Sabato a Cagliari debuttano due nuove produzioni de La Fabbrica Illuminata

Nella sala di teatro da camera in via Falzarego, Manuela Perria in scena nei monologhi “L’occasione d’oro”, di Alan Bennett e “La parrucca”, di Natalia Ginzburg. Replica domenica 30 aprile

Manuela Perria

Manuela Perria

Prosegue a Cagliari la stagione di teatro da camera della Fabbrica Illuminata. Sabato, 29 aprile, alle 20:30 nella sala di teatro da camera in via Falzarego 35, Manuela Perria debutta in due nuove produzioni della compagnia di casa diretta da Elena Pau: “L’occasione d’oro” la prima, monologo scritto per la televisione da Alan Bennett alla fine degli anni ‘80; “La parrucca” la seconda, spettacolo comico, drammatico, vero, scritto da Natalia Ginzburg con l’ironia e la leggerezza che la rendono unica nel panorama della narrativa e della drammaturgia italiana. Replica l’indomani, domenica 30 aprile, alle 19:00.

Nell’“Occasione d’oro” la protagonista è Lesley, in casa, sola, circa una settimana dopo aver terminato le riprese del film più importante della sua vita di attrice. Il regista le ha detto che diventerà “piuttosto famosa” e, dal momento che lei stessa si ritiene “una professionista fino alla punta dei capelli”, è chiaro che qualcuno la chiamerà da un momento all’altro. Ma il telefono non squilla. E, per non farsi divorare da questo silenzio insopportabile, Lesley sceglie di rifugiarsi nel ricordo della bella esperienza vissuta, fino a riviverla parola per parola, in una carrellata in cui le persone che hanno lavorato con lei prendono forma con le loro voci e posture (…) Disgraziatamente Il telefono continua a tacere e, quando la favola finisce, Lesley è costretta ad affrontare il presente vero, fatto di una spaventosa solitudine e di miseria, colmato solo da speranze improbabili e illusioni che si auto-alimentano.

“La Parrucca” e “Paese di Mare” sono due atti unici di Natalia Ginzburg che sembrano l’uno la prosecuzione dell’altro. Ne “La Parrucca”, ritroviamo i protagonisti, Betta e Massimo, in un piccolo albergo isolato, dove si sono rifugiati per un guasto all’automobile. Betta è a letto disperata e dolorante perché durante un litigio Massimo l’ha picchiata. Massimo, che ora è pittore ma dipinge quadri che la moglie detesta, si è chiuso in bagno a leggere. Dopo aver urlato al marito la sua rabbia e la sua frustrazione per un matrimonio che non funziona più, Betta telefona alla madre e le rivela di essere incinta di un politico con cui ha una relazione clandestina.

Il 3 maggio la stagione di teatro da camera si trasferisce nella cripta del Santo Sepolcro, dove alle 19:00 va in scena una produzione dell’associazione Suoni e Pause dal titolo “Hastan – Viaggio poetico per la memoria”. Sotto i riflettori, in occasione del giorno del ricordo del genocidio armeno, per la sezione della rassegna “La storia non si cancella, Irma Toudjian”.

La compositrice e pianista armena esegue musiche originali, con la voce recitante di Anna-Lou Toudjian. Tra gli autori scelti, Gregorio de Narek, Havhanes Tumanian, Gérard Chaliand Yves Ternon. A seguire, alle 20:00, Irma Toudjian propone il progetto prodotto da Suoni e pause Lettres Sonores – Una corrispondenza tra musica e immagini, nuovo capitolo nel suo percorso artistico, che in questa occasione incontra l’arte della fotografa cagliaritana Daniela Zedda

L’ingresso agli spettacoli è gratuito. Le serate nel sito archeologico di santa Eulalia sono gratuite, previo pagamento del biglietto di ingresso al sito (€4). I posti sono limitati. È prevista la prenotazione obbligatoria: 379/2537014 (solo WhatsApp e lafabbricailluminata@gmail.com).

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