Ad Elmas la prima edizione della “Stagione di Teatro Contemporaneo e Laboratori”

La rassegna per bambini e adulti organizzata da Theandric Teatro Nonviolento andrà in scena dal 10 marzo al 13 maggio negli spazi del Teatro Maria Carta. Sei gli appuntamenti in cartellone, affiancati dai laboratori di formazione

Stagione Teatro Laboratori Elmas - Theandric Teatro Nonviolento

Inaugura la stagione l’11 marzo la compagnia Teatro Nucleo con “Memorie di Maria Montessori”.

Dal 10 marzo al 13 maggio al Teatro Maria Carta di Elmas va in scena la prima edizione della Stagione di Teatro Contemporaneo e Laboratori, la rassegna per bambini e adulti organizzata da Theandric TeatroNonviolento con la direzione artistica di Maria Virginia Siriu.

Sei appuntamenti per grandi e piccini vedranno protagoniste le compagnie Theandric Teatro Nonviolento con “La vedova scalza”, “La storia di Azur e Asmar” e “Duennas”, Teatro Nucleo con “Memorie di Maria Montessori”, Teatro S’Arza con lo spettacolo “Nel magico mondo di Oz” e la compagnia Magazzini di Fine Millennio con il progetto “Giro giro tondo accetta tutto il mondo”, e poi laboratori a cura del Centro Arti Contemporanee dedicati al Teatro Nonviolento per bambini, alla Dizione e lettura espressiva e ai Classici del ‘900: Pirandello.

“La Stagione di Teatro Contemporaneo e Laboratori invita la comunità masese e gli abitanti della città metropolitana ad entrare in un mondo al contrario dove la priorità è costruire la pace”, spiega Maria Virginia Siriu, direttrice artistica della rassegna. “Citando Maria Montessori, di cui ricorre il settantesimo anniversario della morte, ‘evitare le guerre è opera della politica: costruire la pace è opera dell’educazione’ e, aggiungerei, di un teatro che per vocazione ha scelto di indirizzare la sua ricerca artistica sulla nonviolenza. Oltre agli spettacoli in cartellone, fanno parte dell’offerta artistica i laboratori di formazione dedicati al pubblico, rivolti a tutte le fasce d’età. Sia che si tratti di bambini, giovani o adulti le tecniche trasmesse saranno quelle del teatro nonviolento, basate sull’ascolto attivo, il non giudizio e il dialogo. In cartellone compagnie storiche come il Teatro Nucleo di Ferrara, da sempre attivo nel teatro sociale, che aprirà il cartellone il prossimo 11 marzo con “Memorie di Maria Montessori”, un lavoro sulla vita e le scelte della grande e rivoluzionaria pedagogista, seguita in tutto il mondo. È anche il nostro modo di partecipare alla Festa della Donna. Il pubblico avrà modo di approfondire altre storie di donne con le nostre produzioni, che stanno diventando dei classici del nostro repertorio.

La vedova scalza è una tragedia moderna che affronta il tema della vendetta. In Duennas è protagonista la natura selvaggia della Sardegna che esprime la sua forza nel testo in lingua sarda, nella musica e nella voce di un artista identitario come Gavino Murgia e nelle immagini delle antichità medievali in cui la bruxia, maist’epartu e accabadora, vive. Accanto alla prosa contemporanea, ci sono 3 proposte per i bambini e le famiglie. La storia di Azur e Asmar è un piccolo esperimento sociale in cui i bambini devono intervenire, alzandosi dalla poltroncina e facendo delle azioni precise, aiutando gli attori, perché la storia vada avanti.

“Il meraviglioso mondo di Oz”, è il secondo appuntamento alla scoperta della cooperazione e dell’amicizia. Chiude la rassegna la compagnia partenopea “Magazzini di fine millennio” con una proposta che non lascia dubbi già dal titolo: Giro giro tondo, accetta tutto il mondo. Così come una guerra non scoppia a caso dall’oggi al domani, anche la pace non fiorisce casualmente. Così come la guerra si prepara investendo in armamenti, la pace si costruisce con il disarmo delle coscienze, con la scelta di approfondire modelli alternativi di soluzione dei conflitti, con l’educazione e la cultura.”

Il compito di inaugurare la prima edizione della Stagione di Teatro Contemporaneo e Laboratori sarà affidato alla compagnia Teatro Nucleo con “Memorie di Maria Montessori”, in scena sabato 11 marzo alle 21:00. Sul palco ci sarà l’attrice Frida Falvo, con i testi da lei scritti insieme a Cora Herrendorf (anche alla regia) e Carla Giovannini. Un’attrice, una valigia e un cuscino. Un viaggio introspettivo lungo il cammino della vita di Maria Montessori. La sua memoria emotiva prende vita nell’interpretazione narrativa. L’opera è una composizione intima in cui si approfondisce la soggettività della donna, delle idee e delle scelte di vita personali non conformi alla sua epoca. Battendosi strenuamente per i diritti dei bambini e seguendo il filo rosso dell’Educazione Cosmica, il messaggio di Maria Montessori esorta a comprendere l’ordine dell’Universo e a scoprire la vita privilegiando la forza interiore.

