Archimede sbarca a Cagliari: una mostra per scoprire il genio che ha cambiato il mondo

Fino al 16 giugno 2024, l’EXMA ospita una mostra interattiva per scoprire il genio di Archimede e il suo impatto sulla scienza moderna

“Archimede: le invenzioni che hanno cambiato il mondo” all’Exma di Cagliari

Fino al 16 giugno 2024, l’EXMA di Cagliari ospiterà la mostra interattiva “Archimede: le invenzioni che hanno cambiato il mondo”, un’occasione imperdibile per immergersi nella vita e nelle opere di uno dei più grandi scienziati della storia.

Quasi trenta macchine, provenienti dal Museo Leonardo da Vinci di Firenze, fedelmente riprodotte nelle officine toscane specializzate nella riproduzione di strumenti scientifici storici, permetteranno al pubblico di scoprire le teorie, i principi e le invenzioni di Archimede.

Il nome di Archimede è risuonato nei secoli, alimentato da leggende che ne celebrano l’acume e la bizzarria. Il suo grido di “Eureka!” e la sua affermazione di poter sollevare la Terra con un punto d’appoggio sono solo alcuni esempi della sua fama leggendaria.

La mostra va oltre il mito, approfondendo il contenuto delle opere e delle invenzioni di Archimede. Spesso appannaggio di specialisti, i suoi scritti saranno resi accessibili al pubblico, svelando il suo contributo fondamentale in diversi settori, dalla geometria all’idrostatica, dall’ottica alla meccanica.

La mostra, organizzata da Orientare srl con il patrocinio del Comune di Cagliari, in collaborazione con Università degli Studi di Cagliari, INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – sede di Cagliari), Cul.tur.ale ETS, Niccolai Firenze e Museo Leonardo di Vinci di Firenze, è un viaggio attraverso le diverse sezioni che indagano la vita, le invenzioni, le scoperte di Archimede, il contesto storico e l’eredità lasciata alla scienza moderna.

Nata cinque anni fa su commissione dei musei della NASA negli Stati Uniti, la mostra approda per la prima volta in Italia in una versione ampliata e arricchita.

Dalla matematica alla fisica: dalle sue intuizioni geometriche al principio di Archimede, fino alle sue invenzioni meccaniche e belliche, la mostra offre una panoramica completa del genio di Archimede.

Il principio di Archimede, la teoria delle leve, le macchine belliche utilizzate durante l’assedio di Siracusa: saranno solo alcuni dei temi esplorati attraverso le macchine esposte. Una sezione specifica sarà dedicata all’eredità di Archimede, mostrando come le sue scoperte siano ancora oggi applicate in oggetti di uso quotidiano, come forbici e mollette, e in eccellenze scientifiche regionali, come il Sardinia Radio Telescope.

Non solo una mostra: tra aprile e maggio, la mostra sarà arricchita da cicli di seminari e incontri dal titolo “Da Archimede a Einstein Telescope, Scienza e territorio”, per approfondire la figura di Archimede e le tematiche scientifiche da lui investigate, come ad esempio l’idraulica.

Il primo appuntamento, in programma venerdì 19 aprile con inizio ore 18, è intitolato “L’Einstein Telecope e l’impatto economico-sociale sul territorio” e vedrà come protagonista Luigi Guiso dell’Einaudi Institute for Economics and Finance. L’incontro sarà moderato da Francesca Dordei dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Cagliari.

Il ciclo proseguirà martedì 23 aprile, sempre alle ore 18, con “Montare insieme luce e suono. L’Astronomia Multimessaggera, l’Einstein Telecope e il Sardiania Radio Telescope corrono insieme”. Intervengono Andrea Possenti Istituto nazionale di astrofisica di Cagliari e Pia Astone (Istituto nazionale di astrofisica di Roma). Modera Alberto Masoni.

Venerdì 3 maggio, dalle 18, doppio appuntamento. Si inizia con “Archimedes: la spinta di Archimede del vuoto quantistico” con Enrico Calloni dell’Università degli studi di Napoli Federico II e “Faber: un osservatorio sismico unico al mondo in uno dei luoghi più silenziosi della terra”, con Carlo Giunchi – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Modera Andrea Contu.

Martedì 14 maggio si parlerà di “Einstein Telescope e ambiente: aspetti ambientali architetturali e paesaggistici del futuro laboratorio europeo delle onde gravitazionali”. Intervengono Massimo Faiferri, Battista Grosso e Giorgio Querzoli dell’Università degli studi di Cagliari moderati da Matteo Serra dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Cagliari.

L’ultimo appuntamento è in programma martedì 23 maggio, sempre alle 18 con “Rivelare le onde gravitazionali: una misura apparentemente impossibile. Da un Oscar a un Nobel”. Intervengono Domenico D’Urso, Università degli studi di Sassari; Michele Saba Università degli studi di Cagliari. Moderano Alessandro Cardini e Alberto Masoni dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Cagliari.

L’esposizione sarà anche un ponte tra passato e presente, grazie a un ciclo di appuntamenti che presenteranno studi scientifici legati alla contemporaneità, in collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari e coordinati da Alberto Masoni dirigente di ricerca della sezione di Cagliari dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

L’esposizione è un appuntamento imperdibile per adulti e bambini, per scoprire il mondo straordinario di un inventore e matematico che ha rivoluzionato la nostra comprensione del mondo, un’occasione per celebrare il genio di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia della scienza.

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