Santu Lussurgiu: la XV edizione del Festival “Percorsi Teatrali” omaggia Marcel Marceau nel centenario della nascita

La kermesse del Teatro del Segno prenderà il via il 28 luglio: tra i protagonisti spiccano l'artista iraniano Saeed Fekri, Gianfranco Berardi con Gabriella Casolari e Miana Merisi

Omaggio a Marcel Marceau, nel centenario della nascita del grande mimo francese, per la XV edizione del Festival “Percorsi Teatrali” organizzato dal Teatro del Segno a Santu Lussurgiu dal 28 luglio fino al 6 agosto, con la direzione artistica di Stefano Ledda e con il patrocinio e il sostegno del Comune di Santu Lussurgiu e della Regione Sardegna: tra i protagonisti della kermesse nel “paese nel vulcano” l’artista iraniano Saeed Fekri, erede della importante tradizione che ha origine nell’antica pantomima, reinventata da maestri come Étienne Decroux. Un teatro fisico e senza parole, ma ricco di poesia, che rimanda alle performances immaginifiche di Marcel Marceau, ma anche di Charlie Chaplin e alla celebre “marionetta” di Antonio De Curtis alias Totò.

Il XV Festival “Percorsi Teatrali” – un progetto nato e pensato per Santu Lussurgiu, e per la forma di “ospitalità diffusa” che caratterizza il turismo nel paese del Montiferru – abita il centro storico con un ricco carnet di eventi, tra spettacoli, incontri letterari e proiezioni cinematografiche, oltre alle performances di Teatro da Balcone, quasi un festival nel festival, che quest’anno approda, grazie ad una collaborazione pluriennale con la Compagnia Salvatore Della Villa, nella nutritissima programmazione estiva della città di Galatone in seno a “Tra le Corti della Città” e da cui nasce la nuova iniziativa “Dal Balcone al Palcoscenico”, ma anche le letture “animate” di “Una Favola al Giorno”.

Il XV Festival “Percorsi Teatrali” spazia tra i differenti generi e stili, dal teatro di figura al mimo, al teatro di narrazione, dall’ironia al dramma, attingendo all’immaginario popolare, tra antiche e moderne favole accanto alla reinterpretazione di miti in chiave contemporanea, con incursioni nella letteratura e nel cinema d’autore: dieci intense giornate nel Montiferru, tra paesaggi di vertiginosa bellezza che recano ancora le tracce delle ferite inflitte dal fuoco.

La kermesse riscrive la mappa del paese tracciando nuovi itinerari, dal Teatro di Piazza Mercato ai Contrafforti di via dei Frati Minori, con il Teatrino Che Non C’Era, dal Parco della Biblioteca all’Ex Dopolavoro, al Teatro nell’Ex Cortile di Suor Modesta, ai luoghi, tutti da scoprire, che ospiteranno le pièces di Teatro da Balcone: brevi frammenti teatrali, coreutici e musicali, incastonati tra gli architravi delle finestre ma anche nei cortili, nelle piazze, sotto un albero secolare o accanto a una fontana, negli angoli più suggestivi del “paese nel vulcano”.

Il Festival si apre venerdì 28 luglio alle 19:00 nel Parco della Biblioteca di Santu Lussurgiu con l’incontro con la comunità e la presentazione del programma, a cura dell’attore e regista Stefano Ledda e con la partecipazione del sindaco Diego Loi, di Francesca Citroni, vicesindaca e assessora alle Politiche Culturali, alle Politiche Giovanili e al Turismo, di Rita Migheli, responsabile della Proloco di Santu Lussurgiu e Maria Arca, responsabile del Centro di Cultura.

La kermesse entra nel vivo con “Filastrocche N’Roll / Uno spettacolo… un concerto… e viceversa…” di e con Renzo Cugis e Gianfranco Liori (produzione Lybis), in scena venerdì 28 luglio alle 20:00 al Parco della Biblioteca: due musicisti con tanto di chitarra (e maglietta abbinata) si presentano al pubblico di giovanissimi (e non solo) per cantare le loro canzoni… Una antologia di brani a misura di bambine e bambini, buffi e divertenti, ispirati ai momenti della vita quotidiana o a storie buffe come quella di «Riccardo sempre distratto e in ritardo a quella dell’Orangotango dormiglione e ballerino, fino alla piccola Samy che sognava di vedere le stelle da vicino».

