Tirelli Costumi: la sartoria italiana che veste i sogni sul grande schermo

In oltre 50 anni di attività, la Sartoria Tirelli ha confezionato i costumi di decine di capolavori del cinema: a Cagliari i film che ne ripercorrono la storia

Sartoria Tirelli, Michelle Pfeiffer ne "L'età dell'innocenza". ? sartoriatirelli.com

Michelle Pfeiffer ne "L'età dell'innocenza". ? sartoriatirelli.com

È in corso a Cagliari la rassegna cinematografica “Sartoria Tirelli. Vestire il cinema”, organizzata dall’Associazione Culturale L’Alambicco. Le proiezioni sono cominciate il 10 novembre e proseguiranno fino al 29 dicembre, con 16 film – in programma nelle sale Stampace, Villanova e Castello dell’Hotel Regina Margherita – che percorrono e omaggiano la storia di Tirelli Costumi, sartoria italiana d’eccellenza che ha contribuito alla creazione di numerosi capolavori del cinema mondiale, confezionando gli abiti indossati dagli interpreti di storie entrate a far parte dell’immaginario di un pubblico vastissimo.

Fondata nel novembre del 1964 da Umberto Tirelli, l’azienda inizialmente ha a disposizione solo due macchine da cucire e può contare sul lavoro di cinque sarte, una modista, una segretaria e un autista-magazziniere; l’ascesa della sartoria è rapida, Umberto Tirelli infatti è un appassionato collezionista di abiti antichi, acquistati per scopo di studio da famiglie aristocratiche o sulle bancarelle dei mercati delle pulci, e non si limita a attuare una conservazione “passiva” dei preziosi materiali di cui entra in possesso, ma mira a farli rivivere nelle sapienti mani dei costumisti con cui collabora, realizzando inoltre delle cospicue donazioni di abiti d’epoca a favore di prestigiosi musei in tutto il mondo.

L’attività della Sartoria Tirelli si sviluppa in due direzioni: la prima, tracciata dallo scenografo, regista e costumista Pier Luigi Pizzi, è caratterizzata principalmente dall’ideazione di costumi per il teatro di prosa e d’opera, concepiti all’insegna dell’invenzione e della fantasia più libere e pure. La seconda, tracciata invece dal costumista Piero Tosi, è dedicata alla creazione di costumi per il cinema e si basa su un’accuratissima ricostruzione filologica degli abiti: sono disegnati da Tosi, non a caso, i costumi di quasi tutti i film di Luchino Visconti, compreso “Il Gattopardo”, che il 10 novembre ha inaugurato la rassegna cinematografica curata da L’Alambicco. Dopo la scomparsa del suo fondatore, la Sartoria Tirelli continua, con l’appoggio di sostenitori e eredi, la sua prestigiosa attività, sotto la guida di Dino Trappetti; oggi, a Formello (Roma), in un edificio di circa 7.000 mq, sono custoditi 15.000 abiti d’epoca autentici e oltre 300.000 costumi, insieme a bozzetti e disegni preparatori raccolti in quasi 60 anni di attività.

“In genere, dedichiamo la nostra rassegna, accompagnata dal Premio alla Carriera, a un regista e alla sua filmografia, quest’anno, invece, abbiamo voluto omaggiare un comparto dell’industria cinematografica – quello dei costumi – fondamentale, per tratteggiare i protagonisti e le atmosfere di storie indimenticabili, e capace di definire e ridefinire i canoni della settima arte grazie al talento delle maestranze coinvolte nella realizzazione degli abiti, soprattutto nel caso della Sartoria Tirelli” ci ha raccontato il direttore artistico della rassegna Alessandro Macis, “Nella sua lunga storia, la Sartoria ha collaborato e dato un fondamentale contributo realizzativo ai migliori costumisti del mondo, premiati con i più importanti riconoscimenti internazionali del settore”.

La rassegna propone una varietà di titoli ambientati in epoche e paesi diversi, scelti con una duplice finalità: “Da una parte, vogliamo consentire anche al pubblico più giovane di godere sul grande schermo di capolavori che hanno fatto la storia del cinema” ha evidenziato Alessandro Macis, “Dall’altra, abbiamo voluto porre l’accento sull’importanza del lavoro dei costumisti, con un focus sull’opera di artisti quali Piero Tosi, Gabriella Pescucci, Ann Roth, Milena Canonero, Maurizio Millenotti, Massimo Cantini Parrini, Sandy Powell e Alessandro Lai”.

Il 17 dicembre, a partire dalle 17:30, presso la sala Castello dell’Hotel Regina Margherita verrà conferito il Premio alla Carriera a Dino Trappetti, accompagnato dalla coordinatrice generale della “Tirelli Costumi” Laura Nobile; nell’occasione, verrà proposto al pubblico il documentario “Sartoria Tirelli. Vestire il Cinema”, a cui si ispira il titolo della rassegna cinematografica, alla presenza del regista Gianfranco Giagni. La serata si concluderà con il concerto del Romeo Scaccia, che eseguirà al pianoforte una selezione delle colonne sonore dei film più significativi proposti in rassegna.

Il programma completo della rassegna è disponibile nel sito dell’Associazione culturale L’Alambicco: associazioneculturalealambicco.org.

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