Oggi a Sassari riapre lo storico Padiglione Tavolara con la mostra “Faccio con la mente penso con le mani”

Organizzata dal Museo Nivola di Orani e dedicata ad artigianə, designer e makers della Sardegna contemporanea, sarà inaugurata alle 18:00 e arricchirà gli spazi rinnovati e pronti ad animare di nuovo il cuore della città

Padiglione Tavolara mostra “Faccio con la mente penso con le mani”. ? Davide Virdis

? Davide Virdis

Sassari. In occasione della riapertura del Padiglione Tavolara, a Sassari, e con l’obiettivo di proiettarsi verso la nascita del nuovo polo museale della città, oggi 20 dicembre si tiene l’inaugurazione della mostra “Faccio con la mente penso con le mani – Artigianə, Designer e Makers della Sardegna contemporanea”, visitabile fino al 31 maggio 2023.

Promossa dal Comune di Sassari con il supporto di Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna e organizzata dal Museo Nivola di Orani, con la cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda e Luca Cheri, la mostra racconta gli ultimi quindici anni di creatività e progetti realizzati in Sardegna nel campo espanso del design. Lo fa presentando il mondo delle produzioni creative isolane, dal design industriale al recupero di antiche tecniche artigianali, dall’high-tech all’archeologia sperimentale, e contro l’idea di una Sardegna che ripropone passivamente una tradizione senza tempo.

Si tratta di un evento la cui importanza comincia dalla sua sede: il Padiglione Tavolara, nel cuore della città di Sassari, un gioiello architettonico costruito nel 1956 su progetto di Ubaldo Badas (1904 -1985) per ospitare le mostre dell’ISOLA, l’Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigiano fondato negli anni Cinquanta con la guida del designer Eugenio Tavolara (1901 – 1963) per favorire il rinnovamento dell’artigianato sardo attraverso il dialogo fra artisti, designer e artigiani.

“Dopo decenni di chiusura – afferma Nanni Campus, Sindaco di Sassari– il Padiglione Tavolara riparte: uno spazio cruciale per la città di Sassari e per la Sardegna viene finalmente restituito alla fruizione pubblica, con una roadmap destinata a culminare nella nascita del nuovo polo museale della città di Sassari, dedicato all’artigianato, al design e all’arte del Novecento e contemporanea.”

“Questa mostra – spiega Giuliana Altea, Presidente della Fondazione Nivola e co-curatrice della mostra – presenta per la prima volta con ampiezza il fermento di iniziative, idee e progetti che caratterizzano l’artigianato contemporaneo in Sardegna: uno scenario che ha trovato già 10 anni fa un prestigioso riconoscimento internazionale con il Compasso d’oro ADI – Associazione per il Disegno Industriale, attribuito alla XIX Biennale dell’artigianato DOMO, e che oggi è entrato in una nuova fase, più dinamica e attenta alla sostenibilità.”

Creativi provenienti da diversi campi disciplinari (industrial, graphic e fashion design, arti visive, architettura) hanno incontrato esponenti del mondo artigianale tradizionale e innovativo, dando vita a collezioni, progetti speciali e nuove produzioni. Ne risulta un universo di attività e ricerche che rende oggi la Sardegna un campo di sperimentazione al crocevia tra design, artigianato, architettura e arte tra i più interessanti nel contesto italiano e non solo. Dalla tessitura al legno, dai metalli alla ceramica, dall’oreficeria alla moda, i nuovi protagonisti della scena sarda declinano nell’oggi colori, forme e materiali della tradizione. Nello spirito di sperimentazione e networking di Eugenio Tavolara, l’incontro fra progettualità e manualità contemporanee avviene su un piano di condivisione, dialogo e scambio paritario, generando nuova cultura e nuova economia.

