Quando l’eleganza incontra la natura: l’incantevole Villa Asquer di Assemini

Circondato da boschi e giardini, il complesso nobiliare fu fulcro delle attività imprenditoriali degli Asquer e diede vita all’unica azienda agricola fortificata dell’Isola

Villa Asquer ad Assemini. ? FAI

L’hinterland cagliaritano è costellato da enti territoriali più o meno estesi, per un totale di 17 comuni. Assemini è tra quelli maggiormente popolati, unitamente a Quartu Sant’Elena e Selargius; ubicato a nord dello stagno di Santa Gilla (SU), si ipotizza che il nome derivi da “Arx Muxi”, ossia “villaggio fortificato”. Assieme alla lunga tradizione ceramica, – mestiere che l’ha reso uno dei principali centri produttivi dell’isola – il paese può vantare la presenza di suggestive aree culturali. Esemplare è il caso di Villa Asquer, al confine con Cagliari, Sestu ed Elmas. La residenza prende il nome dalla famiglia Asquer, nobili di origini liguri-piemontesi trasferitisi in Sardegna nel ‘500.

L’edificazione del sito fu avviata nel XIX secolo, per mano del discendente Don Gabriele Asquer. Egli era recentemente entrato a far parte della “Reale Società Agraria ed Economica”, fondata da re Carlo Felice per promuovere il progresso tecnico-agricolo. Il 23 gennaio 1807 ottenne il permesso di costruzione presso “Piscina Matzeu”, località dell’attuale asseminese. Ivi intraprese un’intensa attività di bonifica ed eresse una cascina: tale operazione fu così significativa da essere ricordata con l’appellativo di “Su Bisconti”. Negli anni successivi si ebbero processi di ampliamento e consolidamento, protrattisi fino alla seconda metà del secolo; importante fu l’operato del nipote di Don Gabriele, il quale investì risorse per apportare migliorie fondiarie. Ciononostante, al florido momento seguì il declino, causato da un forte degrado e dalla trascuratezza. Nel 1979 la proprietà fu acquistata da Francesco Morelli, fondatore dello IED (Istituto Europeo di Design); egli cercò di ripristinare l’originaria situazione, per consentire una piena fruizione. Per oltre 40 anni, si susseguirono interventi di restauro edilizio e paesaggistico.

Nel suo insieme, Villa Asquer comprende il parco e l’architettura nobiliare, quest’ultima si sviluppa attorno ad un unico cortile ed è formata da 3 edifici, protetti da una muratura perimetrale. La prima costruzione ha una forma “ad L” ed è costeggiata da 2 fortini; in buona parte ricostruito, il secondo ambiente è organizzato attorno ad un ingresso centrale. Infine, il terzo stabile presenta spazi rettangolari corrispondenti ai magazzini. Tra una struttura e l’altra, vi sono aree di collegamento assimilabili a vecchie recinzioni e terre incolte; grazie a lavori di manutenzione, esse hanno assunto una funzione estetica e decorativa.

Come accennato, il complesso si inserisce all’interno di una vasta zona verde, anch’essa è stata oggetto di riqualificazione e ha un’estensione pari a 23 ettari di terreno; la sua conformazione rappresenta un fattore significativo di valorizzazione botanica e culturale. Al suo interno, è possibile individuare tratti naturali distinti. Si va dalla macchia mediterranea – con alberi sempreverdi come il leccio (Quercus Ilex) – fino ad acclimatate specie esotiche, come le 2100 palme provenienti da tutto il mondo. Inoltre, è presente anche un sistema di giardini all’italiana, cioè caratterizzati da uno stile geometrico.

Al di là dell’aspetto paesaggistico, il parco appare un caso artistico interessante. Esso è disseminato da elementi ornamentali, tra i quali spiccano numerose opere scultoree; realizzati da diversi artisti, tali manufatti si ispirano a temi disparati, dando origine ad un eclettico patrimonio. Altro dato notevole è legato al culto dell’acqua: infatti, Villa Asquer è dotata della cosiddetta “Via dell’acqua”, sviluppata lungo tutto il parco. L’itinerario è contrassegnato da una serie di fontane, ricavate da vecchi vasconi di raccolta idrica; ciascuna è stata realizzata su misura del terreno, allo scopo di esaltare il potenziale idrico. Accedendo ad un’area tutelata, sono visibili altre 2 fontane, la prima, denominata “Fontana Piccola”, è realizzata in marmo di Carrara e Bianco Tirreno. Invece, la fontana “Canne al Vento” prende il nome dal canneto inserito internamente; di dimensioni più grandi, essa è decorata da una scena di caccia scultorea. Nonostante la varietà stilistica, il complesso signorile può essere definito un esempio di armonia classica, ogni componente si incastra perfettamente con l’altra, trasmettendo un senso di pace ed ordine.

Villa Asquer si trova ad Assemini (CA), in Via Su Bisconti. Giungendo da Cagliari, si può percorrere la Strada Statale 130 e, una volta giunti al semaforo per Elmas, svoltare a destra in direzione Sestu. Trattandosi di proprietà privata, il sito è visitabile solo in casi eccezionali, quali Monumenti Aperti e le Giornate FAI.

Exit mobile version