Un terzo delle malattie sessualmente trasmissibili (MST) colpisce i giovani sotto i 25 anni. In Italia, i casi sono in costante aumento, con un +17,6% nel 2021 rispetto all’anno precedente. I dati provengono da 12 centri “sentinella” sul territorio nazionale, tra cui l’ambulatorio MST dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari.
Ogni anno, circa mille nuovi pazienti si rivolgono all’ambulatorio cagliaritano, con una media di 150-200 visite al mese. Le principali infezioni sono i condilomi (manifestazione dell’HPV), la sifilide, le uretriti e cerviciti clamidiali e non clamidiali, e la gonorrea. Molte persone non hanno mai fatto un test dell’HIV e circa 1 paziente su 10 dagli screening risulta sieropositivo.
I sintomi delle infezioni sessualmente trasmissibili (IST) sono spesso sfumati e aspecifici, come secrezioni anomale dai genitali, dolore pelvico, comparsa di prurito e/o escrescenze nelle regioni dei genitali, dell’ano, disuria, pollachiuria (necessità di urinare più volte durante il giorno), stranguria (emissione dolorosa e intermittente di urina), dolore e/o sanguinamento durante o dopo i rapporti. L’incidenza dei contagi non cala, con 1 adolescente su 20 che contrae una MST ogni anno. Per alcune patologie, come la clamidia, l’incidenza è in aumento.
Le IST si trasmettono per rapporti sessuali genitali, orali, anali o per contatto cute-mucosa. In alcuni casi, la trasmissione può avvenire tramite trasfusioni, contatto con ferite, scambio di siringhe, tatuaggi e piercing, passaggio madre-feto o neonato durante gravidanza, parto e allattamento. Il contagio è favorito anche dall’uso di sex toys, biancheria intima e servizi igienici contaminati. Un allarme crescente è legato all’abuso di sostanze psicoattive disinibenti e stimolanti, il cosiddetto chem-sex.
L’età sempre più precoce del primo rapporto, lo scarso utilizzo del preservativo e la disinformazione sono tra i principali fattori di rischio. La prevenzione primaria diventa fondamentale in età giovanile, con la vaccinazione anti-HPV e anti-Epatite B, l’informazione sull’HIV, l’offerta della PrEP e l’educazione sessuale.
Il grado di conoscenza delle IST è ancora insufficiente tra i giovani. La vera prevenzione, dice la professoressa Laura Atzori, direttrice di Dermatologia del San Giovanni di Dio di Cagliari, “è l’informazione, poter offrire una efficace educazione sessuale e la consapevolezza del rischio, che riguarda ognuno di noi”.