Chi è Zelensky: da attore comico a presidente dell’Ucraina

La storia artistica e politica di Volodymyr Zelensky, che da attore comico è diventato il presidente dell’Ucraina oggi alle prese con la guerra contro la Russia

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy

Dal 24 febbraio 2022, giorno in cui la Russia ha invaso l’Ucraina, Zelensky è diventato un volto conosciuto a tutti e oggi è considerato uno degli uomini politici più carismatici al mondo. Il Presidente dell’Ucraina si è infatti fatto notare per le sue capacità di leader e condottiero di una nazione che continua a resistere all’invasione. Ma chi è Volodymyr Zelensky?

Classe 1978, è nato il 25 gennaio a Kryvyi Rih, nel sud ovest dell’Ucraina, da una famiglia di origini ebraiche. Il padre dirige il dipartimento di cibernetica e informatica dell’università locale mentre la madre è ingegnere. Volodymyr però sembra essere poco interessato alle materie scientifiche di cui si occupano i genitori e sceglie una strada differente, ottenendo nel 2000 la laurea in giurisprudenza all’Università di Kyiv.

Nonostante gli studi in legge, inizia ad occuparsi di una sua vecchia passione: la recitazione comica. Zelensky comincia la sua carriera di attore nel mondo del cinema e del teatro e fonda una sua casa di produzione con un gruppo di amici, la Kvartal 95. Dopo una serie di spettacoli sia in Ucraina che in Russia, approda in televisione sul canale 1+1 e poi su una emittente molto famosa, Inter. Nel 2008 partecipa a diverse commedie e film romantici che hanno un grande successo in entrambi i Paesi.

Volodymyr diventa poi protagonista di una serie televisiva di enorme popolarità in Ucraina, dal titolo “Servitore del Popolo”. La trama si può dire essere assurdamente profetica. Zelensky interpreta infatti un professore di storia del liceo che viene eletto presidente dell’Ucraina dopo che un video nel quale si scagliava contro la corruzione nel suo Paese, filmato di nascosto e pubblicato su YouTube da un alunno, diventa virale. Il suo personaggio, Vasiliy Goloborodko, non ha nessuna esperienza in politica ma grande spirito di iniziativa e non vuole deludere i suoi elettori. Lo show raggiunge un tale trionfo che viene trasmesso anche su Netflix e YouTube.

Nel 2018, sull’onda del successo e in corrispondenza con l’uscita dell’ultima stagione della serie televisiva, fonda insieme ad alcuni componenti della Kvartal 95 un suo partito che chiamerà con lo stesso nome: “Servitore del Popolo”. Inizialmente non è chiaro se il partito intenda correre alle elezioni o se si tratti di una trovata pubblicitaria, ma qualche mese dopo Zelensky annuncia in televisione la sua candidatura alle elezioni presidenziali e la sua intenzione di sfidare il presidente uscente, Petro Poroshenko.

Volodymyr dimostra di essere molto bravo nell’utilizzo di social e comunicazione per mostrarsi agli occhi degli ucraini come un “uomo comune”, perbene, credibile, serio e affidabile. Inoltre, riesce ad imporsi come un volto nuovo della politica, diverso dai suoi predecessori e capace di trasformare il Paese in una vera democrazia come gran parte della popolazione desiderava. Così, nel 2019, scala i sondaggi e stravince con il 73% dei consensi (nella serie, il suo personaggio vinceva con il 67%), unendo est e ovest del Paese.

Il nuovo presidente ucraino però non ha nessuna esperienza e nessun passato politico, rappresenta quindi un rebus e nessuno sa cosa aspettarsi. Il suo governo inizia e Zelensky sceglie tra i suoi più stretti consiglieri diversi colleghi della Kyartal 95. Nonostante i suoi sforzi per eliminare la corruzione e rimettere l’economia in piedi, i problemi del Paese sembrano persino aggravarsi a causa della crisi determinata dal Covid.

Così la sua popolarità precipita e arriva a toccare solo il 24% a novembre del 2021. Inoltre, molti lo accusano di usare i tribunali per regolare i conti con i suoi avversari politici. Per quanto riguarda la politica estera, il presidente ha le idee chiare: prima rifiuta il ricatto di Donald Trump che lo aveva minacciato di tagliare gli aiuti americani all’Ucraina se non avesse detto che c’era un’inchiesta in corso su Hunter Biden (figlio dell’allora candidato alle primarie Joe Biden, che lavorava per un’azienda del gas ucraina) e poi cerca di spingere e velocizzare l’adesione dell’Ucraina all’UE e alla NATO.

Proprio questa sua volontà di avvicinare l’Ucraina all’occidente innesca alcuni avvenimenti che poi porteranno agli scontri con la Russia di Vladimir Putin. Il 24 febbraio 2022, il presidente russo decide di invadere l’Ucraina, dando inizio ad una violentissima guerra. Volodymyr toglie quindi giacca e cravatta e si infila il giubbotto mimetico per scendere sul campo insieme alla sua gente e difendere la libertà della propria nazione. Chiede aiuti e difesa all’Unione Europea e il 28 febbraio firma la richiesta di adesione dell’Ucraina all’UE.

Il presidente Zelensky diventa una guida per la sua gente, un leader che non pensa di scappare ma che rimane con il suo popolo e lo esorta a resistere militarmente all’invasione di uno degli eserciti più forti del pianeta e che, attraverso Twitter, fa sentire la sua voce e quella degli ucraini a tutto il mondo.

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