Sabato 18 marzo alle 17:00 il compito di accompagnare il pubblico dei più piccoli sarà affidato alla Compagnia Teatro S’Arza, con lo spettacolo “Nel magico mondo di Oz”, con Maria Paola Dessì, Francesco Petretto e Stefano Petretto, le luci e l’audio di Emiliano Foddai e la regia di Romano Foddai. Lo spettacolo narra le vicende di Dorothy, una bambina orfana che vive con gli zii in campagna. Una campagna brulla e deserta, incapace però di minare la sua allegria. Un giorno un ciclone la trasporta in un mondo fantastico dove incontra uno spaventapasseri e un uomo di latta. Questi personaggi, amici inseparabili, si dirigono verso una città tutta colorata, la meravigliosa Città degli Smeraldi, per scoprire il mistero del grande Mago di Oz.

Un classico nella produzione di Theandric Teatro Nonviolento verrà messo in scena sabato 25 marzo: alle 21 luci e amplificatori si accenderanno per “La vedova scalza” che torna in scena dopo la fortunata esperienza vissuta lo scorso maggio al festival “In Scena! Italia Theater Festival NY”. L’opera è tratta dall’omonimo romanzo di Salvatore Niffoi, e accompagna gli spettatori lungo un percorso catartico che dalla cieca violenza sfocia nel suo rifiuto. Gli ingredienti sono quelli della tragedia classica: amore, morte, vendetta. La protagonista Mintonia si sporca le mani di sangue ma si redime usando l’empatia e l’intelligenza. In scena Carla Orrù, Fabrizio Congia e Andrea Vargiu con la regia di Maria Virginia Siriu. Si consiglia la visione a un pubblico di età superiore ai 14 anni.

Una settimana dopo (sabato 15 aprile alle 17:30) la compagnia Theandric Teatro Nonviolento sarà protagonista con lo spettacolo “La storia di Azur e Asmar”, tratto dal lungometraggio animato di Michael Ocelot, con la regia e il testo di Maria Virginia Siriu e gli attori Antonio Luciano e Dreh Busu. Il Mediterraneo è al centro dei viaggi di Azur e Asmar, l’uno europeo e l’altro africano. Vivono da stranieri, scontrandosi con i pregiudizi delle rispettive culture di origine. Crescono come fratelli, poi vengono separati e si rincontrano nel Magreb, alla ricerca della Fata dei Jiin, seguendo la leggenda che la madre raccontava loro da bambini. Affronteranno innumerevoli peripezie, con un risultato sorprendente, aiutati anche dai piccoli spettatori.

Sabato 22 aprile alle 21:00 si proseguirà con “Duennas. Storia di una donna tra magia e musica” con Maria Virginia Siriu (anche alla regia) e la musica dal vivo di Gavino Murgia. Lo spettacolo, a cura della compagnia Theandric Teatro, compie un viaggio nell’intimità ancestrale della Sardegna e racconta la storia di una donna del ‘500, guaritrice e accabadora, perseguita dall’Inquisizione. La messa in scena è immersiva e prende vita nella musica ipnotica di Gavino Murgia, nella partitura del physical theatre e nel video in cui vengono proposte le immagini di una Sardegna inedita.

Il sipario sulla rassegna calerà sabato 13 maggio alle 17:30 con il progetto “Giro giro tondo accetta tutto il mondo” di Massimiliano Foà, con Simone Di Meglio, Lorenzo Ferrara e Sara Marzullo. Attraverso l’utilizzo delle fiabe della tradizione scritta e orale provenienti tanto dalla cultura europea quanto da quella extraeuropea si inviteranno i più giovani a riflettere sull’importanza dell’uso di parole gentili. Le fiabe forniscono, a livello simbolico, molti strumenti per riconoscere e superare i propri limiti, sia fisici che mentali, e risultano essere così un ottimo materiale da cui partire per ampliare la conoscenza di sé e dell’altro. Tre viaggiatori senza tempo si rincontrano ogni volta che ci sono bambini pronti ad ascoltare, per raccontarsi quello che hanno conosciuto. Radicati alla terra, ispirati dall’acqua e trainati dal vento ci invitano ad immaginare luoghi e profumi lontani ma vicini.

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