Addio all’amalgama dentale: l’Italia verso una odontoiatria più sostenibile

Firmato il Protocollo di intesa per l’eliminazione graduale dell’amalgama entro il 2024. Un passo avanti verso una salute orale più sicura

📷 Depositphotos

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Un importante passo avanti verso una odontoiatria sempre più sostenibile e sicura. È stato siglato il Protocollo di intesa che sancisce la collaborazione tra il Ministero della Salute e tutti gli attori coinvolti nel Piano nazionale per l’eliminazione dell’amalgama dentale.

L’obiettivo è chiaro: entro la fine del 2024 l’amalgama dentale, una lega metallica contenente mercurio, dovrà essere completamente eliminata dalla pratica odontoiatrica italiana. Questa decisione è in linea con le direttive europee, che da anni spingono verso una progressiva dismissione di questo materiale, considerato potenzialmente dannoso per la salute umana e per l’ambiente.

Il Piano nazionale italiano, adottato nel 2020, ha delineato una roadmap dettagliata per raggiungere questo obiettivo. Oltre alla firma del Protocollo di intesa, sono state previste numerose azioni, tra cui:

La riuscita di questo ambizioso progetto richiede la collaborazione di tutti gli attori coinvolti: dal Ministero della Salute alle associazioni di categoria, passando per i produttori di materiale odontoiatrico e le università. Il Protocollo di intesa appena firmato rappresenta un importante passo in avanti in questa direzione, garantendo un coordinamento efficace tra tutti i soggetti coinvolti.

Perché eliminare l’amalgama?

L’amalgama dentale, nonostante sia stata a lungo utilizzata in odontoiatria, presenta alcuni rischi per la salute. Il mercurio, uno dei componenti principali di questa lega metallica, è un metallo pesante tossico che può causare danni all’organismo, soprattutto se rilasciato in piccole quantità nel corso del tempo. Inoltre, l’amalgama è un materiale esteticamente poco gradevole e può provocare allergie in alcuni pazienti.

Le alternative all’amalgama dentale

Fortunatamente, negli ultimi anni si sono sviluppati numerosi materiali alternativi all’amalgama, più biocompatibili ed estetici. Tra questi, le resine composite e la ceramica sono le più utilizzate.

Cosa fare se si hanno ancora otturazioni in amalgama?

Chi ha già delle otturazioni in amalgama non deve preoccuparsi eccessivamente. La rimozione di queste otturazioni è una decisione che deve essere presa insieme al proprio dentista, valutando caso per caso i benefici e i rischi. In ogni caso, è importante sapere che esistono delle procedure specifiche per la rimozione dell’amalgama che minimizzano il rischio di esposizione al mercurio.

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