La tomba dei giganti di Su Cuccuru Mannu: un mistero scavato nella roccia nel cuore del Campidano di Oristano

Nel territorio di Riola Sardo, a circa 120 metri dal mare, il sito archeologico si trova in prossimità di diversi nuraghi, suggerendo una possibile funzione funeraria collegata ai diversi insediamenti abitativi circostanti

La tomba dei giganti di Su Cuccuru Mannu a Riola Sardo (OR). 📷 Francesco Cubeddu | Nurnet.net

Subregione della Sardegna occidentale, il Campidano di Oristano è noto in particolare per il suo vissuto agricolo, ancora adesso portato avanti da produzioni di ortaggi, vini e frutta. Tra i centri che contribuiscono alla ricchezza produttiva del territorio vi è anche il comune di Riola Sardo (OR), dove il versante agrario fa compagnia a una storia archeologica inestimabile, incarnata per esempio dalla tomba dei giganti di Su Cuccuru Mannu.

Ubicata nei pressi delle omonime cave di arenaria, la tomba dei giganti di Su Cuccuru Mannu presenta una conformazione particolare,data dal fatto di essere stata ricavata esclusivamente dalla roccia. Questo aspetto la renderebbe infatti una sepoltura singolare, in quanto in passato le tombe dei giganti venivano solitamente erette con la cosiddetta “tecnica a filari” – ossia sovrapponendo pietre ben lavorate in senso decrescente verso l’alto – oppure servendosi di una stele ricurva che simboleggiava l’ingresso al regno dei morti.

Malgrado la differenza, il rilievo roccioso su cui sorge Su Cuccuru Mannu ha permesso un’articolazione suggestiva, corrispondente a un corpo principale allungato da nord-ovest a sud-est e inquadrabile alla fine dell’Età del Bronzo Medio (1855/900 a.C.). Fulcro del sistema funerario, la lunga nicchia ospita una galleria trapezoidale che si restringe verso il fondo ed è corredata da una sezione trasversale, con pareti rettilinee e pavimento incavato.

Corrispondente in origine alla camera funeraria e attualmente priva di copertura, la galleria trapezoidale presenta dettagli assai interessanti, a partire dalla sezione anteriore adibita in passato a ingresso. Osservando bene infatti si può tutt’ora notare la presenza di un gradino lungo la larghezza dell’entrata – con altezza stimata di 13 centimetri nella parte centrale – e subito dopo resti di stipiti che restituiscono uno spazio di 52 centimetri. Corrispondente a un secondo scalino, si presume che tale passaggio fosse preceduto in origine da un portello, elemento suggerito anche dalla forma aggettante di uno dei 2 stipiti.

Il quadro è poi reso ancor più affascinante dalla presenza di un’esedra,sezione incava semicircolare collocata sulla fronte della sepoltura. Con la parte sinistra meno regolare della destra, l’area si caratterizza per la presenza di un piccolo canale di scolo pensato per proteggere l’accesso dalla pioggia. All’esterno della tomba è infine presente una buca profonda 15 centimetri, scavata seguendo l’asse longitudinale della galleria.

Tanti elementi superstiti, che costituiscono prove per ricostruire aspetti abitativi di Riola Sardo. Nel corso del tempo oltre a reperti architettonici gli scavi archeologici – condotti dalla Soprintendenza dei Beni Archeologici di Cagliari e Oristano – hanno infatti portato alla luce diversi resti ossei, che hanno rivelato la presenza di 17 individui sepolti e anche elementi curiosi, come il riscontro di patologie dentarie quali carie ed elevata usura dei molari. A rendere tutto ulteriormente ricco contribuiscono anche frammenti ceramici rinvenuti nell’esedra e nella galleria, tra cui spicca una grande olla frantumata, contenitore di molteplice funzione come quella di ospitare ceneri di defunti.

Parallelamente alle attestazioni del luogo, anche la localizzazione del sito funerario è stata utile per capire il suo ruolo nell’area circostante, soprattutto per la presenza dei nuraghi S’Uracheddu Piudu – forse appartenente alla tipologia complessa, ossia costituito da un corpo centrale detto “mastio” e torri secondarie – e S’Imbucada, di foggia semplice a 1 torre. Distanti rispettivamente 750 e 900 metri da Su Cuccuru Mannu, attualmente le strutture risultano in condizioni precarie e si ipotizza che non furono mai terminate. Altro elemento interessante è l’assenza di resti di insediamenti abitativi vicino ai 2 nuraghi, aspetto che farebbe presupporre un rapporto della tomba con più nuclei umani siti sul territorio e non con un solo centro abitato.

La tomba dei giganti di Su Cuccuru Mannu si trova a Riola Sardo, in provincia di Oristano. Una volta giunti in paese, per arrivare sarà necessario procedere in direzione nord-ovest verso via Generale Lamarmora, prendere la terza uscita alla rotonda e imboccare la Strada Provinciale 66. Dopo averla percorsa per quasi 12 chilometri, si dovrà svoltare per 2 volte a sinistra, arrivando così a destinazione. Trattandosi di un sito non gestito, esso è liberamente visitabile.

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