Dalla Puglia alla Sardegna. Le inchieste di Marilù Mastrogiovanni, fondatrice e direttora de Il tacco d’Italia, simbolo di giornalismo libero e investigativo, portano anche all’isola. Come raccontato dalla giornalista e scrittrice agli studenti dell’Istituto tecnico Falcone e Borsellino di Palau durante un incontro organizzato all’interno del festival Life After Oil in corso di svolgimento a Santa Teresa Gallura.
Per lungo tempo Marilù Mastrogiovanni ha svolto indagini sulla Igeco Spa, holding con sede a Roma ma unità operative nel Salento dove ha gestito raccolta di rifiuti e altri servizi in continua proroga. La società, che nel 2016 ha vinto un appalto triennale di 21 milioni di euro per la manutenzione delle strade statali a quattro corsie gestite dall’Anas Sardegna, è stata raggiunta qualche mese fa da una interdittiva antimafia. Gli appalti ottenuti nell’isola non sono stati revocati.
Le minacce, le querele, le richieste di risarcimento per centinaia di migliaia di euro, non hanno mai fermato la giornalista impegnata da sempre a indagare quella zona grigia dove mafia, impresa e politica fanno spesso affari. «Igeco – sottolinea Mastrogiovanni – dava lavoro a mafiosi con la “patente”, cioè con precedenti per mafia e a contigui e collusi».
L’incontro con la giornalista è stata occasione per ripercorrere il suo percorso e conoscere di più la Sacra corona unità, chiamata la quarta mafia e nata negli anni Ottanta in Puglia. Una mafia che oggi agisce in maniera sempre più silenziosa, sotterranea, infiltrandosi nelle istituzioni. Dando vita a un sistema, come lo chiamava Peppino Basile, consigliere provinciale e comunale di Ugento (provincia di Lecce), noto per le sue battaglie civili e ucciso nel 2008. Sulla sua tragica scomparsa Marilù Mastrogiovanni non ha mai smesso di indagare portando avanti un’inchiesta diversa da quella della Procura che per anni si è concentrata sulla pista del delitto passionale. Una pista che con l’assoluzione dei vicini di casa, ingiustamente accusati, può ormai dirsi tramontata. «Peppino – precisa – è una vittima innocente della mafia».
Per Life After Oil Marilù Mastrogiovanni fa anche parte della giuria della sezione documentari lungometraggi sull’ambiente. Il festival, in corso a Santa Teresa Gallura, si concluderà sabato 21 settembre con le ultime proiezioni (dalle 21 al Cinema Arena Odeon) e la premiazione dei vincitori del concorso.