per distribuire briciole di pane agli uccellini e far festeggiare anche loro.

In Russia durante la cena del 24 le famiglie mangiano la Kutia (particolare zuppa di grano e miele) da uno stesso piatto posto al centro della tavolata, il gesto rappresenta l’unione della famiglia. La cena di Natale è composta da dodici piatti, uno per ogni apostolo e i regali vengono portati ai bambini da Nonno Gelo: vestito di blu e bianco e trainato da cavalli invece che da renne.

In Irlanda il 6 gennaio si celebra il Natale delle donne: loro hanno la giornata libera per uscire e divertirsi con le amiche, mentre gli uomini rimangono a casa a fare le faccende domestiche, si occupano della cucina e disfano le decorazioni natalizie.

In Africa ogni paese, anche il più piccolo, ha le sue tradizioni. In Malawi, gruppi di bimbi vanno porta a porta a cantare e danzare con l’accompagnamento di strumenti fatti in casa e ricevono piccoli doni in cambio. In Gambia, le persone sfilano con grandi lanterne chiamate fanals, realizzate a forma di barche o case. Chi se lo può permettere compra i regali di Natale, anche se la festa non è commerciale come in Nord America o in Europa. Solitamente i regali più acquistati sono vestiti nuovi, destinati ad essere indossati in chiesa.

In Canada la settimana prima di Natale i bambini scrivono a Santa Claus per i regali e appendono delle calze in modo che le possa riempire con caramelle e cioccolatini. In alcune regioni è usanza che i più piccoli vadano a cantare di casa in casa, ricevendo in cambio monete o dolci. Il piatto per eccellenza è il tacchino: nella zona della Nuova Scozia viene riempito con i frutti di mare, in quella del Quebec con mani di maiale tritate.

L’Argentina festeggia il 24 dicembre mangiando l’asado (carne alla brace) e brindando con panettone e spumante. Pochi anni fa i regali venivano portati dai Re Magi a gennaio. I bambini posizionavano fuori dalla porta di casa le loro scarpe per essere riempite di doni e un po’ di acqua e di fieno per i cammelli dei Magi. Una delle tradizioni argentine più spettacolari sono i fuochi d’artificio e i globos, palloncini di carta simili alle lanterne giapponesi, che vengono illuminati all’interno e volano ricreando l’effetto di un bellissimo cielo stellato.

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