In questi giorni si è parlato molto di lui sulle pagine di tutti i giornali, ha collaborato per oltre un anno con la nostra rivista e da domani farà parte dei naufraghi dell’Isola dei Famosi 2017.
Vi riproponiamo l’intervista al Dr. Giacomo Urtis, realizzata nell’agosto del 2010, dove ci racconta come ha conquistato il mondo dello show business e dove ci svela tutti i segreti per rimanere giovani con la medicina estetica.
La sua miglior pubblicità è se stesso: giovane, bello, simpatico, intelligente e se ciò non bastasse… è un medico chirurgo. Con Giacomo Urtis, sassarese, abbiamo fatto una lunga chiacchierata nel suo studio di Via Sant’Agostino, 46 ad Alghero, per capire la differenza tra chirurgia plastica e medicina estetica e come, quando e perché avvicinarsi a queste. Tanta professionalità e qualche “informazione” sul jet set.
Che differenza c’è tra chirurgia plastica e medicina estetica?
La chirurgia plastica consiste in atti prettamente chirurgici, modifica grandi volumi o strutture importanti come osso e cartilagine. La medicina estetica si basa su alcuni trattamenti soft che consentono di non arrivare alla chirurgia perché ti mantengono giovane tutta la vita. Certo, la medicina estetica è un tunnel, dopo che provi una volta, e ti vedi bello, è difficile rinunciarci.
Com’è possibile rimanere “giovani per tutta la vita”?
Si agisce sulle rughe nasogeniene, perioculari e/o glabellari, e poi vitamine per idratare e luce pulsata per compattare il colore, sono interventi non invasivi che consentono di ottenere una pelle bellissima. Intervenire in questo modo evita che la gente veda una persona trasformata da un giorno all’altro, e, soprattutto, la veda sempre bella.
Certo se c’è un grosso difetto è necessaria la sala operatoria, per modificare un naso, un fianco largo, un sottogluteo molto pronunciato, purtroppo in Sardegna sono disponibili solo a Cagliari e Oristano.
Quando si dovrebbe valutare la medicina estetica?
Già a venticinque anni la circolazione nel viso inizia a ridursi, un processo lento su cui si può iniziare ad intervenire con vitaminizzazioni, acido ialuronico come idratante, amminoacidi e proteine per nutrire la pelle. Sarà una pelle nuova e non si avrà mai bisogno di interventi chirurgici.
Iniziare verso i trent’anni o poco prima, con un trattamento ogni tre mesi, sei o anche ogni anno, è però sufficiente. I risultati migliori, dopo una certa età, si ottengono con il pelling, il laser e il dermaroller, un rullo con aghi che chiarifica la pelle. Un investimento annuale di 500-800 euro di medicina estetica, è risolutivo rispetto l’acquisto di prodotti che possono dare solo idratazione.
Cosa cercano le persone che si rivolgono a te?
Ancora la gente è diffidente con il chirurgo plastico, quindi cerco di dar loro un po’ di sicurezza e capire se vogliono cambiare per trasformarsi o se vogliono correggere un vero difetto; talvolta è opportuno il supporto di uno psicologo che è sempre a disposizione nei miei ambulatori.
Quali sono le sedi più frequentate?
Londra, Milano e Roma funzionano bene e noi sardi ci curiamo abbastanza rispetto ad altre città italiane. Più ci si avvicina al mare più voglia c’è di mostrarsi in perfetta forma; Sassari funziona meno di Alghero e Olbia va ancora meglio. Ma tutto è relativo: Milano è il regno delle magrissime se non entri in una taglia 40, se non anoressica, non sei bella, ma già a Torino le cose cambiano. La stessa bellezza è relativa dipende tutto da quello con cui ogni giorno ti confronti.
Ci si deve consolare: non esiste solo ciò che si vede in tv, ossia la modella magra che si è già fatta mille interventi. Se uno è brutto si deve ritoccare, ma un po’ di ciccia, ben venga!
Giacomo Urtis è famoso anche per i suoi contributi su Rete 4, Focus, Silhouette Donna, e i suoi clienti sono in tutto il mondo.
