“Etnia e Teatralità”: a Sassari la magia del teatro multiculturale

Torna con undici appuntamenti al Cine Teatro Astra il festival organizzato dalla Compagnia Teatro Sassari, si parte il 29 settembre con “La brea” di Giovanni Enna, regia di Mario Lubino

"Why Clitemnestra, Why?", Miana Merisi. 📷 Giorgio Russo

"Why Clitemnestra, Why?", Miana Merisi. 📷 Giorgio Russo

Sassari. Ritorna al Cine Teatro Astra il “Festival Etnia e Teatralità” che, giunto alla sua XXXIII edizione, presenta un cartellone di 11 appuntamenti che da settembre a marzo attraverserà le stagioni dell’anno e i più svariati generi di creatività. Dalla commedia alla musica d’autore, dal dramma al teatro dell’assurdo con un’attenzione sia per i grandi autori classici che per i contemporanei. Organizzato dalla Compagnia Teatro Sassari, il festival, diventato nel tempo uno degli appuntamenti più attesi e seguiti della produzione sassarese, offre uno spaccato del linguaggio multi-codice del teatro.

Seguendo l’intuizione di Giampiero Cubeddu, a cui la rassegna è dedicata, il festival da sempre punta sulla divulgazione di un teatro attento ai valori etnici e identitari e anche in questa edizione abbraccia diverse espressioni artistiche, comprese musica e danza, e mette a confronto differenti drammaturgie e stili tipici della Sardegna e del teatro internazionale. In cartellone, accanto a Teatro Sassari presente con quattro nuove produzioni e due riallestimenti, compagnie sarde e provenienti da diverse parti della penisola presentano numerosi progetti di rilievo nazionale.

“Il teatro in generale e quello di etnia in particolare – dice il regista Mario Lubinoè un insieme di esperienze, suoni, colori che ci rivelano altri mondi culturali un luogo d’incontro di storie che portano testimonianze del vivere quotidiano mettendo in luce i sentimenti, le relazioni e le emozioni umane”.

L’apertura della stagione è affidata ai padroni di casa che presentano “La brea” di Giovanni Enna (venerdì 29 – sabato 30 settembre e domenica 1° ottobre) regia Mario Lubino con Alessandra Spiga e Mario Lubino. L’opera, scritta nel 2003, è un inedito di Giovanni Enna (Sassari 1932 – Cagliari 2004), commediografo, romanziere e poeta, nato e vissuto per oltre trent’anni nel centro storico di Sassari, dove imparò a conoscere un’umanità vivace ed esuberante. Prima dello spettacolo ci sarà un ricordo di Giovanni Enna e la lettura di alcune poesie a cura di Mario Lubino e Alessandra Spiga.

Si muove tra canzone d’autore, jazz, world music ed incursioni nel mondo della musica classica. “Terra senza Terra” il concerto di Ilaria Pilar Patassini in programma sabato 14 ottobre con Marcello Peghin, chitarra, Andrea Colella, contrabbasso. Un manifesto poetico e musicale che dà voce allo sguardo poliedrico dell’artista, in un asse ideale che unisce vicende personali a quelle del suo tempo.

Venerdì 20, sabato 21 e domenica 22 ottobre la compagnia Teatro Sassari torna sul palco con un dittico d’autore che presenta due gustosi vaudeville: “Dalla finestra” di Georges Feydeau (nuova produzione), regia Mario Lubino con Alessandra Spiga e Mario Lubino e “La notti chi la mamma é mostha” da La mamma buonanima della signora di Georges Feydeau adattamento Mario Lubino, regia Alfredo Ruscitto con Mario Lubino, Alessandra Spiga, Michelangelo Ghisu, Paolo Colorito. Feydeau contribuì a fare del vaudeville un genere di successo dipingendo la borghesia del suo tempo con il gusto per l’assurdo e il surreale.