Citando (a modo loro) “Il postino di Neruda”, Renzo Cugis e Gianfranco Liori ricordano che «la canzone non è di chi la scrive ma di chi gli serve, e si sa che le canzoni servono sempre… e poi sono come ciliegie: una tira l’altra»… per il divertimento di grandi e piccini.

Omaggio a Italo Calvino – sabato 29 luglio alle 21:30 ai Contrafforti di via dei Frati Minori – con “Incantesimi / Fiabe e Leggende della Terra d’Oriente”, uno spettacolo di e con Salvatore Della Villa, protagonista sulla scena con Maria Margherita Manco e Chiara Serena Brunetta, con le musiche originali di Gianluigi Antonaci (produzione Compagnia Salvatore Della Villa) tra storie fantastiche che rimandano alla cultura e alle tradizioni popolari della Puglia. “Incantesimi” si ispira alla celebre raccolta delle “Fiabe Italiane” curata dall’autore de “Le città invisibili”, per raccontare di personaggi che si mettono in viaggio in cerca di fortuna, che si danno a una vita disordinata e dissoluta o si lasciano coinvolgere dagli amici in strampalate avventure, di figli perduti e ritrovati, di gatti parlanti e sirene ammaliatrici. «In questi affreschi di commedia umana» – sottolinea Salvatore Della Villa, chi firma drammaturgia e regia – «non può certo mancare lui: lu Nanni-Orco che tesse,maldestro e burlone, le sue sinistre trame».

Viaggio alla (ri)scoperta della natura – lunedì 31 luglio alle 18:30 nella Sala dell’Ex Dopolavoro – con “Terra Madre”, poetico e coinvolgente spettacolo con burattini da tavolo scritto, diretto e animato da Paolo Cattaneo, con la consulenza drammaturgica e registica di Stefano Ledda (coproduzione Teatro del Segno – Il Baracco / Teatro dei Burattini). Il fascino del Teatro di Figura per «una storia semplice» incentrata su un ragazzino curioso e il suo cagnolino, un anziano e misterioso signore e un tipo alquanto ambiguo: «un racconto che si sviluppa intorno ad un campo» – spiega il burattinaio Paolo Cattaneo – «per promuovere i valori della collaborazione e della sostenibilità ambientale, in contrapposizione all’individualismo di interesse e allo sfruttamento irrispettoso della terra». “Terra Madre” è una favola moderna sul rispetto dell’ambiente, della terra e dell’acqua, di creature preziose come le api per preservare il pianeta e costruire un futuro migliore.

Visioni d’autore – lunedì 31 luglio alle 21:30 nel Teatrino Che Non C’Era, presso i Contrafforti di via dei Frati Minori – con “Bentu”, un film di Salvatore Mereu, tratto da “Il vento e altri racconti” di Antonio Cossu (produzione Viacolvento), con Peppeddu Cuccu e Giovanni Porcu, su una vicenda emblematica, ambientata nel mondo agreste. Un favola poetica e crudele sul rapporto tra uomo e natura, nel tempo sospeso dell’attesa del vento che permette di separare il grano dalla paglia, secondo un sistema arcaico, in contrasto con l’uso delle moderne macchine trebbiatrici. Un vecchio contadino, Raffaele, prepara il campo mentre Angelino, che ha dieci anni, cerca di persuaderlo a lasciargli montare il suo cavallo, nonostante la giovane età. Il film mostra il difficile rapporto tra le generazioni, l’amore per le tradizioni e il rispetto per la terra a fronte dell’inesorabile avanzare della modernità e della tecnica, con finale struggente sull’infrangersi di un sogno… Un evento realizzato in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission, con la proiezione del film e l’incontro con il regista.

“Una Favola al Giorno” – martedì 1° agosto alle 10:30 sul Prato della Biblioteca – per il primo appuntamento con le matinées dedicate ai più piccoli, con letture animate di racconti fantastici, affidate agli attori del Teatro del Segno ma anche agli artisti ospiti del Festival, a cura di Stefano Ledda (in collaborazione con la Biblioteca Comunale).

