“Orfeo ed Euridice” chiude domani a Cagliari la rassegna “Vieni all’Opera al Teatro TsE”

La poetica storia rivivrà alle 19:30 nell'interpretazione dell'Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt” diretta dal maestro Raimondo Mameli

Orfeo ed Euridice dagli inferi (Jean Baptiste Camille Corot 1861)

Orfeo ed Euridice dagli inferi (Jean Baptiste Camille Corot 1861)

Viaggio nell’aldilà, tra le ombre che popolano il regno di Ade e Proserpina, e trionfo dell’Amore in “Orfeo ed Euridice”, celebre e suggestiva tragédie opéra con musiche di Christoph Willibald Gluck, su libretto di Ranieri de’ Calzabigi, ispirato al mito dell’aedo tracio, figlio delle musa Calliope e del re Eagro (o del dio Apollo), capace di ammaliare le bestie feroci con il suo canto e il suono della sua lira, in cartellone domani, domenica 29 gennaio, alle 19:30 al TsE di via Quintino Sella nel cuore di Is Mirrionis a Cagliari per il terzo e ultimo appuntamento con la stagione musicale “Vieni all’Opera al Teatro TsE” 2022-2023 a cura del Teatro del Segno in collaborazione con l’Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt” nell’ambito del progetto pluriennale Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro 2017-2026.

Una favola arcana sul misterioso potere della musica e della poesia, grazie alle quali uno dei più famosi artisti dell’antichità, non per caso di stirpe divina, riusciva ad ammansire le belve e acquietare e allietare gli animi, creando una sorta di incantesimo, rivive sulla scena, in forma di concerto, nell’interpretazione dell’Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt” sotto la guida del maestro concertatore e direttore Raimondo Mameli.

Un’antologia preziosa di arie raffinate e virtuosistiche e intriganti duetti, accanto alle più significative pagine strumentali, per ritrovare le atmosfere idilliache di un arcaico mondo agropastorale in cui si celebrano i riti funebri per Euridice, uccisa dal morso di un serpente, e Orfeo piange per la perdita della sposa adorata, finché gli appare Amore per annunciargli che gli dèi impietositi gli concedono di scendere agli Inferi e condurla via con sé, purché egli non si volti a guardarla prima di essere giunto insieme a lei di nuovo tra i vivi. Orfeo intraprende così il suo viaggio nell’Ade, tra peripezie e ostacoli e, placati gli spiriti inquieti con la dolcezza del suo canto, si aggira nei Campi Elisi dove infine ritrova la sua Euridice.

Nel terzo atto, il ritorno si rivela assai arduo, l’aedo non può abbracciare l’amata e neppure incontrare il suo sguardo, ella ignara dell’imposizione divina è tormentata da dubbi crudeli, teme che colui non sia il suo sposo o peggio ancora che non l’ami più: quando Euridice arriva a invocare la morte, Orfeo si volge ed ella inevitabilmente scompare davanti ai suoi occhi. Sulle note struggenti di “J’ai perdu mon Euridice” (“Che farò senza Euridice?”), l’aedo si accinge a raggiungere la sposa, non riuscendo a sopportare l’idea di vivere senza di lei, ma quale deus ex machina – stravolgendo il mito – si presenta ancora Amore che premia Orfeo per la sua fedeltà, riportando in vita Euridice. Nel finale si celebrano i sacri riti presso il tempio di Amore, con inni che esaltano il sentimento d’amore puro e sincero e la virtù della fedeltà, capaci di sconfiggere la morte, tra lieti accenti e dolci armonie.

In vista del debutto parigino al Palais-Royal, Gluck rielaborò l’opera per adattarla al gusto e agli usi francesi: la nuova versione di “Orphée et Euridice”, con libretto tradotto in francese e ampliato da Pierre Louis Moline, con nuova orchestrazione e l’aggiunta di nuove musiche e di inserti e citazioni da opere precedenti, venne rappresentata per la prima volta il 2 agosto 1774, caratterizzata anche da un ampliamento delle parti danzate.

La fortuna di “Orfeo ed Euridice”, specialmente nell’edizione francese, continua fino a oggi, con numerose rappresentazioni in tutto il mondo, sotto la direzione di maestri come Franz Liszt, Hector Berlioz e Arturo Toscanini, mentre il ruolo di Orfeo è stato interpretato da celebri cantanti, come i contralti Guerrina Fabbri, Marie Delna, Fanny Anitúa, Gabriella Besanzoni, Clara Butt e Kathleen Ferrier, e i mezzo-soprani, Giulietta Simionato, Shirley Verrett, Marilyn Horne e Janet Baker (nel XX secolo è stato anche interpretato da baritoni come Dietrich Fischer-Dieskau e Hermann Prey, più raramente da tenori come William Matteuzzi, Rockwell Blake, Maxim Mironov e Juan Diego Flórez e Michele Angelini). Il fascino della musica di Christoph Willibald Gluck e la modernità dell’opera conquistano il pubblico contemporaneo, così come la favola tragica del mitico cantore e della sua sposa, che qui termina con un consolatorio e forse auspicabile lieto fine.

Sotto i riflettori tre brillanti e già affermati cantanti lirici: il baritono Manuel Cossu (cantante e performer, compositore e arrangiatore, autore di musicals, collabora con diversi ensembles), perfezionatosi con Luca Jurman e Michele Fischietti; il soprano Federica Cubeddu, perfezionatasi con Tiziana Fabbricini, Francesco Piccoli, Elisabetta Scano e Bernadette Manca di Nissa e il soprano Alice Madeddu, allieva di Elisabetta Scano e Gianluca Belfiori Doro, perfezionatasi con Giusy Devinu, Mary Setrakian e Michele Fischetti.

Sul podio, il maestro Raimondo Mameli alla guida dell’Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt”: un ensemble che riunisce giovani talenti e musicisti professionisti, per cimentarsi con un repertorio che spazia da celebri partiture cameristiche (e sinfoniche) di grandi compositori ai capolavori della storia del melodramma, con il duplice obiettivo di formare nuovi interpreti e di avvicinare il vasto pubblico alla conoscenza della musica classica.

“Vieni all’Opera al Teatro TsE” 2022-2023 è un invito a riscoprire i capolavori della storia del melodramma, attraverso il piacere dell’ascolto, in un’esecuzione in forma di concerto che affida alla musica e al canto il compito di evocare i momenti cruciali della trama, i pensieri e le emozioni dei personaggi, per un triplice appuntamento nel segno dell’arte e della bellezza.

Biglietti: intero €15, ridotto €13 (riduzioni per residenti quartiere Is Mirrionis / under 25 / over 65 / abbonati CeDAC / spettatori Cinema Odissea), ridotto €7 (riduzioni per studenti / allievi scuole d’arte / operatori).

Per informazioni e prenotazioni: biglietteria.teatrotse@gmail.com – tel. 070.680229 – cell. 351.6862271 (anche WhatsApp).

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