Quanto son piene le tue settimane?
Io mi occupo soprattutto del marchio, inventato con l’editore di Sky, e dei clienti vip. Sono i personaggi televisivi del circuito di Lele Mora e dell’agenzia Casadei; d’estate vado a vivere con la principessa Camilla di Borbone, che nelle sue case ha delle SPA con centro medico, ospita gratuitamente e lì c’è tanto da organizzare; ho iniziato a lavorare per i Duchi di Kent, per il Principe di Lussemburgo, per Hermes e i proprietari della Vuitton, sono entrato in un circuito molto chiuso di alta fascia. Inoltre, ho contatti diretti con Barbara Berlusconi, sono il dermatologo del piccolo Alessandro.
Tra i personaggi che vediamo in tv la chirurgia è diventata la norma; il chirurgo li accompagna ovunque, partecipa a feste ed eventi.
Insomma, anche Giacomo Urtis ora è un Vip?
Di recente, ho organizzato il compleanno a sorpresa di Emilio Fede, l’abbiamo bendato e portato alla festa. Emilio non dimostra i suoi settantotto anni e fa punture settimanalmente; mi insegna tanto, mi fa lavorare per la rete, mi intervista personalmente, mi fa conoscere i chirurghi americani e le loro nuove tecniche, che poi sono gli stessi che vanno dal Presidente, è un gancio per conoscere ed imparare.
Cosa chiedono i vip?
Io sono famoso per i glutei. E con il passaparola in molti si rivolgono a me. Ho fatto personaggi quali: Claudia Galante, Belen Rodriquez, Maristel Garcia, il cui sedere e seno sono miei. Su un giornale lei ha dichiarato “Sposo il mio chirurgo!”.
Come mantieni i contatti con la clientela?
Ho una pagina Facebook in cui rispondo a chi vuole farmi domande e vi ritrovo le mie pazienti.
L’Istituto Dermoestetico lo seguono i ragazzi del mio staff, ho un call center e degli addetti stampa, io mi occupo delle pubbliche relazioni e faccio pubblicità al mio lavoro intervenendo sui giornali e le tv. Mi divido tra Londra, Milano e la Sardegna, faccio qualche paziente e penso che in futuro li ridurrò ulteriormente, farò lavorare gli specialisti smistando i clienti sulla città in cui meglio viene affrontato un problema, dando qualità al paziente. Insomma, io riesco a mandar avanti il tutto perché ne sono l’anima, l’ho inventato io…
Ma quando ti sei laureato immaginavi di arrivare dove ora sei e in così breve tempo?
Ma no! Ho iniziato, poco prima della laurea, facendo agli amici delle punturine, lavorando in casa con genitori e parenti, che non si lamentavano!
Dopo la laurea è iniziato l’iter: ho aperto ad Alghero, poi a Sassari ed Olbia, da lì sono andato a finire a Porto Cervo ed è stata la svolta. Ho iniziato a conoscere diversi personaggi ed io sono portato per le pubbliche relazioni, sono un chiacchierone e poi riesco a dare fiducia al paziente. In molti si stupiscono per la mia giovane età ma poi scelgono me tra diversi medici perché sono capace di dare garanzie e tranquillizzare. Il mio obiettivo è dare soddisfazione al cliente. Mi dispiace quando una persona non è contenta del mio lavoro ma finora non ne ho incontrato nessuna.
Progetti futuri?
L’ultima mia pensata è in collaborazione con una socia, una SPA manager. Mi sono innamorato di un progetto… posso solo dirvi che è un’iniziativa ad hoc per i personaggi del prossimo Sanremo.
Parlando con Giacomo Urtis abbiamo scoperto che non esiste uno standard di bellezza e che con la chirurgia e la medicina estetica si può rallentare l’invecchiamento della pelle e il cedimento dei tessuti ma se uno non è contento di sé forse la chirurgia plastica non è la soluzione adatta. Comunque, questa può essere l’aiutino giusto per amarsi di più!