“I rapporti fra design, artigianato e fabbricazione digitale – dice Antonella Camarda, co-curatrice della mostra – sono sempre più stretti e complessi, le esperienze ibride e in continua evoluzione. Fare e pensare, manualità e progetto, caratterizzano in egual modo l’attività di artigianə, designer e makers, che lavorano in modo indipendente o si alleano per progetti complessi. La tradizione è un punto di partenza, a volte di arrivo, ma mai un freno o un ostacolo alla sperimentazione.”

L’intrecciarsi di percorsi ed esperienze crea un network di relazioni che varca il Mediterraneo e che la mostra vuole rendere visibile. Infatti, una sezione della mostra è dedicata anche alle fucine dei nuovi talenti creativi in Sardegna: l’Accademia di Belle Arti di Sassari, il DADU – Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università di Sassari e lo IED – Istituto Europeo di Design di Cagliari.

“La Sardegna – afferma Luca Cheri, co-curatore della mostra – è sì un luogo fisico ma anche e soprattutto uno stato mentale: c’è chi non l’ha mai lasciata, chi è tornato per costruire un futuro, chi vi ha trovato una nuova patria, chi vi si ferma per il tempo di un’esperienza, chi vive fuori ma la porta, comunque, dentro di sé. Per tutti è un elemento di confronto imprescindibile, una fonte di ispirazione o uno stimolo al cambiamento.”

La rassegna è anche l’occasione per rendere omaggio alla figura dell’orafo sassarese Vincenzo Marini (1939 – 2020) figura chiave del design e dell’artigianato d’avanguardia in Sardegna a partire dagli anni Sessanta, con una selezione dei suoi gioielli raffinati e innovativi: esempio eccellente di tradizione artigiana e design d’avanguardia.

In concomitanza con la mostra, riapre al pianterreno del Padiglione lo storico Salone delle Botteghe, affidato alla gestione di Confartigianato: destinato a diventare vetrina permanente e centro di promozione e vendita, parte ora con un programma di animazione che comprende stand espositivi, laboratori ed eventi diretti a far conoscere a 360° le produzioni artigiane dell’Isola.

“L’artigianato artistico e di design della Sardegna – afferma Marco Rau, presidente di Confartigianato Sassarista tornando nella vera e unica “casa” del saper fare degli artigiani sardi. Un luogo che ha sempre rappresentato l’avanguardia e la sperimentazione e che, da oggi in poi, tornerà ad essere riconosciuto a livello nazionale come simbolo di originalità, unicità ed eccellenza dell’isola. E’ da qui che si riparte per far rinascere la vera cultura artigiana sarda, fatta di radici e di passato ma, soprattutto, di futuro.”

In mostra: Alterego Surfboards, Antonio Arcadu, Stefano Asili, Silvio Betterelli, Andrea Branzi, Arias, Artijanus Artijanas, BAM Design, Silvio Betterelli, Stefano Carta Vasconcellos, Monica Casu, Annalisa Cocco, Serena Confalonieri, Cube Controls, Antonello Cuccu, Paolo Curreli, Gianni Cusinu, Mara Damiani, Ebanisteria Meccanica, Fabrizio Felici, Giuseppe Flore, Antonio Forteleoni, Jari Franceschetto, Caterina Frongia, Francesco Frulio, Pietro Fois, Heart Studio, Paulina Herrera, Giulio Iachetti, Lalanà, MAAN Motocicli Audaci, Antonio Marras, Carolina Melis, Roberta Morittu, Mustras, Antonio Nivola, Eugenia Pinna, Genesio Pistidda, Pretziada, Caterina Quartana, Fabio Ruina, Celestino Sanna, Mauro Scassellati, Gianfranco Setzu, Studio Pratha, Celestino Sanna Studio, Su Trobasciu, Tempo Artigiano, Terrapintada, Tessile Medusa, Maria Antonia Urru, Walter Usai, Sara Vignoli, Roberto Virdis, Zannellato/Bortotto. Ed inoltre l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, il DADU Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università di Sassari e lo IED Istituto Europeo di Design di Cagliari.

Info: museonivola.it/padiglionetavolara.

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