Carrasciali Timpiesu 2024: gli otto carri allegorici in gara e i tre special guest

I carrascialai di Tempio Pausania si preparano a stupire il pubblico con le loro creazioni

Lu Carrasciali Timpiesu. ? Sardinia Photo | Gianmario Pedroni

Lu Carrasciali Timpiesu. ? Sardinia Photo | Gianmario Pedroni

I carri allegorici sono i giganteschi protagonisti delle tre sfilate de Lu Carrasciali Timpiesu; sono frutto della fantasia e della maestria dei carrascialai, ovvero di coloro che con capacità e ingegno lavorano la carta pesta, dando forma a visi, corpi, espressioni e allegorie.

Sono otto i carri allegorici impegnati nel concorso che ogni anno decreta il carro vincitore.

L’Associazione Carrascialai sovraintende ai lavori dei diversi gruppi. Lontanissimi gli anni in cui i carrascialai costruivano i carri stazionando all’interno di locali umidi, freddi, spesso aperti ai quattro venti. Oggi gli hangar, costruiti con il chiaro intento di ospitare i carrascialai, sono accoglienti e permettono lunghe sedute notturne, al riparo dalle intemperie.

Ogni hangar ospita un carro per la costruzione del quale si muovono decine di persone, ognuna con ruolo e incarico ben definito. Una vera catena di montaggio, che permette, partendo da un bozzetto iniziale, di arrivare alla costruzione dei carri, capaci di colpire per bellezza, misure e allegoria.

 L’edizione 2024 vedrà impegnati sul percorso questi carri:

Anche quest’anno il corteo vedrà la presenza di carri ospiti, storicamente presenti. Giungono dai comuni vicini di Trinità, Badesi e Vignola:

I carri a concorso saranno giudicati da un’apposita giuria (segreta fino all’ultimo momento) che valuterà ogni aspetto dell’esibizione: coreografie, costumi, musiche, ensamble e allegoria.

La Proloco, presieduta da Tonino Pirrigheddu, segue i lavori per la realizzazione, a cura del maestro cartapestaio Antonio Asara, dei due protagonisti simbolo della festa: Re Giorgio e la bella Mannena.

Lu Carrasciali Timpiesu è capace di coinvolgere ogni anno 5mila figuranti e di accogliere durante le tre giornate di punta oltre 100mila persone che trascorrono in città non solo il tempo delle sfilate, garantendo movimento a tutte le attività legate soprattutto al food and beverage. Una macchina perfetta che con il tempo e l’esperienza si rivela sempre più in linea con le aspettative del pubblico, dei protagonisti e degli organizzatori. Alessandro Achenza, storico direttore artistico della manifestazione, ogni anno propone un tema allegorico che rappresenta la festa. Con lui un affiatato gruppo di collaboratori che sia sul palco centrale, che lungo il percorso, e dietro le quinte, lavora alacremente per creare musiche, grafiche, costumi, coreografie, interventi canori, comici e di intrattenimento, garantendo suoni perfetti ed effetti speciali.

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