Un nuovo report del WWF e CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze)denuncia le credenze popolari che mettono a rischio molte specie selvatiche.
Dalla medicina tradizionale cinese al traffico di animali per amuleti e talismani, le superstizioni causano il declino di numerose specie, alcune delle quali già sull’orlo dell’estinzione.
Il 3 marzo, in occasione della Giornata Mondiale della Vita Selvatica, le due organizzazioni lanciano un appello per contrastare questo fenomeno.
Tra gli animali più colpiti ci sono tigri, rinoceronti, anguille, falchi pecchiaioli, civette, lemuri e squali.
Il report “La sfortuna è farli estinguere” documenta le credenze popolari che, in diverse culture del mondo, associano poteri magici, afrodisiaci o medicinali ad alcune parti di animali selvatici.
La medicina tradizionale cinese è uno dei principali responsabili del traffico illegale di animali, con la richiesta di bile di orso, ossa di tigre, corno di rinoceronte e pelle di asino selvatico che spinge queste specie verso l’estinzione.
Anche in Italia alcune credenze alimentano il bracconaggio e la caccia illegale. Ad esempio, il vino misto al sangue di anguilla è considerato un rimedio contro l’ubriachezza, mentre il falco pecchiaiolo è stato decimato per decenni per “mettere gli uomini al riparo” dalle infedeltà coniugali.
Oltre al danno per la biodiversità, la caccia alle specie selvatiche per superstizione può avere anche conseguenze negative sulla salute umana. Ad esempio, la carne di balena e l’estratto delle ghiandole del mosco o cervo muschiato non hanno alcun potere afrodisiaco, mentre la cartilagine di squalo non ha effetti antitumorali.
Il report si conclude con un appello a contrastare le superstizioni dannose per la fauna selvatica attraverso l’educazione, la sensibilizzazione e il rafforzamento delle leggi contro il bracconaggio e il traffico illegale di animali.
In occasione della Giornata Mondiale della Vita Selvatica, il WWF e CICAP invitano tutti a unirsi alla campagna per la salvaguardia della biodiversità e a contrastare le credenze che mettono a rischio la sopravvivenza di molte specie animali.