Karalisbrick: la magia dei Lego

Quando i mattoncini LEGO diventano arte e fantasia: l'associazione cagliaritana che incanta grandi e piccini

Alzi la mano chi da bambino non ha mai giocato con i LEGO! Un’attività che purtroppo, insieme a tante altre che caratterizzavano le giornate della generazione precedente ai cosiddetti nativi digitali, i bambini di oggi stanno perdendo.

A farci tornare un po’ bambini, e ad incantare i più piccoli, ci pensa Karalisbrick, l’associazione culturale cagliaritana, fondata da Maurizio Lampis, appassionato e costruttore di LEGO. Dopo aver esposto le sue creazioni in alcune delle fiere più grandi d’Italia, come il Lucca Comics & Games, Maurizio decide di trasportare questo fenomeno anche in Sardegna.

Così, nel 2017, nasce Karalisbrick associazione composta da ragazzi accomunati dalla passione per i famosi mattoncini danesi. Ognuno dei sette membri dell’associazione, si occupa di un tema, così da non creare doppioni. I temi che vanno per la maggiore sono medievale (castelli), city (città inventate con quartieri, treni in movimento ecc.) Star Wars (i set ufficiali LEGO), pirati (vascelli, galeoni, fortezze portuali), artic (paesaggi polari), western e, a breve, Harry Potter. Tutta questa varietà, ha permesso all’associazione di poter avere a disposizione circa 50 metri di diorami da esporre.

L’obiettivo di Karalisbrick è infondere tutta la propria fantasia in quei mattoncini, e dare sfogo alla creatività. In un periodo in cui Internet e i social network la fanno da padroni, è bello creare qualcosa con le proprie mani e poterlo condividere con gli altri. Le mostre di Karalisbrick, infatti, sono strutturate in maniera tale da creare anche degli importanti momenti di interazione.

Oltre all’aspetto puramente espositivo, l’associazione organizza un concorso dedicato ai bambini. Questi, possono presentare alla mostra un diorama originale, frutto della propria creatività, realizzato a casa e che concorrerà per vincere il titolo di miglior diorama della fiera. Questo concorso, giunto alla decima edizione, sta riscuotendo un grande successo, tanto che si contano circa cinquanta iscrizioni per ogni manifestazione. “Per me, che sono il presidente del gruppo, premiare i bambini è il momento più bello della giornata”, ci confessa Maurizio.

L’attività di gioco con i mattoncini LEGO, può anche avere delle applicazioni a fini didattici e terapeutici. Uno studio dell’Autism Research Centre, dimostra come il mattoncino LEGO possa essere una valida terapia per bambini con disturbi dello spettro autistico, dal momento che porta ad un miglioramento delle loro abilità sociali. Infatti Karalisbrick ha in programma dei laboratori presso strutture per bambini che sono portatori di problematiche di questo genere.

Maurizio racconta che una volta che si acquisisce dimestichezza nella creazione dei set preconfezionati, si sente la necessità di creare senza sentirsi intrappolati da un manuale d’istruzioni. Ecco che nascono quelle che, in gergo, si chiamano M.O.C., acronimo di My Own Creation, espressione utilizzata per indicare una propria creazione originale con mattoncini LEGO. Una MOC nasce dalla propria fantasia, senza l’ausilio di istruzioni o progetti. Questo grazie ai molti anni di esperienza, che rendono possibile il rispetto delle grandezze e delle proporzioni, in fase di costruzione.

Sicuramente si tratta di un lavoro lungo e paziente, visto che per realizzare la riproduzione fedele della scena del Fosso di Helm, tratta dal secondo film della trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson, Maurizio ha impiegato ben tredici mesi e circa 35mila pezzi, comprese tutte le minifigures degli esatti personaggi che compaiono in quella scena. Un’altra vera e propria opera d’arte, è il castello medievale dei draghi, composto da circa 50mila pezzi, e pieno zeppo di dettagli tutti da scoprire. Maurizio si dice convinto che, giocare con i mattoncini LEGO, possa essere la giusta attività affinché i bambini di oggi mettano da parte smartphone e tablet, e si mettano nuovamente ad interagire tra loro, per liberare la creatività, tappa fondamentale per la crescita.

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