S’Ardia di Sedilo: tra fede, storia e tradizione, la corsa equestre che celebra San Costantino

Oltre alla spericolata corsa del 6 e 7 luglio, anche quest’anno i festeggiamenti in onore del Santo prevedono un variegato programma religioso e civile

S'Ardia di Sedilo. 📷 Sardegna Digital Library

S'Ardia di Sedilo. 📷 Sardegna Digital Library

Sgargianti abiti tradizionali, sfilate a cavallo e solenni processioni. Questi elementi ricorrono spesso nelle feste religiose sarde, da sempre punti nevralgici dell’identità isolana, ciascuna declinata secondo la tradizione del proprio paese. Ogni occasione sacra infatti segue peculiari usanze e modalità, che danno vita ad un ricco e sfaccettato panorama regionale. Impregnato di fervente devozione, il fenomeno coinvolge centri popolosi come Sassari, – sede della Discesa dei Candelieri nel mese di agosto – ma anche abitati più piccoli come Sedilo (OR), che ogni anno ospita l’Ardia di San Costantino.

Considerata tra le manifestazioni più sentite, “S’Ardia” di Sedilo rappresenta un grande momento di fede, ma soprattutto di impavidità. Difatti, essa ruota attorno ad una sfrenata corsa equestre organizzata annualmente il 6 e il 7 luglio in onore di San Costantino. Celebrata fin dal 1806, le sue origini non sono chiare, ma si ipotizza possa derivare da un rito pagano riadattato poi a dettami del cristianesimo.

Noto come “Costantino il Vincitore” o “Costantino il Grande”, l’imperatore Costantino I ebbe un ruolo cardine nelle vicende del cristianesimo sotto il dominio romano, poiché fu tra i primi a consentirne il libero culto. Fino a quel momento, infatti, i cristiani dei territori imperiali avevano subito un continuo alternarsi di tolleranza e violenta repressione. La situazione si stabilizzò durante il IV d.C. grazie a primi editti di libertà di culto, tra cui quello di Milano promulgato dallo stesso Costantino e con cui il cristianesimo fu ufficialmente consentito. La sua decisione però non nacque dal nulla, ma seguì un significativo episodio che lo vide coinvolto, ossia la Battaglia di Ponte Milvio.

Combattuta nell’ottobre del 312 d.C. tra l’imperatore Costantino e l’usurpatore Massenzio, la Battaglia di Ponte Milvio è tutt’oggi emblematica dal punto di vista culturale, giacché si ritiene abbia comportato la conversione costantiniana al cristianesimo. Nella “Vita di Costantino” del 337 d.C., il vescovo e scrittore Eusebio di Cesarea racconta che poco prima dello scontro l’imperatore vide in cielo una croce di luce con su scritto “In hoc signo vinces” (“In questo segno vincerai”). Inoltre, quella notte Cristo gli apparve in sogno, dicendogli di creare un’insegna simile ed usarla come protezione dai nemici. Eusebio prosegue poi dicendo che con l’aiuto divino Costantino vinse la battaglia e tornò ad essere unico sovrano di Roma.

Le azioni della Battaglia di Ponte Milvio hanno un peso centrale nell’Ardia sedilese, al punto che essa ne rievoca i momenti salienti. La cerimonia ha inizio il pomeriggio del 6 luglio, quando i partecipanti si ritrovano alla casa parrocchiale per affidare a 3 designati capicorsa “Sas Pandelas”, ovvero 3 stendardi colorati. Successivamente un corteo accompagna i cavalieri al luogo designato per correre, ossia il Santuario di San Costantino alla periferia del paese. Oltrepassato “Su Frontigheddu”, – collinetta svettante sullo stesso Santuario – i cavalieri raggiungono il parroco, che dà la benedizione e suggerisce al primo capocorsa (“Sa Prima Pandela”) quanti giri effettuare durante la cavalcata.

Il momento della corsa costituisce un inarrestabile testa a testa tra capicorsa e gli altri partecipanti. Portavoce del cristianesimo, ai primi spetta il compito di proteggere le insegne dagli inseguitori, rappresentanti Massenzio e il paganesimo. In loro difesa vi sono anche 3 “Iscortas” (“le scorte”) per impedire che “Sa Prima Pandela” venga raggiunta dagli avversari, azione che simboleggerebbe la vittoria pagana. Lo stesso vocabolo “Ardia” risulta illuminante circa le intenzioni dei corridori, in quanto derivante dal sardo “Bardiare”, cioè “proteggere” o “fare la guardia”.

Anche quest’anno l’Ardia sedilese torna con un ricco e suggestivo palinsesto, concentrato tra fine giugno e metà luglio. Oltre alle solenni Messe, il 6 luglio 2023 alle 18:00 avrà luogo la consegna degli stendardi seguita dalla corsa, replicata la mattina seguente a partire dalle 7:30. Il 16 luglio invece – ultimo giorno di festeggiamenti – ci sarà l’Ardia a piedi, guidata dai fucilieri di Sedilo e dalla banda musicale di Monastir. I riti sacri saranno accompagnati da festeggiamenti civili, quali serate musicali e concerti. Per conoscere il programma completo e rimanere aggiornati su eventuali novità è possibile consultare il sito internet della manifestazione santuantinu.org.

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