Sigfrido Ranucci, Patrick Zaki e Walter Veltroni tra i primi nomi della sesta edizione di Liquida

Nel corso del festival di letteratura giornalistica, in programma a Codrongianos dal 25 al 28 luglio, si parlerà di guerra, mercato del lavoro, condizione femminile, Medio Oriente, diritti umani, carceri e Costituzione italiana, solo per citare alcuni temi

Il festival di letteratura giornalistica Liquida giunge alla sesta edizione. Dal 25 al 28 luglio prossimi, lo spazio adiacente alla Basilica di Saccargia ospiterà numerosi incontri con esponenti del giornalismo, della cultura, delle istituzioni che nei loro libri affrontano tematiche politiche, economiche e sociali relative a realtà nazionali e internazionali. 

«Liquida si conferma un importante momento di confronto e dibattito su rilevanti tematiche di attualità. Le precedenti cinque edizioni ci hanno dato grandi soddisfazioni, a dimostrazione del fatto che un’iniziativa ambiziosa può essere portata avanti anche da una piccola comunità come la nostra. Ringrazio gli ospiti che hanno accettato il nostro invito e tutte le persone che a vario titolo contribuiscono alla buona riuscita del festival», dichiara Giovanni Scanu, consigliere del Comune di Codrongianos con delega alla Cultura e ideatore di Liquida.

Anche in questa edizione si rinnova la collaborazione con Assostampa, che curerà la tavola rotonda “Cosa è rimasto del giornalismo?” coordinata da Simonetta Selloni, presidente dell’Associazione Stampa Sarda.

Martedì 4 giugno alle 17:30, nella Sala conferenze dell’Ente nazionale Parco dell’Asinara a Porto Torres, è invece prevista un’anteprima del festival con la presentazione del saggio “L’intelligenza artificiale e i suoi fantasmi. Vivere e pensare con le reti generative” (Il Margine) degli esperti Stefano Moriggi e Mario Pireddu. Ripercorrendo la storia, da Giordano Bruno fino ad arrivare a Pac-Man, questo testo esplora l’evoluzione delle Intelligenze Artificiali fornendo una visione critica e approfondita della creatività amplificata dalle tecnologie.

GLI OSPITI DEL FESTIVAL

Giornalista pluripremiato per le sue inchieste, Sigfrido Ranucci è coautore e conduttore di «Report», la trasmissione di Rai Tre che indaga sul malaffare italiano e internazionale. Nel libro “La scelta” (Bompiani) racconta il suo percorso da giornalista investigativo svelando i retroscena di alcune delle inchieste che ha portato avanti e ricordando figure che sono state per lui fondamentali sul piano personale e professionale.

Luciana Coluccello, giornalista e reporter televisiva di La7, ha raccontato sul campo il conflitto israelo-palestinese e ha prodotto reportage dall’Afghanistan nel 2021 e da un bunker di Kharkiv sotto assedio nel marzo 2022. A Liquida porterà il suo libro “Sottoterra. Cronache dai mille bunker della guerra ucraina” (Piemme), in cui racconta le terribili condizioni di vita delle persone barricate nel sottosuolo per proteggersi dal conflitto, tenute in vita dalla speranza.

Il cronista cagliaritano Luca Foschi, formatosi alla London School of Journalism e al Corso per inviati in aree di crisi Maria Grazia Cutuli, da oltre dieci anni racconta per il quotidiano Avvenire i principali fronti di guerra. A Codrongianos parlerà del suo romanzo “Al Ghalas” (Bompiani) in cui il protagonista, partito da Cagliari, racconta le esperienze da giornalista freelance in Palestina, Libano e Afghanistan, passando per Londra e arrivando fino a Kobanê.

Patrick Zaki, attivista per i diritti umani la cui vicenda ha riguardato direttamente l’italia, dove ha studiato e vive attualmente, porterà al festival il libro “Sogni e illusioni di libertà. La mia storia” (La nave di Teseo) dove racconta i lunghi mesi di detenzione in Egitto, le torture, l’isolamento a cui è stato costretto per aver espresso le sue opinioni.

La magistrata Silvia Cecchi, sostituta procuratrice della Procura di Pesaro, nell’opera “Carcere” (Liberilibri) che presenterà a Liquida, ripercorre la storia dell’istituzione carceraria e si concentra su ciò che il carcere dovrebbe essere, ossia un luogo di rieducazione, affinché per i detenuti la vita carceraria sia effettivamente maturativa e responsabilizzante, nel rispetto della loro dignità e della salute.

Si parlerà invece di lavoro con la sociologa Francesca Coin, già professoressa associata nel dipartimento di Sociologia dell’università di Lancaster, nel Regno Unito, oggi docente al Centro di competenze lavoro welfare società del Dipartimento di economia aziendale sanità e sociale (Deass) della Supsi, in Svizzera, e con Irene Soave, giornalista del Corriere della Sera per cui si occupa di esteri, attualità e cultura. Coin presenterà “Le grandi dimissioni” (Einaudi), saggio in cui analizza le ragioni di una tendenza inattesa: tantissime persone nel mondo, esauste, esasperate e impoverite, si sono licenziate dal proprio impiego. Un fenomeno trasversale che riguarda moltissimi settori.

Soave invece porterà a Liquida “Lo Statuto delle lavoratrici” (Bompiani), in cui vengono rivisitati alcuni articoli dello Statuto dei lavoratori, in vigore in Italia dal 1970, concentrandosi sulla collettiva disaffezione al lavoro individuandone le radici, i sintomi e le conseguenze e riflettendo, nel contempo, su una consapevolezza: un mondo del lavoro che includa le donne è più abitabile anche per gli uomini.

Sarà ospite di Liquida anche Walter Veltroni, giornalista e editorialista del Corriere della Sera. A Codrongianos presenterà “La condanna” (Rizzoli), romanzo con protagonista Giovanni, un giovane giornalista cui viene affidato il compito di scrivere un pezzo su Donato Carretta, direttore del carcere di Regina Coeli, linciato in modo selvaggio dalla folla nel settembre 1944. Nell’opera, realtà storica e finzione si intrecciano per raccontare un passato ancora attuale che può aiutare a decifrare il presente.

Parteciperà alla sesta edizione di Liquida anche il giornalista e critico Luca Sommi, docente di Linguaggi del giornalismo all’università di Parma, autore televisivo e conduttore di programmi di approfondimento prima per Rai e La7, oggi per Loft e Nove. Al festival porterà il saggio “La più bella. Perché difendere la Costituzione” (Baldini+Castoldi), un racconto sentimentale alla scoperta della nostra Carta costituente e dei suoi valori.

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