Isola di Budelli: la perla del Mediterraneo che custodisce la spettacolare Spiaggia Rosa

Esploriamo insieme le meraviglie della natura che racchiude l’isola dell’Arcipelago di La Maddalena, protagonista di una storia travagliata, abitata da un’unica persona per decenni e ora deserta, che continua ad essere meta di turisti da tutto il mondo

Isola di Budelli, Spiaggia Rosa. 📷 Depositphotos

Isola di Budelli, Spiaggia Rosa. 📷 Depositphotos

Un paradiso tra terra e mare considerato tra i paesaggi più suggestivi al mondo. È l’Arcipelago di La Maddalena, situato nella punta estrema del Nord Sardegna, costellato da più di 60 tra isole, isolotti e scogli che affiorano dal mare, tra cui le principali sono La Maddalena, Caprera, Santo Stefano, Spargi, Santa Maria, Razzoli e Budelli.

Proprio l’isola di Budelli, molto vicina alle Bocche di Bonifacio, con i suoi 12 km di coste e 25 ettari di territorio che racchiudono una natura incontaminata, la tipica macchia mediterranea e un mare dalle mille sfumature di blu, rappresenta la perla del Mar Mediterraneo, nonostante porti con sé una storia piuttosto travagliata

Di proprietà di Pierino Tizzoni, lungimirante imprenditore turistico milanese, negli anni Ottanta l’isola fu poi acquistata da una compagnia di imprenditori italo-svizzeri, l’Immobiliare Nuova Gallura Srl, con l’idea di trasformarla in una destinazione turistica di lusso, progetto mai realizzato a causa del fallimento della società, tanto che Budelli nel 2005 andò all’asta. Vista la mancanza di offerte, dopo varie peripezie burocratiche, tra cui il tentativo da parte dello Stato italiano di acquisirla, facendola così ritornare al demanio pubblico, Budelli fu acquistata dal magnate neozelandese Michael Harte. Tuttavia, anche il suo obiettivo di dar vita a degli hotel di lusso naufragò a seguito del riconoscimento dell’Arcipelago come Area Marina Protetta e la conseguente impossibilità di realizzare qualunque progetto edilizio. Nel 2016, il Tribunale di Tempio Pausania attribuì così l’isola al Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena.

A custodire questo tesoro inestimabile ci ha pensato, per ben 32 lunghi anni, Mauro Morandi, un ex insegnante in pensione di Modena in fuga da una vita che ormai gli stava stretta. Nel 1989, da Viareggio, salpò su un catamarano alla volta della Polinesia ma si fermò a Budelli, proprio due giorni prima che il vecchio custode andasse in pensione, restandone talmente estasiato da decidere di rimanere e diventare il suo unico abitante, nonché guardiano.

Purtroppo, la sua presenza sull’isola fu messa più volte in discussione per la necessità dell’Ente Parco di effettuare interventi di manutenzione. A pesare fu, inoltre, l’assenza di un incarico formale che consentisse a Morandi di restare e a nulla valse la sua proposta di essere assunto, a titolo gratuito, come custode, a causa della sua età avanzata – aveva da poco compiuto 82 anni -. Stanco di lottare, nel 2021 annunciò dunque la sua decisione di abbandonare l’isola per trasferirsi a La Maddalena. Da quel momento Budelli è completamente disabitata.

Costituendo la parte più selvaggia dell’Arcipelago, l’isola si contraddistingue per la presenza di scogliere granitiche che fanno da scrigno a calette dal mare turchese e dalla sabbia chiara e finissima, sulle quali regala una vista mozzafiato Monte Budello, il punto più alto dell’isola con ben 87 metri d’altezza. 

Tra le insenature della parte nord-orientale spicca la spiaggia del Cavaliere, una baia di forma ovale che si affaccia su Porto della Madonna, specchio d’acqua racchiuso tra le tre isole di Budelli, Razzoli e Santa Maria, su cui possono ancorare i charter autorizzati dal Parco. La parte est dell’isola è impreziosita anche da suggestive piscine naturali incastonate tra le rocce, dove vivono diverse specie marine, tra cui pesci colorati, crostacei e molluschi.

In realtà, tutto l’Arcipelago, grazie ai suoi fondali, è noto anche come il santuario dei cetacei, luogo ideale per coloro che si dedicano alle immersioni subacquee. Proprio tra Budelli e Spargi, un paradiso per il diving è rappresentato dalla secca di Washington, impreziosita da gorgonie rosse, più comunemente conosciute come ventagli di mare.

Andando nella parte sud-orientale dell’isola c’è invece Cala di Roto che ospita uno degli arenili più belli al mondo, al punto da rendere Budelli conosciuta anche all’estero, la famosa Spiaggia Rosa. Il nome è dovuto alla presenza di una sabbia molto particolare, con sfumature tendenti al rosa, immortalata anche in alcune scene del film di Michelangelo Antonioni “Il deserto rosso” del 1964, con protagonista Monica Vitti.

La tonalità di cui è “dipinta” la sabbia, creando un paesaggio degno di un quadro, è determinata da un organismo unicellulare, la Miniacina miniacea, che si trova tra le posidonie – tipica pianta acquatica che cresce vicino alle spiagge -. Nel momento in cui questo organismo unicellulare muore e si decompone, i frammenti dei suoi gusci restano sull’arenile mescolandosi a quelli di coralli e conchiglie, dando così vita a granelli di sabbia argentata e rosa. 

Questo capolavoro che regala la natura, e che attira ogni anno migliaia di turisti da tutto il mondo, può essere ammirato però solo da lontano. Risale, infatti, al 1998 il provvedimento dell’Ente Parco che prevede il divieto – purtroppo spesso violato negli anni -, di sbarco, balneazione e ancoraggio sulla spiaggia, in modo da evitare il saccheggio di considerevoli quantità della sua particolare sabbia e dunque preservarla.

In realtà, da qualche anno a questa parte, ai visitatori è consentito percorrere un sentiero retrostante e sostare su una passerella per contemplare, anche se a distanza, la Spiaggia Rosa, pur non potendo calpestarne l’arenile e fare il bagno. Ma in fondo, anche questo basta per restarne ugualmente affascinati, come succede al cospetto delle più belle opere d’arte.

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