Vindice Lecis presenta il suo romanzo storico “La conquista” alla rassegna letteraria “Incontri d’Autunno” di Olbia

Giovedì 21 ottobre, alle ore 17:00 nella Sala Conferenze Alfonso De Roberto, lo scrittore dialogherà con l’autore Gianni Mutzu

Vindice Lecis - La conquista

Riprendono ad Olbia gli appuntamenti letterari organizzati dalla Biblioteca Civica Simpliciana e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Olbia. Giovedì 21 ottobre alle ore 17:00 ospite della IX edizione rassegna letteraria “Incontri d’Autunno” sarà Vindice Lecis con il suo ultimo suo romanzo storico dal titolo La conquista, edito da Condaghes nel 2020. Dialogherà con l’autore Gianni Mutzu.

L’ingresso è libero e gratuito, ma è consigliata la prenotazione allo 0789.26710. L’evento sarà trasmesso anche sul canale YouTube della Biblioteca Civica Simpliciana.

Il libro. Un romanzo carico di storie, ricco di azione e dubbi, in cui ideali e aspirazioni si infrangono sui cinici intrighi di una guerra che ha cambiato per sempre il destino della Sardegna.

Sullo sfondo degli avvenimenti che portarono il regno d’Aragona alla conquista della Sardegna, palpitano le vicende umane di personaggi che intrecciano le loro esistenze nello scenario incandescente della guerra. Furato Karras, funzionario-agente segreto del giudice Ugone d’Arborea alle prese con i rimorsi della sua coscienza di sardo; la sua sorprendente informatrice sulcitana Dimilde col marito fonditore di metalli, Arsoco Vacca; il falegname e miliziano sassarese Biagio Pintus e la donna che diventerà sua moglie, perseguitata da un passato doloroso; il ghibellino pisano Lupo Cinini in fuga dagli intrighi della sua città e in cerca di una rivincita; l’ufficiale catalano degli almogavari Mateu detto la vendetta, col fidato Ramon lo sfregiato e il giovane vinaio di Molins de Rei sognatore di avventure, Bernat.

14 giugno 1323. Un’imponente flotta capitanata dall’infante del re d’Aragona, Alfonso, approda nel porto di Palma di Sulcis con un’armata di diecimila uomini. È il primo atto della guerra per la conquista della Sardegna, autorizzata ventisei anni prima dall’investitura feudale di papa Bonifacio VIII al sovrano d’Aragona Giacomo II. Per conquistare la Sardegna bisogna sconfiggere i pisani radicati nel Sulcis, nel Sigerro e nella Gallura e ottenere la sottomissione dei sardi. La seconda condizione avviene subito con il giuramento di fedeltà di Ugone d’Arborea, del Comune di Sassari – che guidato da Guantino Catoni si era rivoltato ai genovesi e aveva instaurato un governo cittadino repubblicano – e dei signori Doria e Malaspina. L’esercito catalano-aragonese investe subito la città di Villa di Chiesa e la conquista per fame e disperazione dopo oltre sette mesi d’assedio. Quindi muove su Castel di Castro. Il 29 febbraio 1324 lo scontro decisivo avviene a Lutocisterna e si conclude con la disfatta dell’armata pisana guidata dal conte Manfredi di Donoratico. Il 19 giugno anche Castel di Castro si arrende e Alfonso può ritornare a Barcellona convinto di aver pacificato l’isola. Ma venti di ribellione si scatenano contro gli aragonesi e non tarderanno a diventare tempesta.

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