La Casa della Contessa, una storia dai contorni misteriosi tinge di giallo Costa Rei

La nota località turistica del comune di Muravera, caratterizzata da tantissime case che si affacciano su un mare da sogno, è molto frequentata anche dagli appassionati di luoghi abbandonati e infestati per la presenza di una vecchia villa panoramica su cui aleggiano inquietanti leggende

La Casa della Contessa a Costa Rei. 📷 sardegnaabbandonata.it

La Casa della Contessa a Costa Rei. 📷 sardegnaabbandonata.it

I capolavori della natura, uniti ad una buona dose di lungimiranza e capacità di visione, possono, talvolta, essere fattori determinanti per la nascita di mete turistiche considerate da sogno.

È quello che è avvenuto all’inizio degli anni Sessanta in Costa Smeralda grazie all’intuizione del principe Karim Aga Khan, che ha così dato vita ad un modello che è stato poi d’ispirazione anche per la creazione di altre località che, seppur meno famose, sono comunque ormai molto gettonate.

Passando dalle coste nord-orientali a quelle sud-orientali della Sardegna, quasi contemporaneamente, un altro imprenditore aveva infatti seguito quell’esempio, muovendo i primi passi per dar vita a quella che viene considerata la perla della regione storica del Sarrabus: Costa Rei.

Questo bellissimo posto di mare che si trova nel comune di Muravera – seppur distante diversi chilometri dal centro -, incastonato tra rigogliose colline ricoperte dalla macchia mediterranea e un mare cristallino, era stato fondato dal giovane e audace imprenditore belga Guido Van Alphen a partire dal 1962, grazie all’acquisto di 400 ettari di terreni dove aveva realizzato le prime villette.

Una scommessa vinta, il litorale di Costa Rei, che oggi si sviluppa lungo circa 10 km, da Porto Pirastu a Cala Sinzias, nel 2009 è stato incluso dalla “Lonely Planet”, la casa editrice australiana che diffonde guide di viaggio, tra le 10 spiagge più belle del mondo. 

L’intera località, che si popola soprattutto nel periodo estivo quando si arrivano a contare fino a 40mila presenze, include ormai migliaia di case e ville concentrate prevalentemente nelle due zone di Monte Nai e Piscina Rei, con tanti ristoranti, bar e supermercati dislocati attorno alle quattro piazze principali – piazza Rei Marina, piazza Colombo, piazza Italia e piazza Sardegna -.

Le spiagge e le calette, impreziosite da una sabbia chiara e finissima e acque trasparenti, regalano poi, una dopo l’altra, una sequenza di scorci meravigliosi, oltre al famoso scoglio di Peppino, che separa la spiaggia delle Ginestre dalla più piccola spiaggia Santa Giusta, con l’isola disabitata di Serpentara sullo sfondo.

Nello sviluppo di Costa Rei, tuttavia, non ci sono solo luci ma anche ombre che tingono di giallo la sua storia, contrapponendosi alla gioia e alle risate che solitamente fanno da eco all’estate e alle vacanze.

Nella zona di Monte Nai, su un promontorio panoramico, è infatti possibile scorgere un vecchio edificio, ormai in rovina e in stato di abbandono, piuttosto isolato e distante dalle altre case del centro abitato, su cui aleggiano storie lugubri ed enigmi. Questo luogo, protagonista di tristi accadimenti, è noto a tutti come la Casa della contessa.

La dimora, costruita tra gli anni Settanta e Ottanta, quando la zona non era ancora stata interessata dalla grande espansione edilizia, inizialmente era una splendida villa vista mare e con piscina; si diceva che fosse di proprietà di una nobildonna dall’identità incerta, forse una contessa di origine belga o una baronessa moglie di un comandante della vecchia compagnia aerea del Belgio, la Sabena, ma non si esclude che provenisse, invece, dal nord Italia.

Quel che è certo è che questa signora, dopo essere rimasta vedova, si trasferì in quella casa sontuosa insieme al figlio e che, proprio lì, un destino infausto la mise di fronte ad un’altra tragedia. Si narra infatti che il figlio, proprio a Costa Rei, rimase vittima di un incidente stradale, ma circola voce che potrebbe invece annegato nella piscina della villa. Da quel momento nessuno seppe più nulla della donna, si disse che lasciò la Sardegna subito dopo e che fece perdere le proprie tracce.

Rimasta disabitata da allora, la casa è sommersa dalla vegetazione sia all’interno che all’esterno, diverse parti della struttura sono crollate o pericolanti, mentre le mura che ancora resistono sono ricoperte da murales e scritte di ogni tipo.

La villa, infatti, nonostante la collocazione, è facilmente raggiungibile e nessun ostacolo impedisce, a chiunque voglia, di recarsi all’interno della proprietà. Negli anni si sono verificati numerosi atti di vandalismo e sono state piuttosto frequenti le visite da parte degli urbexer, gli irriducibili esploratori che subiscono il fascino dei luoghi abbandonati, oltre che di curiosi e appassionati di storie di streghe e fantasmi.

Chi è stato all’interno della Casa della Contessa ha poi riferito fatti inquietanti. Secondo una leggenda, all’interno di quelle stanze si aggirerebbe uno spirito, forse proprio quello del giovane defunto, anche se c’è chi è convinto che possa invece trattarsi dello spettro della nobildonna, ipotesi alimentata dal fatto che molti di coloro che hanno esplorato quel luogo hanno poi affermato di aver udito chiaramente dei lamenti e un inconsolabile pianto femminile.

In ogni caso, al di là delle diverse narrazioni, la verità su cosa ne sia davvero stato della donna e di suo figlio resterà per sempre custodita all’interno di quella vecchia villa dei misteri che da quasi mezzo secolo si affaccia sul mare di Costa Rei.

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