Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge Anticipi, che contiene anche la nuova disciplina degli affitti brevi. La norma, fortemente voluta dal governo Meloni, introduce una serie di novità per regolamentare un settore che, fino ad oggi, è stato caratterizzato da un forte abusivismo.
La principale novità è l’introduzione dell’obbligo di un codice identificativo nazionale (Cin) per tutte le unità immobiliari a uso abitativo destinate a contratti di locazione per finalità turistiche, alle locazioni brevi e alle strutture turistico-ricettive alberghiere ed extralberghiere. Il codice sarà rilasciato dal ministero del Turismo, che detiene e gestisce la relativa banca dati.
La norma prevede inoltre che le unità immobiliari a uso abitativo oggetto di locazione per finalità turistiche siano munite dei requisiti di sicurezza degli impianti e che, in ogni caso, tutte le unità immobiliari siano dotate di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e del monossido di carbonio funzionanti nonché di estintori portatili.
In caso di violazione delle disposizioni contenute nella norma, sono previste sanzioni amministrative che partono da 500 euro. Il ricavato delle sanzioni sarà destinato ai Comuni per far fronte alle necessità legate al turismo.
Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha commentato l’approvazione della norma definendola “un primo passo che mette ordine in quello che al momento è, a tutti gli effetti, un vero e proprio far west”. “Questa nuova norma di legge – ha aggiunto – ha l’ambizione sia di tutelare chi fa impresa proteggendo la proprietà privata che di essere uno strumento per far emergere il sommerso”.
La nuova disciplina degli affitti brevi è stata accolta con favore dalle associazioni di categoria del settore, che hanno sottolineato come si tratti di un passo importante per garantire la trasparenza e la sicurezza del mercato.
Tuttavia, non sono mancate le critiche da parte di alcuni operatori, che hanno lamentato l’aumento dei costi e delle complicazioni burocratiche.
La norma entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2024.