Austerità ed imponenza, la chiesa di San Lucifero di Cagliari

L’edificio sacro sorse nel capoluogo in corrispondenza della sepoltura del vescovo di Cagliari Lucifero, figura chiave nella lotta cristiana contro l’arianesimo perpetratasi nel IV secolo d.C.

Chiesa di San Lucifero, Cagliari. ? Gianni Careddu | Wikimedia

Chiesa di San Lucifero, Cagliari. ? Gianni Careddu | Wikimedia

Il colorato e pittoresco quartiere di Villanova costituisce uno dei frangenti storici della città di Cagliari, entro cui è possibile osservare antiche costruzioni e fotografare suggestivi angolini. Ubicato a ridosso del centro, – tra via Garibaldi e viale Regina Elena – le sue strettoie contribuiscono a ricostruire l’identità del capoluogo non solo attraverso variopinti murales e peculiari botteghe artigiane, ma anche mediante vivide credenze religiose che si riflettono persino nell’architettura. Tra i molteplici casi in tal senso svetta la chiesa di San Lucifero, simbolo impeccabile di essenzialità ed imponenza.

La chiesa di San Lucifero fu edificata nel corso del XVII secolo, caratterizzato dal dilagare della Controriforma cattolica in risposta alla divulgazione della Riforma Protestante. Difatti nel 1517 il teologo tedesco Martin Lutero rese pubblico il suo testo “Le 95 tesi”, base di partenza per il futuro protestantesimo. In tale contesto di fermento germinò l’idea di erigere nuovi edifici sacri, in virtù del rigore e dei principi controriformisti; tra le potenziali aree di edificazione venne individuata una zona campestre, ritenuta essere il luogo di sepoltura di San Lucifero, vescovo di Cagliari vissuto tra il IV e il V secolo d.C.

Venerato come Santo dalla Chiesa cattolica, Lucifero nacque a Cagliari intorno al IV secolo d.C. sotto il pieno dominio romano. Le esigue notizie sulla sua esistenza provengono dagli scritti del politico e storico Giuseppe Manno, il quale delineò una personalità cardine nell’opposizione all’arianesimo. Lo studioso racconta di come nel 321 d.C. il teologo berbero Ario avesse iniziato a diffondere l’idea di un Gesù dotato di sola natura umana, fondando la dottrina dell’arianesimo ed attirando numerosi seguaci. Malgrado fosse stato dichiarato eretico dalla Chiesa cattolica – sostenitrice di un’essenza umana e divina del Cristo – nel frattempo la sua predicazione aveva creato una frattura nella sfera ecclesiastica. Nella fattispecie, tra i principali detrattori si distinse il vescovo di Cagliari Lucifero, che si fece portavoce della lotta contro l’arianesimo anche a discapito della propria libertà. Egli, infatti, nel tentativo di convincere l’imperatore a tornare alla fede cattolica, venne esiliato e poté rientrare in patria solo dopo la morte del sovrano. Una volta ristabilito l’ordine, l’uomo continuò a ribadire le proprie posizioni, rifiutandosi di riabilitare i vescovi che avevano aderito all’arianesimo.

L’esempio di Lucifero fu preso come punto di riferimento dalla Controriforma seicentesca, in particolare per l’abnegazione e la devozione del Santo alla causa. Per rendergli omaggio tra gli anni ‘40 e la fine del XVII secolo fu costruita una chiesa consacrata ispirandosi al modello architettonico controriformato, basato su un ambiente longitudinale e cappelle perimetrali.

Nei secoli successivi l’edificio sopperì a svariate funzioni, passando dall’essere nucleo di ordini religiosi al diventare un vero e proprio orfanotrofio; assunse poi il ruolo attuale nel 1924, quando l’arcivescovo Ernesto Maria Piovella designò la chiesa sede della parrocchia della Beata Vergine del Rimedio.

Come accennato precedentemente, la struttura sacra si articola in un ambiente principale detto navata attorniato da 3 cappelle limitrofe. Osservando l’esterno la facciata si mostra abbastanza essenziale, con 2 finestre ed una vetrata circolare sulla parte superiore; altrettanta austerità caratterizza gli spazi interni, sviluppati in un corpo rettangolare a crocevia con la navata.

A livello scultoreo e pittorico spiccano alcuni pregevoli lavori, tra cui un altare in legno dorato dedicato alla Madonna del Rimedio, una statua marmorea di San Lucifero e tre dipinti anonimi raffiguranti diverse figure sacre. Tramite una scaletta sita nel presbiterio si accede alla cripta, dove sono osservabili sepolture scoperte durante la fase di costruzione. Le successive ricerche – iniziate nel ‘600 e susseguitesi fino al 1947 circa – hanno portato alla luce delle camere funerarie che sarebbero state utilizzate fino al VI-VII secolo d.C. circa.

La Chiesa di San Lucifero si trova in via San Lucifero 78 a Cagliari. Per raggiungerla è necessario imboccare da piazza Costituzione via San Lucifero e, una volta percorsa interamente, si potrà scorgere l’edificio; la possibilità di visita varia in base agli orari delle messe, mentre l’accesso alla cripta è consentito su richiesta.

Per ottenere ulteriori informazioni, è possibile contattare la parrocchia al numero fisso 070.656996.

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