Un ideale omaggio a Marcel Marceau – martedì 1° agosto alle 21:30 nel Parco della Biblioteca – con “L’Incantatore di Folle”, uno spettacolo del mimo iraniano Saeed Fekri, capace di ammaliare gli spettatori con la sua arte, ispirandosi ai classici numeri di Marcel Marceau e di Charlie Chaplin e alla “marionetta” di Totò per una performance divertente e coinvolgenti, piena di poesia. Tra i più famosi e apprezzati mimi e artisti di strada d’Italia, che ha eletto a sua seconda patria, Saeed Fekri incarna la figura dell’attore moderno inventata da Decroux, utilizzando il corpo come strumento per una pièce senza parole in cui ogni gesto, ogni sguardo, ogni smorfia e ogni sorriso toccano il cuore e la mente del pubblico. “L’Incantatore di Folle”, come suggerisce il titolo, conquista l’attenzione di grandi e piccini con la sua straordinaria bravura, unendo una tecnica rigorosa e precisa al dono della fantasia, attraverso la mobilità e l’espressività del viso e di ogni singola parte del corpo, per incuriosire, emozionare e sorprendere… (evento organizzato in collaborazione con Intersezioni).

Un nuovo appuntamento con “Una Favola al Giorno” – mercoledì 2 agosto alle 10:30 sul Prato della Biblioteca – per nuove passeggiate nel regno della fantasia… (in collaborazione con la Biblioteca Comunale).

Viaggio nell’universo fantastico di Hans Christian Andersen – mercoledì 2 agosto alle 21:30 nel Teatrino Che Non C’Era, presso i Contrafforti di via dei Frati Minori – con “Io, Andersen”, l’originale spettacolo scritto, diretto, illustrato e interpretato da Marco Nateri, in scena con Anna Paola Marturano (produzione Teatro del Segno – Il Crogiuolo). La pièce si ispira alla figura e alle opere del celebre scrittore danese, in particolare alle splendide fiabe che narrano le avventure de “Il brutto anatroccolo” che si scoprirà cigno, come de “La sirenetta” innamorata, de “Il soldatino di stagno” e della fragile ballerina di carta, de “La regina delle nevi” e de “La piccola fiammiferaia”. Un ritratto d’artista, quasi un ritorno all’infanzia, per l’autore di racconti meravigliosi, con lo spettacolo che mescola teatro d’attore e teatro di figura, impreziosito dalle voci di Rita Atzeri, Lucia Bendia, Monica Rogledi, Maria Grazia Bodio, Stefano Ledda, Evelina Nazzari, Alessandro Pala Griesche e Blas Roca Rei, tra magiche silhouettes e voli di rondini e farfalle…

“Una Favola al Giorno” – giovedì 3 agosto alle 10:30 sul Prato della Biblioteca – nell’appuntamento dedicato a giovanissimi e famiglie, per riscoprire il ricco patrimonio delle fiabe antiche e moderne (in collaborazione con la Biblioteca Comunale).

Una storia in nero – giovedì 3 agosto alle 21:30 nel Teatro di Piazza Mercato – con “Why Clitemnestra Why?”, intrigante spettacolo di teatro e video-mapping tratto da “Clitennestra o del crimine”, dal libro “Fuochi” di Marguerite Yourcenar, con Miana Merisi e (in video) i danzatori Alessandra Corona e Guido Tuveri, musiche di Thomas Lentakis e costumi di Marco Nateri, video di Ennio Madau e disegno luci di Stefano De Litala per la regia di Maria Assunta Calvisi (produzione L’Effimero Meraviglioso). Una pièce intensa e coinvolgente in cui Clitemnestra, eroina del mito, si racconta rivelando la sua fragilità, il suo dolore di donna tradita e abbandonata, la forza dirompente di un amore che la spinge fino al delitto, più che per un desiderio di vendetta, per un estremo tentativo di riconquistare l’attenzione del marito. Nella rilettura in chiave contemporanea, il lungo e appassionato monologo è insieme una confessione, e una rivendicazione dei suoi diritti di sposa e amante, nel tempo sospeso della prigionia, in bilico tra passato e futuro (evento organizzato in collaborazione con Intersezioni).