Andrà in scena venerdì 27, sabato 28 domenica 29 ottobre “Cecé” atto unico scritto esclusivamente per la scena da Luigi Pirandello e rappresentato per la prima volta nel dicembre del 1915. La nuova produzione di Teatro Sassari per il cartellone di “Etnia e teatralità” porta sul palco un’atmosfera di leggerezza e brio, insoliti per l’autore, che illuminano una situazione di ambiguità e di immoralità, regia Mario Lubino con Alfredo Ruscitto, Aldo Milia, Bianca Maria Lay.

Sabato 4 novembre a salire sul palco sarà la compagnia Il Crogiuolo con “La voce della verità. Storia di Luigi Polano il comunista che beffò Mussolini“ dal romanzo di Vindice Lecis. Testo e regia Rita Atzeri con Giovanni Trudu, Alessandro Redegoso, Marco Secchi. Lo spettacolo nasce con l’obiettivo di far conoscere ai più giovani la figura di Luigi Polano intellettuale rivoluzionario, nella convinzione che i tempi che viviamo necessitino di offrire modelli e valori in cui identificarsi, come alternativa alla realtà virtuale.

Venerdì 10 novembre la compagnia Teatro d’inverno presenta “Rosencrantz & Guildenstern sono morti” di Tom Stoppard una tragicommedia, legata al teatro dell’assurdo e all’esistenzialismo. Un viaggio attraverso l’esistenza umana che narra la storia di Rosencrantz e Guildenstern, due personaggi minori della tragedia Amleto (Hamlet), di William Shakespeare, che vengono convocati alla corte del re di Danimarca con il compito di aiutare Amleto, Riduzione e adattamento teatrale a cura di Giuseppe Ligios, regia Giuseppe Ligios e Aaron Gonzalez . Con Antonello Foddis, Giuseppe Ligios, Gianfranco Corona

Si prosegue giovedì 30 novembre con “Why, Clitemnestra, why? una lavoro in cui danza e teatro raccontano la tragedia di Clitemnestra. In scena la compagnia Effimero meraviglioso di Sinnai e Asmed balletto di Sardegna – Alessandra Corona performing works. Il progetto è tratto da “Clitemnestra o del crimine” di Marguerite Yourcenar regia Maria Assunta Calvisi con Miana Merisi.

Giovedì 7 dicembre la compagnia “Teatro del carro” presenta “U figghiu” progetto teatrale che racconta di Saro, ragazzo schizofrenico che crede di essere una reincarnazione divina. Drammaturgia e regia Saverio Tavano con Anna Maria De Luca, Francesco Gallelli, Fabrizio Pugliese.

A chiudere il 2023 e aprire il 2024 sarà la compagnia Teatro Sassari con due appuntamenti “Lu cuzineri” di Mario Lubino (giovedì 14, venerdì 15 dicembre – riallestimento) e “Regina madre” (venerdì 19, sabato 20 domenica 21 gennaio 2024) di Manlio Santanelli entrambi per la regia Alfredo Ruscitto. “Regina Madre” è una nuova produzione, che ha come protagonisti Teresa Soro e Claudio Dionisi, e racconta la storia di una madre gravemente malata e di suo figlio, Alfredo, cinquantenne in preda a perenni stati depressivi e ansiogeni

Sabato 23 marzo a chiudere il festival sarà uno spettacolo che sta registrando grande successo sui palcoscenici della penisola “Lidodissea” portato in scena dalla compagnia Berardi/Casolari di Taranto testo e regia Berardi Casolari con la collaborazione di César Brie con Gianfranco Berardi, Gabriella Casolari, Ludovico D’Agostino, Silvia Zaru. Lo spettacolo è il risultato di un confronto e incontro con il poema omerico, il cui studio ha evidenziato dinamiche archetipiche che risuonano forti nel nostro contemporaneo.

Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21:00 tranne le repliche domenicali che inizieranno alle 19:00. Info e prenotazioni 079/200267-349/1926011.

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