Se volete visitare un luogo ricco di misticismo, intriso di storia e leggenda, la Sella del Diavolo, l’affascinante promontorio incastonato nel Golfo degli Angeli a Cagliari, è il posto che state cercando. Ma poteva un luogo con un nome così suggestivo, non avere una leggenda alle spalle?
Secondo il mito, molto caro ai cagliaritani, pare che i demoni, rapiti dalla bellezza del Golfo di Cagliari, abbiano provato ad impadronirsene. Allora Dio, inviò le schiere dei suoi angeli per contrastare i maligni propositi dei demoni. Ne nacque una violenta battaglia, che si svolse nei cieli del golfo e che vide sfidarsi l’Arcangelo Michele e Lucifero per il dominio di quell’angolo di paradiso in terra. Lucifero venne sconfitto dall’Arcangelo, che lo disarcionò dal suo destriero demoniaco. Così, la sella finì in acqua dove si pietrificò dando origine al promontorio.
Secondo un’altra versione Lucifero, dopo essere stato disarcionato, finì a cavalcioni sul promontorio sottostante dandogli la forma che ha tutt’oggi. Un’ulteriore variante della leggenda, racconta che Dio volle offrire ai suoi angeli una terra in cui vivere e loro scelsero la Sardegna. Questo innescò l’invidia di Lucifero che cercò di scacciare gli angeli con l’astuzia e l’inganno, senza riuscirci. Gli angeli, infatti, si opposero a Lucifero sfidandolo in una battaglia che si svolse nei cieli del Golfo di Cagliari. I violenti scontri generarono onde altissime che disarcionarono Lucifero dal suo cavallo. Quando l’Arcangelo Gabriele emerse dalle acque del golfo brandendo la sua spada, Lucifero, pieno d’ira, scagliò la sua sella sul promontorio formando così la tipica cresta.
Si dice, inoltre, che gli angeli inviati da Dio per battersi contro Lucifero e i suoi demoni, veglino ancora oggi sulle acque del golfo che, per questo motivo, viene chiamato Golfo degli Angeli.
La sella del diavolo rappresenta uno dei luoghi più suggestivi e simbolici di Cagliari, e lo è stato fin dall’alba dei tempi. Ritrovamenti archeologici nella grotta S. Elia e nella grotta dei Colombi, testimoniano la presenza dell’uomo sul promontorio, fin dal neolitico. I resti di un tempio in onore di Astarte (dea punica dell’amore e della fertilità alla quale era connessa la pratica della prostituzione sacra e che successivamente viene identificata con Afrodite e Venere), la presenza delle cave romane e di due cisterne per la raccolta delle acque piovane, dimostrano la presenza dell’uomo anche in epoca punica e romana.
La presenza dell’uomo in epoca medievale è provata dal ritrovamento dei resti del complesso monastico di S. Elia, dove vennero recuperate le reliquie del martire. Inoltre, durante la Seconda guerra mondiale, il promontorio venne sfruttato grazie alla sua posizione strategica. Vennero costruite delle batterie anti nave a antiaeree, insieme a delle postazioni di avvistamento, perché Cagliari era considerata un obiettivo militare sensibile.
![Il Poetto e la Sella del Diavolo, Cagliari. 📷 Depositphotos](https://www.shmag.it/wp-content/uploads/2024/04/Sella-del-Diavolo-Cagliari-AdobeStock_73091465-Alessio-Orru.jpg)
![La spiaggia di Calamosca vista dal Faro di Capo Sant'Elia, Cagliari. 📷 Depositphotos](https://www.shmag.it/wp-content/uploads/2024/04/Colonia-felina-allalba-sulla-spiaggia-di-calamosca-dal-faro-di-capo-santElia-Cagliari-Depositphotos_348861280_XL.jpg)
![Veduta dalla Sella del Diavolo, Cagliari. 📷 Depositphotos](https://www.shmag.it/wp-content/uploads/2024/04/La-vista-sulla-sella-del-diavolo-Cagliari.-Depositphotos_104705024_XL.jpg)
![Faro di Calamosca visto dalla Sella del Diavolo, Cagliari. 📷 Depositphotos](https://www.shmag.it/wp-content/uploads/2024/04/Faro-di-Calamosca-visto-dalla-Sella-del-Diavolo-Cagliari-Depositphotos_703857192_XL.jpg)
![Il Poetto visto dalla Sella del Diavolo, Cagliari. 📷 AdobeStock | Stefano Garau](https://www.shmag.it/wp-content/uploads/2024/04/Poetto-dalla-Sella-del-Diavolo-AdobeStock_75954880-Stefano-Garau.jpg)
![Tramonto al Poetto di Cagliari. 📷 AdobeStock | Stefano Garau](https://www.shmag.it/wp-content/uploads/2020/10/Cagliari-Poetto-Stefano-Garau-AdobeStock_138859459-1024x419.jpg)
Si può visitare questa meraviglia della natura, grazie al sentiero naturalistico ed archeologico della Sella del Diavolo, promosso delle associazioni ambientaliste Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico con la collaborazione del Comando Militare autonomo della Sardegna e del Comando Militare Marittimo autonomo in Sardegna, titolari dell’area demaniale militare della Sella del Diavolo. Il sentiero è fruibile durante tutto l’anno mentre, per le visite guidate, è necessario prendere un appuntamento con i responsabili del progetto, tramite la email [email protected] o al numero 345.0480069.
Il sentiero parte da Calamosca e conduce attraverso i maggiori punti di interesse. Durante la passeggiata si possono osservare le cave di origine romana, il faro di Calamosca, fino a raggiungere una terrazza naturale che dà sul Poetto e le saline. Proseguendo la camminata, si raggiungono la torre del Poetto, la torre S. Elia, i ruderi delle installazioni militari ed i resti del complesso monastico di S. Elia. Verso la fine del sentiero è possibile osservare la Grotta dei Colombi e ammirare Cala Fighera. Il sentiero prosegue fino a ricongiungersi col punto di partenza a Calamosca.
Il percorso è praticabile da chiunque, basta munirsi di scarpe da trekking e di una buona scorta d’acqua. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito cagliariturismo.it.