Skill4life(R)evolution presenta i Munedaiko con lo spettacolo di taiko, i tamburi giapponesi dalle suggestive performance

Due le date in programma nel mese di maggio del celebre gruppo italo-giapponese: venerdì 27 a Elmas e sabato 28 a Cagliari

Cagliari. Proseguono con lo spettacolo dei Munedaiko dedicato al taiko (tamburi giapponesi) i percorsi culturali di Skill4life(R)evolution, progetto sostenuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri a valere sul Fondo politiche della famiglia, che ha come obiettivo quello di rafforzare il recupero degli apprendimenti e della socialità dei minori attraverso lo sviluppo delle life skills (emotive, relazionali e cognitive) con metodologie e approcci quali la nature therapy e l’outdoor education. Due le date in programma nel mese di maggio del celebre gruppo italo giapponese.

La prima venerdì 27 maggio a Elmas, Piazza Giliacquas, e la seconda sabato 28 maggio a Cagliari all’Exma di Via San Lucifero 71, entrambe alle 19:00. Lo spettacolo del 27 maggio (prenotazioni qui) è organizzato in partnership con l’Amministrazione Comunale di Elmas, mentre quello del 28 maggio (prenotazioni qui) in collaborazione con RadioX e Consorzio CAMÙ.

Inoltre, venerdì 27 prima dello spettacolo a partire dalle 16:30 e fino alle 18:30, partirà da Piazza Giliacquas un’escursione verso il villaggio pescatori di Correinas, un viaggio ai margini degli ambienti palustri di Santa Gilla e della dimenticata laguna dei pescatori. Lungo il percorso ad anello (si ritorna al punto da cui si è partiti) sarà possibile osservare differenti specie di vegetazione e fauna palustre.

L’attenta osservazione dell’avifauna porterà i partecipanti a conoscere le problematiche legate al degrado e alla deturpazione delle zone lagunari che circondano la città di Cagliari. L’escursione sarà guidata da un esperto naturalista. La partecipazione è libera e gratuita e prenotabile attraverso questo link.

Approfittando della presenza del gruppo in città, durante la settimana è previsto il coinvolgimento dei ragazzi e delle ragazze della Città metropolitana di Cagliari in un workshop sul taiko nelle scuole. Come quello di venerdì 27 mattina all’Istituto Levi di Quartu, che prevede in programma anche una coinvolgente performance dei Munedaiko dentro la scuola.

Munedaiko è un gruppo di studio dedito alla pratica ed alla valorizzazione del tamburo tradizionale giapponese per scoprire, sviluppare ed evolvere sé stessi. Riconosciuto ufficialmente come collaboratore culturale dall’ambasciata giapponese in Italia, realizzano concerti in tutta Italia ed in Europa per far conoscere il potere espressivo dei loro tamburi. Riportando nelle loro incredibili performance la musica, il teatro e la danza di questa secolare tradizione fanno rivivere, a chi li ascolta, frammenti del Giappone antico. L’obiettivo del gruppo è, attraverso l’arduo allenamento del corpo, l’arte e la cultura, trovare la stabilità della mente e dello stato d’animo, per approfondire lo spirito in armonia e in risonanza con l’altro.

“Suonare il Taiko significa applicare una notevole quantità di energia, raggiungendo uno stato in cui la mente si libera dalle fissazioni a cui la società mondana ci abitua. La postura, il movimento e la concentrazione sono fondamentali: focalizzarsi su come si muove il corpo permette di arrivare a colpire il tamburo, liberare la mente per sentire il suono e risuonare con la vibrazione per entrare nel ritmo. Aumenta la frequenza cardiaca e il flusso di sangue, proprio come qualsiasi esercizio aerobico, inoltre impegna entrambi gli emisferi del cervello, sia la lineare e razionale sinistra che la creativa ed intuitiva destra. E in più esercita ed approfondisce le proprie capacità e abilità motorie.” Mugen Yahiro dei Munedaiko.

Il gruppo è composto dai tre fratelli italo giapponesi Yahiro. Mugen Yahiro è il leader e il fondatore del gruppo, artista e maestro riconosciuto dalla “Libera Università Oki do Mikkyo Yoga”. Nato in Italia, a Corbordolo (PU) nel 1991, pratica il taiko da oltre quattordici anni, iniziando il suo percorso di studio multidisciplinare con il maestro e artista Niwa Motoyuki, che lo introduce anche alle arti visive e performative del teatro noh, di cui apprende la tecnica di creazione e utilizzo delle maschere. n Giappone si unisce per oltre un anno al gruppo di percussionisti Ondekoza, attivo dal 1969 sull’isola di Sado, celebre per aver nobilitato la musica dei tamburi giapponesi ad arte performativa virtuosistica da palcoscenico. Nel 2014 fonda Munedaiko, un gruppo dedicato alla pratica del tamburo tradizionale giapponese con l’intento di valorizzare lo strumento anche come via di riscoperta e sviluppo interiore. È ufficialmente riconosciuto come collaboratore culturale dall’ambasciata giapponese in Italia, grazie al suo continuo impegno nel promuovere l’arte e la cultura nel paese.

Naomitsu Yahiro, esperto Shaolin, è nato a Pesaro il 16/04/1987. Studia e pratica dal 2008 al 2015 alla gulun kung fu academy in Cina dove viene riconosciuto come istruttore nelle arti marziali tradizionali. Successivamente viene riconosciuto dalla libera università Okido Mikkyo Yoga come maestro Shaolin V Dan. Nel 2007 grazie al Maestro Mugen Yahiro che lo introduce nell’arte del Taiko, inizia ad alternare lo studio in Cina con la pratica del Taiko entrando a far parte dei Munedaiko dalla sua fondazione dove inizia ad esibirsi in concerti in Italia e all’estero. Tra le varie discipline che ricerca si specializza in Meiso Shiatsu. Oltre ad essere maestro di arti marziali e artista wadaiko è anche responsabile dell’accademia della Libera Università Okido Mikkyo Yoga gruppo di studio dedito alla ricerca di una vita veramente umana e di prosperità reciproca.

Tokinari Yahiro Nato a Pesaro il 16/12/1984. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Urbino. Durante gli anni accademici comincia a praticare il taiko arrivando a portarlo come parte della tesi di laurea. È membro dei Munedaiko dalla sua fondazione. Si unisce al rinomato gruppo degli Ondekoza dal 2016 al 2019, periodo nel quale ha la possibilità di esibirsi in innumerevoli concerti in tutto il Giappone e in diverse tournée in giro per il mondo. In questi anni, oltre ad approfondire lo studio del taiko, si dedica alla pratica degli strumenti a fiato giapponesi (shakuhachi e shinobue).

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