“Una Favola al Giorno” per grandi e piccini – venerdì 4 agosto alle 10:30 sul Prato della Biblioteca – per sfogliare insieme le pagine di libri pieni di fantastiche avventure (in collaborazione con la Biblioteca Comunale).

Focus su tradizioni e leggende popolari dell’Isola – venerdì 4 agosto alle 19:00 nel Parco della Biblioteca – con la presentazione del libro “Janas, Cogas, Mommotti ed altri esseri fantastici della Sardegna” di Teresa Porcella e Ignazio Fulghesu (Telos Edizioni) con letture di Teresa Porcella e Stefano Ledda, accompagnate dal suono dalle percussioni di Arturo Cherchi, per immergersi nelle atmosfere soprannaturali dei racconti. Una antologia di moderne favole ispirate all’immaginario popolare, con le apparizioni sorprendenti e inattese, nei luoghi più impensabili, dalla cameretta dei fanciulli alle sale di musei, ma anche tra paesaggi arcani durante una gita, di sette creature misteriose. Un invito rivolto ai giovani lettori, affinché imparino a viaggiare con la fantasia, per incontrare i personaggi delle storie, inventate ma in qualche modo verosimili, secondo i parametri del soprannaturale, per vivere insieme a loro inedite e spettacolari avventure… come in un film.

Il ricordo della recente pandemia, e la proiezione in una realtà distopica – venerdì 4 agosto alle 21:30 tra i Contrafforti di via dei Frati Minori – con “Centodiciotto”, un monologo di e con Alessandro Congeddu, con la colonna sonora eseguita dal vivo da Mauro Usai (sax ed effetti) e Fabio Coronas (percussioni ed effetti), che inaugura la nuova sezione del Festival “Dal Balcone al Palcoscenico”. «Siamo certi che la libertà personale, che siamo abituati a dare per scontata, sia un bene inalienabile o piuttosto non sia diventata una concessione, una moneta di scambio?» è l’interrogativo cruciale intorno a cui l’autore ha costruito la sua storia, prendendo spunto dalle restrizioni e delle regole imposte durante l’emergenza sanitaria, a partire dal’obbligatorietà dei vaccini. La questione della libertà individuale è il tema centrale della pièce scritta e interpretata da Alessandro Congeddu, che offre una testimonianza dolorosa e amara sugli effetti collaterali e le imprevedibili conseguenze della pandemia.

“Una Favola al Giorno” – sabato 5 agosto alle 10:30 sul Prato della Biblioteca – per nuove storie tutte da scoprire… (in collaborazione con la Biblioteca Comunale).

E infine – domenica 6 agosto alle 21:30 nel Teatro dell’Ex Cortile di Suor Modesta – spazio “Io provo a volare / Omaggio a Domenico Modugno”, con drammaturgia e regia di Gianfranco Berardi (anche protagonista sul palco) e Gabriella Casolari e con la partecipazione di Davide Berardi (voce e chitarra) e Gulia Bertasi (fisarmonica), disegno luci di Gabriella Casolari e costumi di Pasqualina Ignomeriello (produzione Compagnia Berardi Casolari, con il sostegno del Festival Internazionale Castel dei Mondi). Una pièce ispirata alla figura del grande cantautore, simbolo di talento e di riscatto, con la sua folgorante carriera e i suoi grandi successi, per tanti giovani aspiranti artisti del Meridione d’Italia, dove le vicende dell’autore di “Nel blu dipinto di blu” si intrecciano alla (auto)biografia dello stesso Gianfranco Berardi. “Io provo a volare” racconta «la vita di uno dei tanti giovani cresciuti in provincia pronti, sull’onda del mito, ad affrontare ogni peripezia per realizzare il sogno di diventare artisti» –sottolineano Berardi e Casolari –. «Ed è proprio attraverso la descrizione delle aspettative, delle delusioni, degli sforzi e degli inganni subiti da truffaldini incontri che si articola il viaggio fra comici episodi della realtà provinciale e alienanti esperienze metropolitane».

Il XV Festival “Percorsi Teatrali” si chiude con l’ultimo appuntamento con Teatro da Balcone – domenica 6 agosto a partire dalle 23:00 nel centro storico di Santu Lussurgiu – con sei pièces originali tra le scenografiche architetture di case e chiese, strade e piazze del “paese nel vulcano”.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito teatrodelsegno.com.

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