Un borgo imbevuto di memoria indissolubile, che convive armoniosamente con la quotidianità del presente: ancora oggi il paese di Ardara (SS) tramanda un passato illustre, a partire dal periodo in cui fu capitale del Giudicato di Torres, uno dei quattro regni sardi indipendenti tra IX e XV secolo d.C. Uno spaccato di storia florido e promettente, che trova il suo punto cardine nella Basilica di Nostra Signora del Regno, tra i complessi religiosi romanico-pisani meglio custoditi dell’isola.
Sito maestosamente all’ingresso del borgo logudorese, la Basilica di Nostra Signora del Regno si lega strettamente alla parabola esistenziale dei Giudici di Torres, giunti ad Ardara dopo aver abbandonato Torres per questioni climatiche e minacce da parte di corsari. Protrattosi dal IX al XIII secolo d.C. circa, tale soggiorno fu un momento importante per il centro ardarese dove grazie alla sorella del Giudice Comita sorse una cappella palatina, ossia un edificio di proprietà della famiglia giudicale e non della Chiesa Cattolica. Nata nel corso dell’XI secolo, la cappella ospitava funzioni legate ai regnanti come incoronazioni e cerimonie, esclusività che permise agli stessi di avviare poi un ampliamento della struttura.
Secondo un’epigrafe tutt’ora visibile sull’altare, al 1107 risalirebbe infatti la conclusione dei lavori della basilica di Santa Maria del Regno, consacrata a fulcro del governo vigente sotto diverse prospettive. Sita vicino al palazzo giudicale di Ardara, – in passato sede del Giudicato e di cui attualmente rimangono pochi resti – essa non solo divenne sorta di baluardo a guardia dei confini, ma era anche luogo in cui i regnanti prestavano giuramento presso l’omonimo altare. Scenario devozionale che sembrerebbe emergere dal cosiddetto “Libellus Judicum Turritanorum” (ossia “Libro dei Giudici Turritani”), anonima cronaca in logudorese di fine ‘200 che delinea la genealogia dei Giudici di Torres nel corso di 2 secoli.
Protagonista assoluto di sacri giuramenti, l’altare dedicato a Santa Maria costituisce centro nevralgico di un edificio imponente e austero, che tutt’oggi si presenta come uno degli esempi di architettura romanica meglio conservati in Sardegna. Frutto della sapiente attività di maestranze pisane, fin dall’esterno lo sguardo è attirato dall’immane dimensione della facciata, dotata di campanile e decorata da lesene, ossia elementi verticali e sporgenti. Varcato un ingresso con arco, è possibile poi notare l’interno suddiviso in tre sezioni dette navate, tra cui spicca subito quella centrale, sede dell’altare e del Retablo Maggiore. Grande pala cinquecentesca realizzata dall’artista Giovanni Muru, il tripudio d’oro che la caratterizza racconta episodi delle Sacre Scritture ripartiti in 21 tavole e presenta al centro una statua della Madonna con bambino.
![Basilica di Nostra Signora del Regno di Ardara. 📷 Sergio Melis | Sardegna Turismo](https://i0.wp.com/www.shmag.it/wp-content/uploads/2023/12/Basilica-di-Nostra-Signora-del-Regno-di-Ardara.-Foto-Sergio-Melis-4.jpg?ssl=1)
![Basilica di Nostra Signora del Regno di Ardara. 📷 Gianni Careddu](https://i0.wp.com/www.shmag.it/wp-content/uploads/2023/12/Basilica-di-Nostra-Signora-del-Regno-di-Ardara.-Foto-Gianni-Careddu.jpeg?ssl=1)
![Basilica di Nostra Signora del Regno di Ardara. 📷 Sergio Melis | Sardegna Turismo](https://i0.wp.com/www.shmag.it/wp-content/uploads/2023/12/Basilica-di-Nostra-Signora-del-Regno-di-Ardara.-Foto-Sergio-Melis-3.jpg?ssl=1)
![Basilica di Nostra Signora del Regno di Ardara. 📷 Sergio Melis | Sardegna Turismo](https://i1.wp.com/www.shmag.it/wp-content/uploads/2023/12/Basilica-di-Nostra-Signora-del-Regno-di-Ardara.-Foto-Sergio-Melis-2.jpg?ssl=1)
![Retablo Maggiore, Basilica di Nostra Signora del Regno di Ardara. 📷 Sailko](https://i2.wp.com/www.shmag.it/wp-content/uploads/2023/12/Retablo-Maggiore-Basilica-di-Nostra-Signora-del-Regno-di-Ardara.-Foto-Sailko.jpeg?ssl=1)
Un’opulenza che si accompagna al modesto pregio del Retablo Minore, – decorato con scene della Passione di Cristo e con al centro la cosiddetta Madonna del Latte, ossia la Vergine che allatta il figlio – e a 16 colonne affrescate lungo la navata centrale, raffiguranti i 12 Apostoli e 4 Padri della Chiesa. A conferire atmosfera reverenziale contribuisce anche lo stendardo processionale risalente al XVI secolo, figurante su un lato la Madonna con bambino e sull’altro il viso di Cristo sul velo della Veronica. Venerata come Santa, secondo la tradizione cristiana Veronica fu difatti colei che durante il calvario pulì il viso di Gesù, usando un telo su cui poi rimase l’impronta del suo volto. Un simbolo di forte fede, che annualmente diviene protagonista della Festa Patronale di Ardara, vissuta con entusiasmo e sentita partecipazione comunitaria. Caratterizzata da celebrazioni culminanti il 9 maggio in una lunga processione per il paese (Sa Festa Majore), ogni anno la festa si distingue anche per un ricco programma civile con iniziative per grandi e piccini.
La Basilica di Nostra Signora del Regno di Ardara si trova in piazza Nostra Signora del Regno 1 ad Ardara, in provincia di Sassari. Attualmente essa è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 14:00, il sabato dalle 17:00 alle 18:30 e la domenica dalle 9:00 alle 11:00. Consentita libera visita i giorni feriali, mentre per sabato, domenica e festivi è necessario prenotare, chiamando il numero 392.1270860.