Sclerosi Multipla: nuove speranze per la cura e la prevenzione

Ricerca, prevenzione e innovazione: in occasione della Giornata Mondiale vediamo quali sono i progressi contro la sclerosi multipla. L’impegno di AISM e FISM per una strategia globale contro la malattia

📷 Depositphotos

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Oggi, 30 maggio, si celebra la Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, un’occasione importante per sensibilizzare l’opinione pubblica e rafforzare la solidarietà verso le persone che convivono con questa complessa malattia neurologica.

La ricerca sulla sclerosi multipla è in costante evoluzione e ha già prodotto risultati tangibili che hanno migliorato la vita di migliaia di persone. Tuttavia, c’è ancora molto da fare per contrastare questa malattia che in Italia colpisce circa 3.600 persone ogni anno, per un totale di oltre 140mila malati, una diagnosi ogni 3 ore.

Il congresso annuale AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e della sua fondazione FISM (Fondazione Italiana Sclerosi Multipla), tenutosi a Roma presso l’hotel Villa Pamphili, ha posto l’accento sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce della sclerosi multipla.

Le nuove evidenze scientifiche dimostrano che la ricerca sulle cause della sclerosi multipla ha compiuto notevoli progressi negli ultimi anni. Questo apre la strada a possibili strategie di prevenzione che, seppur non in grado di scongiurare l’insorgenza della malattia, potrebbero aiutare a identificare i fattori di rischio e prevenire la disabilità.

Uno degli studi presentati al congresso Fism si concentra sul ruolo del virus di Epstein-Barr (EBV) nello sviluppo della sclerosi multipla. Il virus EBV è infatti considerato un prerequisito essenziale per la malattia, anche se non è ancora chiaro come agisca.

Un altro tema importante emerso dal congresso è il ruolo dell’asse intestino-cervello e della disbiosi nello sviluppo della sclerosi multipla. La disbiosi, ovvero un’alterazione della flora batterica intestinale, potrebbe infatti rappresentare un ulteriore fattore di rischio per la malattia.

Un traguardo importante raggiunto dalla ricerca è la definizione di nuovi criteri diagnostici per la sclerosi multipla. Questi nuovi criteri, che verranno ufficialmente presentati al prossimo congresso Ectrims a Copenaghen, permetteranno di diagnosticare la malattia in modo più precoce e preciso, favorendo un accesso più tempestivo alle terapie.

Un aspetto fondamentale emerso dal congresso è la necessità di investire nella “scienza con e del paziente”. Questo significa coinvolgere attivamente i pazienti nella ricerca, sia per comprendere meglio la loro esperienza di malattia che per sviluppare terapie più efficaci.

La ricerca sulla sclerosi multipla si inserisce in un quadro più ampio che riguarda la salute del cervello in generale. L’obiettivo è quello di sviluppare una medicina preventiva che possa ridurre l’incidenza delle malattie neurodegenerative e migliorare la qualità della vita delle persone.

Fism investe ogni anno ingenti risorse nella ricerca sulla sclerosi multipla. Nel periodo 2022-2024, Fism sosterrà 188 progetti per un investimento complessivo di oltre 56 milioni di euro. A questi si aggiungeranno altri cinque milioni di euro con il finanziamento del bando Fism 2024.

Fism e Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) fanno parte di una rete internazionale di ricercatori che si stanno impegnando per sviluppare una strategia di ricerca globale sulla sclerosi multipla. L’obiettivo è quello di accelerare il passo verso la scoperta di una cura definitiva per questa malattia.

In occasione della Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, Fism e Aism lanciano un appello all’Europa affinché investa maggiormente nella ricerca sulla salute del cervello e affinché si sviluppi una strategia a livello europeo per contrastare le malattie neurodegenerative.

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