Al MuT di Stintino il 24 e il 25 settembre “Visioni Sarde”, rassegna dedicata al cinema sardo di qualità

La due giorni sarà presentata dal giornalista Francesco Bellu con la partecipazione dei registi Roberto Achenza e Sergio Scavio

MuT, Museo della Tonnara di Stintino. 📷 Michele Gagliani

MuT, Museo della Tonnara di Stintino. 📷 Michele Gagliani

Il Museo della Tonnara di Stintino ospiterà sabato 24 e domenica 25 settembre, a partire dalle ore 20:30, la rassegna cinematografica Visioni Sarde”, nata nel 2014, per dare spazio a tutti quei lavori di qualità realizzati ogni anno da giovani autori e autrici sardi che, a causa del loro formato “non standard”, rischiano di restare invisibili: cortometraggi, documentari, film sperimentali, opere d’esordio in cerca di una distribuzione.

La rassegna sarà presentata dal giornalista Francesco Bellu, con la partecipazione dei registi Roberto Achenza, fresco vincitore del premio per il miglior cortometraggio conseguito al Festival De Cine Italiano di Bilbao, e Sergio Scavio.

La lista di titoli giunti in finale rappresenta, sia a livello di stile sia di contenuti, la cifra di questa edizione del concorso. Alcuni sono stati selezionati per l’efficacia espressiva, altri per il singolare stile narrativo, altri ancora per l’originalità con la quale sono descritti eventi, situazioni, personaggi, emozioni e sentimenti.

Gli otto cortometraggi proposti sono diversissimi per genere, stile e soggetto; essi danno corpo a un’originale rassegna di piccole opere, spesso a cavallo tra realtà e finzione che riescono a emozionare e a coinvolgere affrontando temi di stringente attualità per la nostra isola e, insieme, di interesse universale.

La rassegna sarà articolata in due giornate e vedrà per sabato 24 settembre la proiezione dei cortometraggi “Di notte c’erano le stelle” (2019) di Naked Panda, “Il Pasquino” (2020) di Alessandra Atzori e Milena Tipaldo, “Il volo di Aquilino” (2020) di Davide Melis e “Marina, Marina!” (2020) di Sergio Scavio e per domenica 25 settembre quella di “L’Ultima Habanera” (2021) di Carlo Costantino Licheri, “Margherita” (2022) di Alice Murgia, “Un piano perfetto” (2021) di Roberto Achenza e “L’uomo del mercato” (2020) di Paola Cireddu.

Sarà una straordinaria occasione per vedere opere che difficilmente sono inserite nei circuiti cinematografici ufficiali e per scoprire così, attraverso la settima arte, le molte facce della cultura sarda: tradizione e modernità, paesaggi urbani e rurali, fantasia e realtà. Mille aspetti e contraddizioni trasformate in storie che aiutano a capire il mondo attuale.

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