La Chiesa Romanica di San Lussorio a Fordongianus: un gioiello di storia e fede nel cuore del Barigadu

Un viaggio alla scoperta di un luogo suggestivo, dove la spiritualità si intreccia con l'architettura romanica e la memoria di un antico martire

Chiesa Romanica di San Lussorio a Fordongianus. ? AdobeStock | Silvia Crisman

Discretamente sito nella regione storica del Barigadu, il piccolo comune di Fordongianus (OR) denota un nome davvero particolare, derivante dal corrispettivo latino “Forum Traiani”, ossia “Foro di Traiano”. Un caratteristico appellativo legato ai tempi della presenza romana – periodo a cui afferiscono anche le note terme locali, méta annuale per turisti e no – e che dietro cela una storia assai articolata, conservatasi fino ai nostri giorni in tesori preziosi come la chiesa romanica di San Lussorio.

Sita a circa 2 chilometri dal paese di Fordongianus, la chiesa romanica di San Lussorio possiede un profondo legame con il centro oristanese, soprattutto in relazione alla sua esistenza romana. Pare infatti che l’edificio sorse nel XII secolo d.C. su territorio in passato adibito a cimitero romano e che fosse direttamente collegato alle vicende di colui a cui fu dedicato, ossia Lussorio.

Malgrado siano ignoti data e luogo della sua nascita, grazie ad alcuni testi antichi – tra cui la cosiddetta “Passio Sancti Luxuri” (“La passione di San Lussorio”) – è possibile apprendere come l’uomo abbia incontrato la morte nei primi anni del IV secolo d.C., sotto il governo dell’Imperatore romano Diocleziano.

Un periodo difficile per i cristiani, giacché osteggiati a causa della loro fede e perseguitati a rischio della propria incolumità. Al tempo dipendente o ufficiale per conto del rappresentante romano in Sardegna, a un certo punto anche Lussorio decise di convertirsi al cristianesimo, infrangendo il divieto di culto e attirando l’ostilità dell’Imperatore. Dopo essere stato catturato, egli venne quindi processato a Karales (l’attuale Cagliari) e poi portato a Forum Traiani (oggi Fordongianus) per essere decapitato.

Il suo sacrificio non fu mai dimenticato, tanto che nel luogo in cui fu deposto nacque nella metà del V secolo d.C. una Basilica con cripta, dove si poteva accedere alla sepoltura del martire. Con gli anni il santuario fu inoltre affiancato da altri due edifici atti a mausoleo per note personalità, caduti poi entrambi con la stessa Basilica a partire dall’VIII secolo d.C.

Dopo secoli di edifici costruiti e dipoi crollati, nei primi decenni del 1100 d.C. l’area fordongianese rinacque con l’erezione della chiesa di San Lussorio. Voluta secondo alcuni studiosi dai monaci di San Vittore di Marsiglia, pare che in origine la chiesa fosse stata pensata con struttura a navata unica, ambiente principale culminante in una sezione semicircolare detta abside. Un impianto che però era destinato ad essere ristrutturato nella seconda metà del 1200 d.C. per via del crollo di alcune parti, tra cui la copertura e un muro.

Dalla storia travagliata e difficile, dopo il restauro la chiesa di San Lussorio subì ulteriori cambiamenti, riuscendo però a mantenere la conformazione duecentesca fino ad oggi. Se all’esterno i colorati blocchi trachitici evocano gli interventi costruttivi avvenuti nel tempo, è solo addentrandosi nell’edificio che emerge la secolare devozione per San Lussorio. Lo stile sobrio tipico dell’architettura romanica si accompagna infatti a un’iscrizione con la data del martirio del Santo (21 agosto 304) e a una scalinata vicino all’altare conducente proprio alla cripta del martire. Rimasta intatta per l’intera parabola costruttiva, quest’ultima presenta ancora oggi ricche decorazioni e custodisce varie tombe, tra cui un vano rettangolare ritenuto originario luogo di sepoltura di Lussorio. La fervente fede si respira anche attorno all’edificio chiesastico con le cosiddette “cumbessias”, alloggi frequentati dai pellegrini in occasione della festa del Santo ogni 21 agosto.

La chiesa romanica di San Lussorio si trova lungo la Strada Statale 388 a circa 1 chilometro e mezzo dal centro di Fordongianus, in provincia di Oristano. Giungendo dalla Strada Statale 131, per raggiungerla sarà necessario imboccare il bivio per Simaxis (OR) e prendere la Strada Statale 388.

Gestita dalla Società Cooperativa Forum Traiani, – la stessa che si occupa anche delle Antiche Terme Romane – la struttura è visitabile esclusivamente su prenotazione chiamando il numero 0783.60157. Il costo del biglietto è di €2,50 dai 6 anni in su. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare la Cooperativa al numero sopraindicato oppure scrivere all’indirizzo di posta elettronica info@forumtraiani.it.

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